Bergamo protagonista su Rai Storia nel programma "Storie delle nostre città"
Stasera (14 febbraio), alle 21.20, sul canale 54 una trasmissione interamente dedicata alle vicende storiche del capoluogo orobico
Non è certo la prima volta che Bergamo e il suo territorio sono protagonisti in televisione. Anzi, recentemente sono state numerose le trasmissioni che, con tagli diversi, si sono soffermate sulla nostra terra, da Melaverde a Cortesie per gli ospiti (in addirittura due puntate, una in Val Gandino e una nell'hinterland), solo per citare i casi più recenti. Ma stasera, lunedì 14 febbraio, su Rai Storia andrà in onda un programma dedicato alla storia di Bergamo.
Alle 21.10, infatti, sul canale 54 del digitale terrestre ci sarà il nuovo appuntamento con il programma Storie delle nostre città e la puntata, come spiegato dall'ufficio stampa della tv di Stato, sarà interamente dedicata alla nostra città.
«Sospesa tra cielo e terra, domina la Pianura Padana. Avvolta da splendide mura, la città nasconde dietro al cuore di pietra delle sue fortificazioni secoli di arte e di bellezza. È Bergamo la protagonista dell’appuntamento con Storie delle nostre città, in onda lunedì 14 febbraio alle 21.10 su Rai Storia», racconta il comunicato stampa con cui è stata diffusa la notizia.
Nella stessa nota, poi, vengono date alcune interessanti informazioni su Bergamo e su cosa verterà la puntata del programma: «Non vi sono notizie certe sulla sua fondazione, ma in epoca romana Bergamo diviene un fiorente municipio. Della città romana non rimangono grandi tracce, se non un’eredità in termini urbanistici nel tracciamento delle vie principali. A seguito del disgregamento dell’Impero Romano, Bergamo passa sotto il dominio dei Longobardi, divenendo sede di uno dei più importanti ducati del Regno, e successivamente si trasforma in Contea franca, retta per anni da una serie di vescovi-conti, che determineranno le sorti della città sino al 1098, anno di nascita del Comune di Bergamo».
«Divenuto libero comune - continua il comunicato Rai -, la città conquista l’autonomia dopo la vittoriosa battaglia di Legnano del 1176 contro l’imperatore Federico Barbarossa. Questi sono anche gli anni in cui a Bergamo si costruiscono il palazzo del Comune e la grande chiesa di S. Maria Maggiore, che diedero alla città bergamasca l’aspetto medievale che la caratterizza ancora oggi. Il periodo dell’autonomia si protrae sino alla fine del Duecento, quando la città bergamasca cade sotto l’influenza del Ducato di Milano. In questo periodo si costruirono in particolare la Cittadella e la Rocca, simboli del potere visconteo su Bergamo».
«Dopo periodi di cruenti e sanguinose guerre interne, Bergamo viene annessa alla Repubblica di Venezia nel 1428, il cui dominio porta finalmente al territorio bergamasco pace e prosperità. Il governo della Serenissima ricostruisce la città vecchia, edificando una nuova cinta muraria, il Palazzo Comunale e Piazza Vecchia. Da ricordare anche la costruzione delle famose mura bastionate, un’opera gigantesca e di grande impatto che stringe ancora oggi città alta. Con la caduta nel 1797 della Repubblica di Venezia, Bergamo passa sotto il dominio di Napoleone e della Repubblica Cisalpina».
«Dopo la breve dominazione francese il territorio di Bergamo è annesso al dominio austriaco - conclude il comunicato -, entrando a far parte del Regno Lombardo-Veneto. Questo periodo storico per l’Italia e Bergamo è ricco di cambiamenti politici e la città ha anche un ruolo determinante durante il Risorgimento. Forse a causa della mal sopportata dominazione austriaca, infatti, è la città che diede il più numeroso contributo di volontari alla Spedizione di mille, organizzata da Garibaldi nel 1860».