Anche le “pessade” hanno un effetto positivo: parola di dialetto
I nostri proverbi fotografano perfettamente il carattere bergamasco

Di Ezio Foresti*
Poche persone si sono interessate alla nostra lingua più di Umberto Zanetti, lo scrittore, poeta e saggista scomparso pochi anni fa. Nel suo libro “Rapsodia bergamasca” raccoglie, tra le altre cose, una serie di proverbi che fotografano con precisione a volte impietosa il nostro carattere.
Alcuni, raccolti sotto la categoria “osservazioni e considerazioni” sembrano più di altri spiegare l’indole orobica, non sempre di facile interpretazione.
La nostra proverbiale attività frenetica per esempio è contraddetta dalla saggezza di a l’val mia a cór quando l’basta rià a ura. In altre parole occorre dosare le energie, commisurandone l’impiego al risultato desiderato.
Più lungo e complesso ’nserenàs de nòcc, spusàs de ècc e bötà vià ’l colarì i fà töcc öna bröta fì. Come dire che il cielo sereno di notte non fa presagire bel tempo, che maritarsi in età avanzata non è un’idea intelligente e che rinunciare alla carriera ecclesiastica non porta conseguenze positive.
L’importanza del meteo per i nostri contadini, la convinzione che ci sia una stagione per ogni cosa e la vocazione religiosa come scelta irrevocabile sono altrettanti capisaldi di una cultura antica.
L’educazione e il rispetto verso gli altri invece sono sintetizzati nelle sette parole di l’è mèi spetà che fa spetà, una regola valida ancora oggi, anche se non si può dire che sia adottata da tutti.
Significativa anche in mancansa del caàl a l’tròta l’àsen, un modo per dire che, in caso di necessità, dobbiamo utilizzare quello che abbiamo, sfruttandolo al meglio. Una lezione che ci è stata impartita da lunghi anni di stenti, e che probabilmente è ancora inscritta nel nostro Dna.
C’è poi un ammonimento che aiuta a valutare in modo diverso le avversità che inevitabilmente si pongono sulla nostra strada: töte i pessade i pórta inàcc ü tochèl. Come dire che ogni esperienza, per umiliante o dolorosa che sia, può esserci utile per progredire.
*in memoria