Campetti da basket dipinti ad arte, pronto il primo capolavoro (a Gorle)
È firmato Fabio Petani e si chiama “Carbon Dioxide & Calathea Makoyana”. Artisti al lavoro anche al Pilo di Bergamo, sempre in seno allo Streetartball Project
Il primo dei 5 campetti decorati grazie ai creativi della street art è pronto. «Siamo a Gorle, un paese alle porte di Bergamo, un polmone verde che fa da anticamera alla Valle Seriana e introduce i vigneti del Moscato di Scanzo, è stato scelto come la prima tela sulla quale dare vita a un’opera incredibile, firmata Fabio Petani», si legge sul profilo Facebook dello Streetartball Project.
Si chiama “Carbon Dioxide & Calathea Makoyana”, seguendo la linea artistica e concettuale che Petani rappresenta nelle sue opere in giro per il mondo. «I titoli di tutte le sue opere si compongono di un elemento chimico e di una pianta, entrambi sempre citati nella loro versione latina. La Calathea “Makoyana” è una grande pianta purificatrice dell'aria e trasforma le sostanze nocive in ossigeno. Siamo molto contenti che Fabio abbia voluto inserire il tema della sostenibilità ambientale, a cui siamo molto vicini, in questo progetto di rigenerazione urbana e sociale attraverso lo sport», scrivono ancora i promotori.
Una bella prova, non c’è che dire. «E l’arte, in tutte le sue forme, trasmette messaggi. Se poi questi messaggi “rimangono vivi” grazie a opere di arte urbana, a cielo aperto, gratuite e addirittura usufruibili, a quel punto prendono ancora più forza». Sab Project si è occupato anche della livellatura del cemento del campetto, rendendolo perfetto e pronto per essere usato.
Il progetto, grazie anche al fondamentale supporto della Fondazione della Comunità Bergamasca, riunisce alcuni tra i migliori street artist italiani per la realizzazione di vere e proprie opere d’arte su una tela particolare: l’asfalto o il cemento di cinque campetti di Bergamo e provincia. Fra questi, il “mitico” Pilo nel quartiere Monterosso, dove annualmente si tiene (o meglio si teneva) il torneo King of the Pilo, e le strutture di Gorle, Treviglio, Valtrighe e Casnigo. Ecco una foto del lavoro in corso sul Pilo.
A Casnigo c’è una dedica per Emiliano Perani, giovane fotografo di 36 anni del paese, morto l’8 aprile 2020 al Policlinico di Monza a causa del Covid-19. Oltre che apprezzato artista, Perani era un amante dello sport e praticava lo street basket con gli amici, che già all’indomani della sua morte avevano lanciato una petizione pubblica per intitolargli la struttura.