Dall'eritreo al cinese, passando per il boliviano

Ristoranti etnici a Bergamo Sette indirizzi da provare

Ristoranti etnici a Bergamo Sette indirizzi da provare
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Nascosti tra le vie di Bergamo vivono, accanto alle trattorie della tradizione, alcuni locali che offrono cibo etnico. Posti che raccolgono la cultura gastronomica di Paesi lontani e alle volte totalmente sconosciuti. Sapori e tradizioni inattesi che si rivelano essere per quello che sono nei loro luoghi di origine: buoni. Ecco allora una piccola guida per chi avesse voglia di sperimentare.

La cucina eritrea è ben rappresenta dal Dahlak, in via Borgo Palazzo 82, a pochi passi da Piazza Sant’Anna. Questo indirizzo gestito da Andom e Hainamot, marito e moglie, è nato in verità da una gastronomia, talmente apprezzata che si è trasformata in un vero e proprio ristorante per soddisfare la richiesta dei clienti. Com’è la cucina eritrea? Speziata ma non troppo. Il piatto principale (e assai gustoso) e lo zighinì , uno spezzatino di manzo o di pollo servito con verdure stufate e fresche, condito con una speciale salsa chiamata berberé. Viene servito sopra la tipica injiera , una sorta di piadina morbida ottenuta da farine di diversi cereali. Il modo migliore (e consigliato) per mangiarlo è con le mani, come vuole la tradizione, ma tranquilli, avete a disposizione anche le posate. Al vino preferite un buon tè speziato mentre fate quattro chiacchiere con il gentile padrone di casa.

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Al Sultan in Piazza Pontida.

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Al Dahlak in via Borgo Palazzo.

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Da Shiva in via Palazzolo.

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Al Dahlak in via Borgo Palazzo.

Sempre in città, anzi in pieno centro cittadino, c’è Al Sultan, in Piazza Pontida, dove si assaggia, oltre al classico kebab, anche la cucina tradizionale palestinese. Gestito da oltre dieci anni da due ragazzi nati a Betlemme si tratta di un semplice street food con all’interno qualche tavolo di appoggio, per assaggiare le peculiarità di questa cucina mediterranea. Non solo il kebab dunque, preparato pure nel piatto insieme a verdure, ma anche, e soprattutto, l’ottimo cuscus palestinese e il gustoso hummus di ceci, una salsa a base di pasta di ceci, semi di sesamo con aglio, olio di oliva e succo di limone.

Spostandosi verso oriente si incontra la sbalorditiva varietà della cucina indiana, a Bergamo ben rappresentata dal ristorante Shiva, in via Don Luigi Palazzolo 44. L’esperienza, in questo caso, comincia dalla sala, allestita e decorata secondo l’estetica indiana con arredi in legno intarsiato. I profumi che si sentono, fin dall’ingresso, lasciano immaginare una cucina autentica e soddisfacente, in particolare quella del Nord del continente. Da provare sicuramente il Dhal, una zuppa di lenticchie, i Samosa, tutte le preparazioni a base di curry (carne e pesce) accompagnate dalle salse tradizionali e le preparazioni nel forno tandoori.

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Il Kanton a Capriate.

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Il Kanton a Capriate.

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Al Miyabi in via San Francesco.

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La Kantuta, via per Zanica.

Ancora più a est, si incontra la cucina nipponica egregiamente rappresenta dalla creatività del ristorante Miyabi in via San Francesco D’Assisi e dal gemello Kura in via Paglia. Due indirizzi conosciutissimi per sushi e noodle, che da anni fanno la differenza quando si parla di Giappone in tavola.

Chi volesse provare la cucina boliviana c’è La Kantuta, via per Zanica 12, luogo di autentica tradizione sudamericana, molto frequentato dalla comunità boliviana che ritrova qui i piatti della tradizione: picante de lengua, silpancho a base di verdure, patate e carne, chicharron, cotica di maiale fritta e la famosa sopa de manì, una zuppa a base di verdure con burro d’arachidi.

Per concludere si deve citare il Kanton di Capriate, dove il giovane e coraggioso Zhu ha trasformato il ristorante di famiglia in una vera roccaforte della cucina cinese tradizionale. Il posto migliore dove scoprire l’incredibile ricchezza di questa cucina, assaggiare la famosa anatra alla pechinese, che però dovrà essere ordinata con giusto anticipo, oppure lasciarsi guidare da un percorso di degustazione che vi lascerà sicuramente a bocca aperta.

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