110 anni fa il primo treno a Clusone: fra storia e rimpianti, auguri Ferrovia Valle Seriana
Il 12 marzo 1911 fu inaugurato il tratto da Ponte Nossa a Clusone. Tutto finì nel 1967, con non pochi rimpianti: tuttora sul tavolo il prolungamento a Vertova della Teb o addirittura il ritorno delle rotaie sull'Altopiano
di Giambattista Gherardi
Per l’intera Valle Seriana fu una grande festa, culminata in serata con i concerti nelle piazze di Clusone dei Corpi Musicali di Villa d’Ogna, Gazzaniga, Ponte Nossa e, naturalmente, Clusone. Il 12 marzo 1911, esattamente 110 anni fa, il treno arrivava nella città dell’Altopiano (in apertura un'immagine degli anni '60 dell'archivio Sestini) coronando il “sogno seriano” su rotaia che fra il 1884 (anno in cui arrivò prima ad Albino e poi a Vertova) e il 1885 aveva attivato il collegamento fra Bergamo e Ponte Selva. Tutto era partito grazie alla concessione affidata a una società belga (Société Générale des Chemins de Fer Economiques), che poi la passò alla Società Anonima della Ferrovia Valle Seriana (FVS).
Un anniversario, quello di quest’anno, che certo, stanti le restrizioni della pandemia, non può essere celebrato, ma che vale la pena di ricordare come una pagina di storia importante, che, viste le difficoltà relative a traffico e viabilità tuttora presenti, propone anche non pochi rimpianti.
La Ferrovia della Valle Seriana, a scartamento ordinario, aveva una lunghezza complessiva di circa 33 chilometri ed ebbe quale ultimo gestore la Società Autoferrovie Bergamo, titolare della concessione sino al 31 agosto 1967, quando fu effettuata l’ultima corsa. Sono ancora molti a ricordare come un “rosario” le stazioni e le fermate che segnavano in progressione la risalita della Valle: Bergamo, Borgo Palazzo, S. Fermo, Borgo S. Caterina, Redona, Torre Boldone, Ranica, Alzano Lombardo, Nembro, Albino, Cene, Gazzaniga-Fiorano, Vertova, Ponte Nossa, Ponte Selva e Clusone. Le fermate di Borgo Palazzo e San Fermo erano comuni alla ferrovia “gemella” della Valle Brembana, attiva dal 1906 e chiusa nel 1966.
Il giorno dell’inaugurazione, come detto, a Clusone fu festa grande: alle 11 arrivò il treno inaugurale, ricevuto dalle autorità e da un corteo festante di cittadini che si prolungò poi verso il palazzo municipale, dove alle 11.30 si tenne il «vermouth d’onore» con discorso di Giacomo Pellegrini. Alle 12.30 il banchetto ufficiale si tenne nel salone dell’asilo. Seguirono nel pomeriggio i concerti bandistici e l’illuminazione serale, con partenza alle 22 del treno verso Bergamo. Il nuovo tratto Ponte Nossa-Clusone aveva una pendenza costante del 33‰ e curve dal raggio di 80 metri. Solo alla fine degli anni ’40, scartata l’idea dell’elettrificazione, i locomotori diesel soppiantarono le locomotive a vapore.
Successivamente l'esercizio passò alla Società Anonima della Ferrovia Valle Seriana (FVS), che si occupò di costruire nel 1911 il breve collegamento tra il bivio Ponte Selva e Clusone, di 6 chilometri. La diramazione per Ponte Selva rimase in esercizio come raccordo merci fino al 1949, quando fu chiusa al traffico. Una diramazione era presente anche ad Albino, per collegare la stazione alla non lontana Italcementi.
La Ferrovia rappresenta un pezzo di storia importante, legata alla vita ordinaria della gente, al turismo (negli anni ’50 c’erano treni estivi che collegavano direttamente Clusone a Milano), alle attività produttive e, purtroppo, anche ad eventi tragici. Fra questi il bombardamento alleato a Colzate del 29 gennaio 1945, che vide morire sul treno 24 persone.
Tutto finì a metà degli anni ’60, anche se per decenni si parlò di un possibile ripristino, tanto che nel 1977 fu dato formale incarico alle Ferrovie Nord Milano di realizzare uno studio di fattibilità. L’idea non ebbe seguito, ma suggerì quantomeno la salvaguardia del sedime che divenne di proprietà del Demanio, che a sua volta lo cedette, con legge del 1993, alla Provincia di Bergamo. Fu l’inizio della nuova era che portò, attraverso la società Tramvie Elettriche Bergamasche, alla realizzazione della nuova tramvia elettrica che collega Bergamo ad Albino, inaugurata nel 2009.
Tuttora sul tavolo l’ipotesi di un prolungamento sino a Vertova o, addirittura, un ritorno a Clusone. Qualcuno li chiama “corsi e ricorsi della storia”, altri pensano al potenziale che altrove (Trenino del Bernina e Ferrovia del Renon, tanto per fare nomi e cognomi) una Ferrovia locale potrebbe avere per il turismo. Per ora restano i ricordi e l’auspicio di tempi migliori, a cominciare dalla pandemia.