Amemì piace così in Borgo Palazzo Vestirsi è bello, anche da bimbi
Amemì piace così. Una frase che richiama il viso di un bimbo dallo sguardo furbo e acceso, con i piedini ben puntati a terra e le opinioni chiare in testa. In effetti, proprio di bimbi stiamo parlando visto che il negozio che da qualche settimana ha aperto in via Borgo Palazzo 56/A, a Bergamo, ha tutto ciò che serve per vestire i più piccoli con body in cotone organico, gonnelline di tulle e magliettine a pois.
Titolare di Amemì piace così è Raffaella Tavani, una giovane donna grintosa e piena di vitalità, che ama il proprio lavoro, a cui è approdata dopo diverse esperienze. Nel negozio dalle pareti bianche, con la vetrina decorata da un’altalena e deliziosi abitini a righe, Raffaella ha il suo mondo fatto di capi d’abbigliamento per bimbi dagli zero ai sei anni di brand che italiani ed esteri. «Mi piace proporre capi di gusto diverso, che non sia quello dei soliti marchi – racconta Raffaella, con il volto sottolineato da una leggera sciarpa rossa a pois -. Anche per quanto riguarda i tessuti ho fatto una ricerca, che mi ha portato a scegliere determinati marchi. Per i neonati, per esempio, gli abiti devono essere assolutamente in tessuti biologici, soprattutto capi come i body, che entrano a diretto contatto con la pelle». Gonnelline svasate, magliette a righe decorate con allegri disegni di mostriciattoli, stelline e scritte dedicate al mondo dei sogni, per bimbi spensierati, vestiti senza forzature nemmeno quando l’abbigliamento è da cerimonia.
Tra i brand proposti da Amemì piace così, ci sono il francese Moon and Miel, il polacco Kids on the Moon, il brand italiano Why not e l’inglese Molly & Monthy, con abiti in cotone organico. Ci sono anche capi che arrivano direttamente dal Belgio, tutine e pagliaccetti in tessuti scozzesi, tono su tono, che se per il maschietto terminano con il pantalone a sbuffo, per le bimbe hanno un tocco di tulle. «Mi piace molto anche il fatto a mano – racconta Raffaella – perché amo l’artigianalità e i prodotti di qualità. Ho anche scarpine per i primi mesi, così particolari che le comprerei per me stessa, se esistessero nella versione adulta».
A spingere Raffaella in questa nuova avventura è stato il suo amore per i bambini e il loro microcosmo, fatto di piccoli oggetti ed abitini che raccontano già una personalità. «Adoro la dimensione dei piccoli – conclude Raffaella – perché ha un sapore diverso. Amo vederli vestiti con abitini semplici, di gusto leggero, ma allo stesso tempo capaci di trasmettere la bellezza dell’infanzia». Così è per la gonnellina in tulle azzurro che decora la vetrina, oppure il piccolo scamiciato a righe bianche e rosse con la gonna turchese, che diventa ancor più bambina quando è in compagnia di un Dudu della stessa fantasia.
L’idea è dunque quella di offrire uno spazio dove mamme e bimbi possano divertirsi nella scelta di capi diversi dal solito. Un progetto per vestire i piccoli, anche se Raffaella non esclude la possibilità in futuro di proporre capi fino ai nove anni. Novità anche per quanto riguarda i brand della collezione invernale: a settembre è infatti previsto l’arrivo del marchio spagnolo Violeta e Federico, e del brand americano Anais and I che propone capi d’abbigliamento un po’ retrò.