10 frasi in bergamasco sugli ingorghi quotidiani
Le code sono così lunghe che "Te fé ’n tép a ’mparà ’l giapunés"
di Vecchio Daino
Ormai il discorso sul traffico è diventato un argomento ricorrente, ma sembra che non ci sia mai fine al peggio. I lavori in corso hanno rivoluzionato la viabilità cittadina, con tempi di percorrenza che sono diventati ormai biblici. Se poi comincia a piovere, si fanno pressanti le invocazioni a divinità superiori che pongano rimedio alla situazione. Forse è una esagerazione, ma persino Giobbe sarebbe stato messo seriamente alla prova.
1. Ön’ura per fa du chilòmetri
Ormai si sprecano i record al contrario, e al bar è tutto un confrontare l’enormità del tempo impiegato con l’esiguità del tragitto percorso. Chi detiene il primato, tuttavia, riesce benissimo a trattenere la propria gioia. [Trad.: Un'ora per fare due chilometri]
2. Te se möet piö
A volte non si tratta di procedere lentamente, ma proprio di stare fermi, in una colonna infinita che preclude l’accesso al lavoro e allo studio. E che favorisce l’emergere del nostro lato peggiore. [Trad.: Non ci si muove più]
3. A l’manca dóma l’aqua
Già la situazione è precaria, se poi ci si mette anche Giove Pluvio conviene dimenticarsi ogni tabella di marcia. È quello che pensiamo mentre, in auto, critichiamo chi non ha scelto di muoversi con i mezzi pubblici. [Trad.: Manca solo l'acqua]
4. A l’convé stà a cà
Se davvero potessimo misurare i danni in termini di stress e anni di purgatorio guadagnati con le imprecazioni, la scelta più saggia sarebbe davvero quella di restarsene a casa. Purtroppo i metodi di valutazione sono altri. [Trad.: Conviene stare a casa]
5. E se l’söcèd vergót l’è pes amò
Per chi deve raggiungere il centro o entrare in autostrada, al consueto disagio si aggiunge l’incubo dell’incidente. Non importa dove accada, tutto il sistema di viabilità ne risentirà pesantemente. A volte per ore. [Trad.: E se accade qualcosa è paggio]
6. A m’vederà coi rotónde per indà ’n Val Brembana
Il restringimento della carreggiata al nodo di Pontesecco è un ulteriore colpo inferto al concetto ideale di pendolarismo. Il traffico verso e da una delle nostre valli più importanti non rischia il collasso solo perché l’ha già sperimentato. [Trad.: Vedremo con le rotonde per andare in Val Brembana]
7. ’Ndó bé mé ’n bici
La passione per le due ruote in alcuni casi è diventata una necessità, considerando anche che l’alimentazione elettrica ha esteso l’uso della bicicletta anche ai meno atletici, o meno giovani. Che però devono guardarsi dalle auto disseminate sulle corsie ciclabili. [Trad.: Vado bene io in bici]
8. Adèss sé che l’và bé ol smart working
Nel momento in cui molte aziende hanno rinunciato allo smart working, il suo utilizzo, con una sorta di nemesi, si è rivelato più che auspicabile. Fortunatamente non per i motivi per cui è stato adottato. [Trad.: Adesso sì che va bene lo smart working]
9. Te fé ’n tép a ’mparà ’l giapunés
La nostra mentalità pratica ci spinge a sfruttare il tempo nel modo migliore. Così ce chi approfitta del periodo trascorso nell’abitacolo per ascoltare libri, o studiare una lingua. Anche complessa, vista la durata della permanenza in auto. [Trad.: Si fa in tempo a imparare il giapponese]
10. Che botèp èss in pensiù
Il pensionato che si trova a osservare da lontano, o dalle pagine di un giornale, i quotidiani problemi di traffico, non può fare a meno di provare un diffuso senso di sollievo. Per poi tornare a dedicarsi con maggior vigore al taglio dell’erba o alla cura dell’orto. [Trad.: Che bello essere in pensione]