Andrea, un baffo e la sua reflex La creatività (fotografica) al potere

[Andrea Muscarà insieme a due sue amiche]
Dieci anni fa, prima che diventassero di moda, sfoggiava già un importante paio di mustacchi. O meglio, i suoi «mustazzoni» come li chiama lui. Andrea Muscarà, 31enne messinese dall'animo romantico e l'aspetto da hipster, è il fondatore e proprietario di un'attività che gli somiglia molto: FotoBaffo. Si tratta di una vetrina di via Moroni alta, in pieno Borgo San Leonardo, che divide con Camilla, un chiassoso quanto tenero bassotto a pelo ruvido di due anni. «Il borgo è come un piccolo paese, ci conosciamo tutti» racconta Andrea mentre risponde al saluto di quelli che passano davanti al negozio.
50 metri quadrati di stile minimal-boho che si trasformano a seconda delle esigenze. Sì, perché la FotoBaffo è un'aula per corsi di fotografia, un set fotografico, un ufficio di grafica e un laboratorio stampa: «Non faccio solo il fotografo: quella è una passione che è diventata una parte fondamentale del mio lavoro, ma mi occupo anche di creare loghi e di curare l'immagine coordinata di aziende, di negozi di abbigliamento e di locali». Qualche nome? La Dilmos di Milano, la Tenaris, il locale Perbacco, il negozio di abbigliamento Re:Pulse (entrambi esercenti della via), il gruppo Chei de Berghem e lo studio di architettura Fiori Bellotti & Partners, giusto per citarne qualcuno.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

Andrea, cioè FotoBaffo, crea loghi e cura l'immagine di diversi marchi e aziende, bergamaschi ma non solo. Eccone alcuni.

«Finché abitavo a Milano, partecipavo come fotoreporter a vari eventi legati alla città, come la Vogue Fashion Night Out» ci dice Andrea. Erano gli anni dello IED e della laurea in Fotografia. Poco dopo sarebbe approdato nella sua nuova casa, Bergamo: «Tutta colpa di un amore sbagliato», quello in cui tutti incappano prima o poi e per il quale stravolgono piani, progetti e futuro almeno una volta nella vita. O almeno, così capita ai più coraggiosi. Andrea è tra questi. Superato più di un momento difficile, ha ricominciato da sé, partendo daccapo con una fedele compagna sempre al suo fianco: la macchina fotografica. «Ho iniziato a scattare da bambino, come tutti, dopo aver ricevuto in dono la mia prima macchinetta - dice -. Facevo foto in gita, poi nel tempo libero e via via sempre più spesso, finché mi sono reso conto che la gente cominciava ad ammirare le mie inquadrature. Quella è stata la spinta per la prima reflex e oggi... eccomi qui».

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip (qui Lapo Elkann) e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip (qui l'attrice Sarah Maestri) e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip (qui la rapper e conduttrice radiofonica La Pina) e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip (qui Melissa Satta) e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.

Alcuni scatti di Andrea Muscarà, tra Vogue Fashion Night, vip e vita di strada.
Lontano dall'idea tradizionale di fotografo di matrimoni, battesimi e cerimonie, lui si occupa di immagine, qualunque essa sia e in tutte le sue sfaccettature: «Studio e realizzo campagne pubblicitarie, faccio shooting, ritratti, foto prodotto, preparo biglietti da visita e molto altro ancora: stampo e personalizzo su tessuto, quindi borse e magliette con scritte e disegni ad hoc, create magari in occasione di un addio al celibato o di una festa di laurea». Con la chiacchiera sciolta e la faccia pulita, non è difficile credere che sia diventato il punto di riferimento di varie persone: dei ragazzi dei suoi corsi (Andrea organizza un corso base di fotografia e un corso avanzato, per chi ha già partecipato al primo corso l'anno scorso) e dei suoi colleghi del borgo. «Faccio parte del direttivo del Borgo San Leonardo - spiega -. Adesso siamo impegnati a organizzare il Bergamo Buskers Festival 2015: saranno tre giorni dedicati alle esibizioni di artisti di strada (per la precisione il 4-5-6 settembre 2015, ndr). Sarà una palestra perfetta per i ragazzi più in gamba dei miei corsi. A loro chiederò di fotografare e testimoniare l'evento».

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.

Andrea Muscarà collabora con l'associazione benefica Movember.
Tutto ciò lo racconta con orgoglio e trepidazione, perché per lui è nella strada che scorre la vita vera: «Nella mia città natale ho creato un progetto fotografico per raccogliere fondi insieme all’associazione Movember, che si occupa di ricerca, sviluppo e prevenzione del cancro alla prostata: un progetto che consiste nel partecipare con un segnale tangibile, quello di far crescere i baffi, per poi girare una pubblicità progresso che finisce dritta sul web». I baffi come segnale riconoscibile, come logo, come grido di battaglia, come divisa da sfoggiare tutti i giorni. Nonché sipario di un sorriso che resiste, in barba a tutto e a tutti (amori sbagliati compresi).