Il progetto

Street Art e basket, raccolta fondi per colorare i campetti bergamaschi. Nel ricordo di Emiliano Perani

Crowdfunding e artisti da tutta Italia per cinque strutture dedicate alla pallacanestro da strada a Bergamo e provincia. Ci sono il mitico Pilo al Monterosso in città, ma anche il campo dove giocava il giovane fotografo di Casnigo morto a causa del Covid a soli 36 anni

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di Giambattista Gherardi

Nei giorni in cui la vita, sociale e sportiva, all’aria aperta è purtroppo ancora un ricordo, parte in Bergamasca un progetto di rigenerazione urbana che mette al centro street-art e basket da strada.

«StreetArtBall (SAB) Project - spiegano i promotori - è un progetto di rigenerazione urbana che unisce arte e sport. In questo caso la street-art incontra lo streetball, il basket da strada. La città e la provincia di Bergamo hanno vissuto probabilmente il periodo peggiore di tutta la loro storia. Questa immobilità forzata ha costretto migliaia di ragazzi e bambini a rinunciare all’attività sportiva, riducendo drasticamente le occasioni di socialità e di gioco. Ci sentivamo in dovere di fare qualcosa che potesse dare un segnale di positività all'ambiente e allo stesso tempo fare un regalo, simbolo di rinascita e di volontà di andare avanti. Vogliamo, con le dovute precauzioni, riportare i ragazzi all’aperto, a praticare sport liberamente insieme e a pensare positivo».

SAB_VIMEO promo.mp4 from PILO Agency on Vimeo.

SAB Project, grazie anche al fondamentale supporto della Fondazione della Comunità Bergamasca, riunirà alcuni tra i migliori street artist italiani per la realizzazione di vere e proprie opere d'arte su una tela particolare: l'asfalto o il cemento di cinque campetti di Bergamo e provincia. Fra questi, il “mitico” Pilo nel quartiere Monterosso, dove annualmente si tiene (o meglio si teneva) il torneo King of the Pilo, e le strutture di Gorle, Treviglio, Valtrighe e Casnigo.

In quest’ultimo caso il progetto ha una particolare dedica per Emiliano Perani, giovane fotografo di 36 anni del paese, morto l’8 aprile 2020 al Policlinico di Monza a causa del Covid-19. Oltre che apprezzato artista, Perani era un amante dello sport e praticava lo street basket con gli amici, che già all’indomani della sua morte avevano lanciato una petizione pubblica per intitolargli la struttura.

Emiliano Perani

«La Street Art - aggiungono i promotori di SAB Project - è uno dei movimenti artistici a oggi più estesi al mondo, nato a New York negli anni ’70. Il valore aggiunto sta nella dimensione pubblica e partecipativa: è gratuita ed accessibile a tutti. Lo street basket è nato nei quartieri poveri a stelle e strisce ed attorno ad esso si sono create tendenze sfociate nel campo musicale, della moda e artistico. Il collegamento con la street-art è immediato e calzante. A Tokyo sarà per la prima volta sport olimpico».

Coinvolti nel progetto sono artisti importanti del panorama italiano: Manu Invisible dalla Sardegna, la bergamasca Ale Senso, il torinese Fabio Petani, il marchigiano Giulio Vesprini ed il bergamasco Paolo “il Baro” Baraldi.

Un'opera di Streetart realizzata da Ale.Senso

«Per poter sostenere i costi del progetto - concludono i promotori - abbiamo bisogno di un piccolo contributo da parte di tutti. Appassionati di basket, di sport, di street art, aziende o semplici persone a cui piace quello che stiamo facendo e ci vogliono aiutare. Tutto il ricavato, una volta coperti i costi, verrà devoluto in beneficenza a un progetto che individueremo oppure saranno reinvestiti per la realizzazione di altri campetti. Come ringraziamento per ogni donazione di almeno 30 euro regaleremo la t-shirt del progetto e una bag».

Per sottoscrivere un’offerta online (anche di soli 10 euro) è disponibile questo link.

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