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Arriva la primavera: e allora via de “ranza” e “decespugliadùr”

Ogni bergamasco sente l’irresistibile richiamo dell’erba (da tagliare)

Arriva la primavera: e allora via de “ranza” e “decespugliadùr”
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Di Ezio Foresti*

È arrivata la primavera e ogni bergamasco sente l’irresistibile richiamo dell’erba. Non quella da fumare, ovviamente, ma quella da tagliare. Che si tratti di un giardinetto all’inglese o di un ampio appezzamento di terreno, è l’ora di mettere mano ai fèr e dàga de tài.

Non è un’operazione semplice come potrebbe sembrare perché ognuno ha le sue teorie, i suoi tempi, e soprattutto, i suoi attrezzi preferiti. Tutto ciò viene definito tirà fò la Badilònia, con una curiosa espressione che mescola il nome di un attrezzo, ol badél, e quello di una santa, Santa Polònia, e trasmette il senso di un’attività dai contorni leggendari, come la mitologica città.

I tradizionalisti non ammettono deroghe, e usano solo e sempre la ranza, nobile attrezzo che richiede una certa abilità nell’utilizzo e altrettanta nella manutenzione, quando si tratta di fàga ‘l fil alla lama con la cut, la pietra cote trasportata all’interno del codér, il corno di bue appeso al fianco.

Silenziosa ed efficiente nelle mani giuste, la falce è quando di più ecologico si possa immaginare, e in più non sminuzza il fieno che altrimenti sarebbe inutilizzabile.

All’estremo opposto si collocano gli adepti del decespugliatore, che in teoria non ha neppure un nome nella nostra lingua, se non l’italianismo decespugliadùr. Chi pensa che in questo caso basti acquistarne uno e premere il pulsante d’avvio si sbaglia di grosso. Innanzitutto si deve scegliere tra modelli elettrici, più “verdi” ma meno potenti e pratici nell’immaginario comune, oppure a motore, in apparenza più efficaci, almeno a giudicare dal rumore.

E poi ci sono i singoli utensili. Dal fil, variabile nel diametro, alla lama che la é buna per i spì , per arrivare a dispositivi inquietanti come ol masnù, disco rotante con rostri che rade al suolo anche arbusti e sterpi. Per non parlare della cadéna, proibita per legge e potenzialmente causa di gravi incidenti. Naturalmente usiamo molto altro, ma per il momento è meglio fermarsi qui. La bella stagione è ancora lunga.

*in memoria

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