15 capi dal guardaroba bergamasco
Lo stile orobico è difficilmente definibile, perché mescola con ironia e disincanto le tradizioni più antiche con i dettami dei moderni guru della moda. Il risultato è sempre un'eleganza sorniona e mai esibita, dove i concetti di praticità e comodità trovano espressione in abbinamenti estrosi e sempre creativi. Ecco quindi i 15 capi che ognuno di voi dovrebbe avere nell'armadio.
1) Ol capèl de alpino
Capo indispensabile, da indossare in occasione di festività nazionali e, soprattutto, raduni. Non è necessario avere militato nel glorioso corpo, ma basta essere bergamaschi. Storico. [Trad. Il cappello da alpino]
2) Ol gichèt strefognàt
Capospalla per le festività e gli incontri d'affari, si porta sapientemente stropicciato e sgualcito, per evitare qualsiasi sospetto di stucchevole eleganza. Dandy. [Trad. Il giacchetto stropicciato]
3) I braghì cörcc
Responsabili dell'inconfondibile abbronzatura modello möradùr sono dotati di ganci e cinture per utensili vari. Si possono indossare già da febbraio. Pratico. [Trad. I pantaloni corti]
4) I mödande de lana
Prezioso indumento intimo ma non troppo, è spiacevolmente caduto in disuso a favore di capi realizzati in tessuti tecnici. Leggendaria la sua ruvidità. Confortevole. [Trad. Le mutande di lana]
5) Ol pedagnù coi fiùr
Abbigliamento femminile per le mezze stagioni dell'anno e per le ultime della vita, non può arrivare sopra la caviglia e pesare meno di un paio di chili. Misterioso. [Trad. La gonnellona coi fiori]
6) La bigaröla smagiada
Impreziosita da ricordi di polenta, ombre di ragù, tracce di more e altri residui dalle variegate sfumature cromatiche, va indossata in cucina ed equivale alle stelle Michelin per una cuoca. Appetitosa. [Trad. Il grembiule macchiato]
7) Ol vestìt d’la fèsta/del laurà
Guardaroba minimal per il vero uomo orobico, che non potrebbe mai recarsi al lavoro con il vestito della festa. Perché vorrebbe dire che il suo non è un vero lavoro. Essenziale. [Trad. Il vestito della festa/del lavoro]
8) I màneghe de camisa
Arrotolate attorno agli avambracci, le maniche della camicia bianca fanno intelligentemente risaltare l'abbronzatura da contadino o muratore. Festive. [Trad. Le maniche di camicia]
9) I spèi de lègn
Nessuna concessione ai moderni ritrovato tecnologici. Il vero bergamasco indossa solo zoccoli ottenuti con la materia prima resa famosa dal mitico film di Ermanno Olmi. Cinematografici. [Trad. Gli zoccoli di legno]
10) I sibre còmode
Una delle gioie della vita è rientrare a casa e togliersi le scarpe. Un sollievo condiviso da uomini e donne, completato dalle calzature in oggetto. Rigeneranti. [Trad. Le ciabatte comode]
11) Ol gulfì
Protezione necessaria contro correnti d'aria, spifferi e improvvise variazioni di temperatura, garantisce da secoli la sopravvivenza della nostra razza. Protettivo. [Trad. Il golfino]
12) La estina bèla
Leggendario indumento da ragazzina e riservata alle cerimonie, non può essere stropicciata, macchiata o strappata. Il consiglio è di non indossarla mai. Principesca. [Trad. Il vestitino bello]
13) Ol fassöl coi gróp
Accessorio di incomparabile utilità e versatilità, si porta agevolmente in tasca e si trasforma con pochi e rapidi gesti in un'efficace protezione contro il sole. Multifunzione. [Trad. Il fazzoletto coi nodi]
14) Ol cöstöm “mèsa bala fò”
Il suo ricercato design consente una perfetta aerazione delle zone del corpo più delicate, giocando maliziosamente sul concetto di “vedo e non vedo”. Sexy. [Trad. Il costume "mezza palla fuori"]
15) La tüta de Toni bisùcia
Guarnita da macchie d'olio e/o di morchia, distribuite ingegnosamente sulla superficie, è una patente di rispettabilità lavorativa da esibire con disinvolto orgoglio. Professionale. [Trad. La tuta di Toni bisunta]