Conquiste e trofei

Cascina Granger, da tempi antichi la culla dell'equitazione seriatese

Cascina Granger, da tempi antichi la culla dell'equitazione seriatese
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Se pensate che la cascina Granger di Seriate sia solo un luogo dove imparare a cavalcare, vi sbagliate di grosso: dietro c’è una storia lunga secoli. Ce l’ha spiegata Marco Cortinovis, che qui vive e gestisce tutte le attività. «L'attuale Cascina Granger ha origini molto antiche, ma il suo nome si deve a un utilizzo particolare: nel Settecento era infatti utilizzata come deposito delle provvigioni dell'esercito napoleonico. Proprio da qui deriva il suo nome, da grange, che significa fienile, deposito del grano: a furia di indicare così il cascinale, anche la zona ha assunto questo nome, storpiato in granger, appunto», racconta.

 

 

La storia dopo Napoleone. La storia della Granger intesa come maneggio risale invece a tempi ben più recenti: «Negli anni Sessanta questa era un'area prettamente agricola, abitata da contadini. Qualcuno di loro possedeva dei cavalli e, per passione, alcuni di loro hanno deciso di creare qualcosa di più strutturato. Nasce così il Circolo Ippico Seriate». Questo primo circolo fu fondato dal padre di Marco, Alfredo Cortinovis, e da Alfredo Daminelli e Raffaele Paduano. Il circolo si trasforma poi nell'attuale Centro Equitazione Bergamasco, associato alla Fise e al Coni. «In pratica nasce quello che è ora e, dagli anni Sessanta, rimane solo mio padre: io, sin da piccolo, bazzicavo e, a partire dai tempi dell'università, ho iniziato a prendere tra le mani la gestione del centro», continua Cortinovis.

Cavalli con il marchio (e un nome poetico). Una particolarità del centro Granger riguarda i cavalli: «Tutti i cavalli sono nati qui, da noi: praticamente manteniamo la tradizione delle origini, quella dei tempi in cui ancora c'erano i contadini che li allevavano. Ovviamente da allora le cose sono cambiate: ora i cavalli sono adatti all'utilizzo sportivo». E questi animali sono anche firmati: «Ogni cavallo, usato spesso in gare italiane e internazionali, ha affisso il nome Granger, cosicché sia chiara la provenienza», spiega Cortinovis. E continua: «A ogni cavallo nato viene dato il nome di un minerale, seguendo però l'ordine alfabetico, quindi a ogni annata corrisponde una lettera, di modo che sia possibile sapere sia la provenienza, sia l'annata. Un esempio? Topazio Granger, dove la "t" corrisponde al 2012. Siamo ormai al secondo giro dell'alfabeto, escludendo però il primo nato, che fu chiamato da noi ragazzini "Giove"».

 

 

I trofei. La storia del Trofeo Città di Bergamo, assegnato ogni anno al vincitore di un’ardua gara di salto a ostacoli, ha una lunga storia alle spalle: «Negli Anni Settanta nacque l’idea di proseguire l’antica tradizione del l’Internazionale di San Pellegrino, una gara di cavalli organizzata da casa Savoia. La manifestazione equestre, tra le più importanti nel panorama nazionale, si teneva nel parco Suardi di Bergamo. Partecipavano grandi nomi, come Graziano Mancinelli o Vittorio Orlandi». Negli anni la location cambiò: il parco Fara di Bergamo, il piazzale della Celadina, piazza della Libertà, con addirittura un evento invernale sulla neve. Purtroppo però, anni addietro, Bergamo non poté più fornire un luogo per il concorso ippico. «Decidemmo quindi di portare tutto qui a cascina Granger, ma non all’interno del circuito, bensì al di fuori dell’impianto sportivo, per rispettare le stesse modalità con cui una volta si svolgeva. Pertanto ogni volta allestiamo e montiamo un nuovo circuito: un bel lavoro, ma sicuramente ripagato dalla soddisfazione», rimarca Cortinovis. E negli ultimi anni anche Seriate ha avuto un trofeo tutto suo: «Abbiamo avuto l’appoggio del Comune di Seriate sin da quando era sindaco Marco Sisana. Anche quest ’anno dobbiamo ringraziare il primo cittadino, Cristian Vezzoli, che ci ha dato un enorme sostegno: pensavamo di non riuscire a organizzare la manifestazione quest’anno, in quanto onerosa, invece, grazie al supporto dell’Amministrazione, avremo il nostro Trofeo equestre summer Granger tour 2017».

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