Bergamo con gli occhi dei blogger venuti apposta da tutto il mondo
Per i giorni del 14,15 e 16 ottobre, Visit Bergamo e il Comune hanno organizzato un evento davvero originale e utile per stimolare il turismo nelle nostre terre. Sono stati infatti invitati diversi blogger specializzati nel tema dei viaggi, provenienti da mezza Europa, al fine di mostrare loro la Città Alta (14 ottobre), la città bassa e la provincia (15 ottobre) e infine San Pellegrino Terme, Almenno S. Bartolomeo e l’Oriocenter (16 ottobre).
Un mosaico culturale a Bergamo. Il gruppo di blogger si è incontrato in Bergamo, partendo da diversi Stati d’Europa e non solo: Marissa di My Greece My Travels arriva dagli USA-Grecia, Eleanna di Lace & Macarons dalla Grecia, Delphine di Fees Maison dalla Francia, come pure Franck e Richard di One Day One Travel; e poi Aniek Marloes dall’Olanda con un blog dedicato all’Italia, Italieuitgelicht; Brenna di This Battered Suitcase è una canadese che vive a Londra; il duo biculturale di El Boqueron Viajero è composto Pedro dalla Spagna e da Abby dagli Usa-Spagna. Infine, due blogger portoghesi: Filipe di F M Gomes e Rafaela di Viaje Co Migo. Insomma, un mosaico culturale unificato nel segno di Bergamo.
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Bergamo vista con occhi nuovi. Ci siamo aggregati al gruppo nel primo pomeriggio, quando i blogger si sono trovati in Piazza Mercato delle Scarpe con la guida turistica Marco Palazzo. Si tratta di un gruppo molto pacato: alcuni seguono con maggior interesse le parole della guida, altri restano spesso indietro per trovare scorci da immortalare tra le viuzze di Città Alta. Attraverso le parole della guida, che spiega tutti i monumenti ai visitatori partendo dalle basi, e anche attraverso gli sguardi pieni di curiosità e ammirazione dei blogger, ci siamo messi nei panni di chi sta incontrando Bergamo per la prima volta. E in questo modo abbiamo attraversato il borgo osservandolo con occhi nuovi; ci ha aiutato nella riscoperta il percorso ben pensato di Marco Palazzo, ma anche le sue spiegazioni sempre interessanti e anche simpatiche. Forse sentire spiegare i nostri cari monumenti in inglese ce li ha fatti rivivere in un’ottica internazionale: sta di fatto che tutto sembrava nuovo e più bello, nonostante la giornata uggiosa.
Viuzze secondarie, il Campanone, la piazza Duomo. Dopo una spiegazione iniziale, in cui la guida ha raccontato le origini della città, il significato del nome e le diverse fasi storiche, con rispettive fortificazioni e cambiamenti, iniziamo il percorso.Ci muoviamo per le viuzze secondarie di Piazzetta Luigi Angelini; qui gli ospiti scoprono che la Città Alta è fatta di pietre, non di mattoni, e si ristora con l’acqua delle montagne bergamasche, la stessa della celeberrima San Pellegrino. Usciamo quasi a sorpresa su Piazza Vecchia e, dopo una spiegazione preliminare, ci dirigiamo verso la base del Campanone: saliamo a turni con l’ascensore. Quando arriviamo in cima, ci si apre davanti uno spettacolo suggestivo: le nuvole basse lambiscono i profili degli edifici più grandi intorno a noi, mentre nascondono completamente il resto del panorama. Sembra di affacciarsi sul nulla.
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Tornati al piano terra, vengono spiegati molto bene i diversi edifici sacri che si affacciano su Piazza Duomo: i blogger rimangono stupiti quando scoprono che per costruire la Cappella Colleoni fu distrutta parte della Basilica, ma soprattutto quando la guida spiega loro che la Cappella non è il più alto dei due edifici. La prospettiva crea infatti un effetto ottico ingannevole. La bella Cappella è stata ricoperta di marmo per riflettere la luce sulla piazzetta, che è spesso in ombra. Non è stato tuttavia utilizzato solo marmo bianco per non staccare troppo rispetto ai colori della Basilica. Inoltre, viene rivelato che la Cappella si mantiene ancora oggi coi soldi dei Colleoni. Risate generali quando si parla dei tre testicoli simbolo del condottiero.
Le meraviglie della Basilica. Entriamo nella Basilica: i blogger continuano a fare foto, ma diversi di loro sono rapiti dall’atmosfera di profonda meditazione e preghiera. La guida parla delle tarsie lignee di Lorenzo Lotto e spiega poi quella stupenda di Giuditta, con annesso monito a non diventare protestanti. Ci spostiamo poi di fronte alla statua di Donizetti realizzata da Vincenzo Vela: il compositore ha iniziato a studiare musica proprio grazie alla Basilica, dato che seguì le lezioni del Mayr proprio nella Cappella. Nel basamento della statua, le note musicali sono rappresentate come bimbi in bassorilievo che piangono la morte del compositore, colui che le faceva risuonare.
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Nella Corsarola, spazio ai sapori. Usciti dall’edificio, la guida indica il Caffè del Tasso, parlando di Torquato Tasso (nessuno pare conoscerlo!) e della sua famiglia, fondatrice di un impero delle poste. Ci spostiamo in via Colleoni, dove si apre la fase gastronomica del pomeriggio: tutti fanno foto alle pizze e ai dolci in vetrina, entriamo poi nel Panificio Tresoldi, dove viene spiegata la storia della polenta e osei, e approdiamo infine da Mimmo: prima un giro nel piano interrato del ristorante, con il suo basamento romano, poi un salto da Mimì, dove vengono offerti dolcetti ai visitatori e donato un sacchetto di biscotti ciascuno. Passa un cameriere con due piatti di casoncelli; la guida ne approfitta per citare anche gli scarpinocc, meno noti dei primi.
Richard e Franck: un blog di grande successo. Passeggiando per le vie verso Colle Aperto, ci facciamo raccontare impressioni ed esperienze dagli autori del blog One Day One Travel, che è addirittura il sesto più importante al mondo in fatto di viaggi. Richard segue con maggior attenzione le spiegazioni, mentre Franck si preoccupa di fotografare sostanzialmente ogni cosa. I due non si sono fatti ancora un’idea ben chiara della città, ma possono dire sicuramente che sono stati accolti molto bene: «Ci stiamo godendo la città, tutto lo staff è stato molto amichevole. Va tutto bene, ad eccezione del tempo atmosferico. Abbiamo apprezzato molto la Basilica e la Cappella; ci piace la città vecchia perché è piena di storia, puoi sentire proprio la storia qui».
Gli spieghiamo che le Mura potrebbero entrare a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, insieme ad altri dieci siti uniti dal comune passato nella Repubblica di Venezia. La risposta dei due blogger è affine al pensiero esposto pochi giorni fa dal consigliere Amaddeo: «È un bel modo per ricreare una connessione tra territori vicini; come in Puglia [il padre di Franck è pugliese, ndr] dove ci sono molte influenze dalla Grecia, ma anche dalla cultura araba. È una buona cosa mescolare le culture, al fine di tenere più unite le diverse parti dell’Europa». Chiediamo loro cos’altro hanno visto in Italia: «Roma, molte volte ovviamente; poi abbiamo fatto un viaggio dalla Capitale in giù verso la Puglia, passando per Pompei, la Costa Amalfitana, Tivoli, Villa d’Este, Matera (la Basilicata è bellissima), ed infine tutta la Puglia». Franck conosce bene anche Pisa e Firenze, mentre Richard è meno esperto dell’Italia settentrionale, chiude quindi: «Questa è una buona occasione per me: venire qui ed esplorare una nuova città, una nuova parte dell’Italia che prima non conoscevo».
Ultime tappe e programmi dei prossimi giorni. Il tour pomeridiano volge al termine; una capatina agli scavi romani, poi attraversiamo la cittadella viscontea e arriviamo a Colle Aperto. Ammiriamo la porta di San Vigilio ed entriamo alla Marianna: la guida spiega che qui è stata creata la stracciatella, di cui il proprietario offre una coppa: tutti assaggiano ed esprimono elogi. La guida si congeda e i vari blogger si disperdono velocemente. Ma i nostri amici Franck e Richard non prendono l’autobus e decidono di rifare a piedi la Corsarola, immergendosi di nuovo nella sua atmosfera magica. Altri si attardano per fare acquisti nei vari negozietti. La serata prosegue alla grandissima per i nostri blogger: alle 19.30 aperitivo con Sindaco e autorità al Caffè della Funicolare, poi cena prelibata al ristorante Baretto di San Vigilio; chiusura alcolica con le birre dei pub di Città Alta.
Vediamo brevemente cosa aspetta i visitatori nei giorni del 15 e del 16 ottobre. Giovedì visitano città bassa in mattinata e partono poi per un bel tour in provincia: Scanzorosciate, Clusone, Lovere, gita a Pisogne e rientro in Città Alta. Cena a base di pizza da Mimmo e serata culturale con l’opera Don Pasquale al Donizetti. Venerdì mattina alcuni dovranno partire presto, mentre i più fortunati visiteranno San Pellegrino Terme, con bagno termale incluso, e nel pomeriggio ammireranno la Rotonda di San Tomè di Almenno. Chiusura all’Oriocenter prima di prendere il volo che li riporterà a casa.