10 infallibili rimedi della nonna Bizzarre credenze bergamasche

Mali di stagione e non? Oggi si corre in farmacia o dal medico, una volta invece si provvedeva da soli, assistiti dai consigli e dall'esperienza degli anziani. Antichi rimedi che abbiamo recuperato dal serbatoio della memoria, e di cui naturalmente non possiamo garantire l'efficacia. Ma l'alone di mistero e la genuinità sono assicurati. Divertitevi ad applicarli. Non si sa mai.
PUNTURA DI APE O VESPA
Mèt sö 'l sènto franch
Non è che questo garantisse chissà quali guarigioni immediate, ma comunque assicurava un momentaneo sollievo. L'inflazione rende ora necessario l'uso di un euro. [Trad. Metti giù il cento lire]
PORRI E VERRUCHE
Lacc de fich e bötà 'l sachèl 'n del bósch
Rimedio provato personalmente, comportava l'aspersione del porro con latte di fichi, attraverso uno straccetto che poi doveva essere gettato nel bosco, per evitare ricadute. [Trad. Latte di fichi e butta il sacchetto nel bosco]
BRONCHITE
Mèt sö la papina de lì
Sudare faceva sudare, anche prima dell'applicazione, perché l'apparentemente innocua pappina di semi di lino veniva avvolta in un panno e applicata a una temperatura da altoforno. [Trad. Applicati la pappina di lino]
ORZAIOLO
Ardà 'n de butiglia de öle
Non si sa in base a quali considerazioni si adottasse questa bizzarra contromisura. Non sarebbe bastato passare il cotone sull'occhio? Probabilmente l'atto del guardare aveva un'origine magica persa nella notte dei tempi. [Trad. Guarda nella bottiglia d'olio]
DISTORSIONI
Passà sö la sónsa
Il grasso di maiale era una vera e propria panacea, buona per molte cose. In particolare, guariva le distorsioni e veniva applicata da misteriose vecchiette in odore di stregoneria. [Trad. Passaci lo strutto]
BRUFOLI O INFEZIONI
Tirà fò 'l có del mal
Chi scrive ricorda perfettamente le sedute mattiniere di tortura, quando la madre, assistita a volte da una zia, era intenta all'estrazione della “testa del male” da una ferita infetta. [Trad. Estrai la testa del male]
DISINFETTARE
Dovrà l'aqua osigenada
L'effervescente e quasi allegro ribollire dell'acqua ossigenata era già un primo segno di guarigione. Preferita di gran lunga alla sua alternativa naturale, l'alcol che provocava invece fitte insopportabili. [Trad. Usare l'acqua ossigenata]
RAFFREDDORE
Fà i fömèncc
Operazioni quasi mistica, contemplava l'isolamento assoluto sotto un panno, per aspirare i vapori balsamici provenienti da una bacinella. Se ne usciva stravolti ma, quasi sempre, guariti. [Trad. Fare i fumenti]
FEBBRE
Mèt sö la pessöla bagnada
In tempi in cui la Tachipirina non poteva nemmeno essere presa in considerazione, il sollievo di una pezzuola umida era l'unica alternativa. Che tanto poi la febbre doveva fare il suo corso. [Trad. Mettici una pezzuolina bagnata]
FERITE DA TAGLIO
Mèt sö öna tilamóra
Oggi nessuno prenderebbe in considerazioni l'ipotesi di curarsi una ferita con una ragnatela, eppure si è scoperto che ha notevoli proprietà antiemorragiche e antisettiche. E quindi i nostri vecchi avevano, ancora una volta, ragione. [Trad. Mettici una ragnatela]