Emozioni a cielo aperto

Alta Via delle Grazie, una "guida romantica" per raccontare le emozioni del Cammino

Donatella Redaelli, Cinzia Maffeis e Roberto Rho descrivono l'esperienza lungo i 294 chilometri in un libro

Alta Via delle Grazie, una "guida romantica" per raccontare le emozioni del Cammino
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di Giambattista Gherardi

Camminare sull’Alta Via delle Grazie, per arrivare dentro di noi. C’è tutto il senso spirituale ed emozionale di un’intima sfida nel libro che viene presentato domani, sabato 21 maggio, alle 16, nel Teatro alle Grazie di via Papa Giovanni a Bergamo. Si tratta del secondo volume della collana “Guide romantiche” inaugurata da Bolis Edizioni con il racconto della Via Priula scritto da Paolo Aresi. Il luogo della presentazione non è certo casuale: la chiesa di Santa Maria delle Grazie è il punto di partenza per tutti i pellegrini che intraprendono questa esperienza.

A raccontare il proprio viaggio di gambe e cuore lungo i 294 chilometri (in 13 tappe) che da Bergamo risalgono la Val Seriana, toccando anche il Sebino, sono Donatella Redaelli, Cinzia Maffeis e Roberto Rho. Due pellegrine e un appassionato di cammini che hanno deciso di fermare su carta le emozioni di un viaggio che unisce amicizia, natura, arte, silenzio, emozioni e che si uniscono in unico racconto. I lettori non si aspettino una guida ricca di dettagli tecnici legati a chilometri, soste, tempi di percorrenza o altro: per quel tipo di curiosità c’è il sito www.altaviadellegrazie.com (e nel 2023 una nuova guida specializzata). Qui si tratta invece di emozioni, di un viaggio che non è soltanto sui sentieri, ma anche e soprattutto nel proprio animo più intimo e in quello di chi condivide il Cammino.

Da sinistra: Roberto Rho, Cinzia Maffeis e Donatella Redaelli, autori della "Guida Romantica all'Alta Via delle Grazie"

Sono i valori alla base dell’Alta Via delle Grazie ideata da Gabriella Castelli e Giambattista Merelli, dopo che entrambi avevano percorso l'intero Cammino di Santiago. «Eravamo pieni di entusiasmo - ricorda l’ideatrice di Leffe nella prefazione - per quell'esperienza che ci aveva profondamente segnato. Prendemmo così a camminare insieme, sui tanti sentieri che si sviluppano nei dintorni di casa, dialogando e confrontando le nostre impressioni, uniti dal ricordo dei momenti vissuti nel pellegrinaggio spagnolo. Percepimmo immediatamente un forte sentimento di condivisione che ha permesso, passo dopo passo, nel nostro girovagare lungo le amate montagne di riscoprire tutte le "Grazie" presenti nel nostro territorio».

Giambattista Merelli purtroppo se ne è andato troppo avanti, vittima di un incidente in montagna sulla Presolana, ma nel libro il suo spirito viene inconsapevolmente evocato dalle narrazioni di Cinzia e Donatella, che “dialogano” con distinti interventi per ciascuna tappa, e dagli interventi di Roberto Rho, legati al senso dei cammini, che vivono da tempo la piacevole attenzione di molti. «Il percorso - scrivono le autrici - è scandito solo dal rumore dei propri passi e permette di osservare e ascoltare ciò che la natura, i paesaggi, le pietre ci comunicano: le loro storie, il loro passato e le loro origini».

Il logo del cammino vede rappresentato un quadrifoglio, nel quale ogni petalo racchiude uno degli elementi (natura, arte, spiritualità e accoglienza) che contraddistinguono tutto il Cammino. Sono gli elementi attorno ai quali si sviluppa questa “guida romantica”, quasi si trattasse di un racconto fra amici, all’indomani di tanta e grande bellezza. Difficile, forse impossibile, spoilerare quindi i contenuti, poiché la lettura è scorrevole al punto da essere essa stessa piacevole esperienza. E non possiamo che consigliarne a tutti la lettura: chiamatele, se volete, emozioni. Il libro (euro 14) è disponibile sul sito edizionibolis.it.

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