29.735 voti ricevuti

Il Convento di S. Nicola ad Almenno Una meraviglia sul podio del FAI

Il Convento di S. Nicola ad Almenno Una meraviglia sul podio del FAI
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29.735 voti ricevuti: così il Convento di San Nicola – Santa Maria della Consolazione di Almenno San Salvatore è entrato nella top ten tra gli oltre 15mila luoghi del cuore segnalati dai cittadini al concorso del FAI. Un risultato straordinario, con un sesto posto assoluto e un secondo per quanto riguarda la Lombardia.

Il complesso di Santa Maria della Consolazione si trova in una posizione stupenda sulla sommità di una collina, circondato a est e a sud da vigneti, a ovest da antico insediamento detto della Porta.  È costituito da tre corpi di fabbrica: la chiesa con la  sagrestia del Quattrocento; il campanile completato sulla  fine del Cinquecento; il monastero con il chiostro, sempre datato al primi anni del XVI secolo.

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Il periodo di gloria nel Cinquecento. Il complesso visse il suo periodo di splendore proprio allora, quando fu completato il campanile e venne costruito dai celebri maestri Antegnati il prezioso organo, con le sue ante dipinte: oggi infatti i concerti d’organo sono uno dei maggiori motivi d’attrattiva per questo monumento. La chiesa costruita in pietra locale, è a navata unica, con sei cappelle che si aprono su ciascun lato; il soffitto è ornato da formelle originali in cotto dipinto. Il convento ruota tutto intorno al chiostro, aperto al piano terra da un bel porticato con archi a sesto acuto. Durante il Seicento il complesso cominciò a essere chiamato con il nome di San Nicola, in virtù del culto sempre più diffuso del santo. Altro appuntamento importante era la festa della Beata Vergine del Buon Consiglio, che cade il 26 aprile, giorno in cui, dopo la messa cantata all'altare della Madonna si benediceva "la semenza de bigatti" (bachi da seta).

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Il declino e la rinascita. Sul finire dell’Ottocento la chiesa cadde in declino ed è stata sempre meno frequentata. Solo in tempi recenti, in cui è tornata ad essere un fulcro della vita sociale e culturale di Almenno, per il fascino del monumento e anche del luogo. Il contesto paesaggistico infatti è rimasto pressoché intatto mentre la chiesa, in particolare, necessita di importanti lavori, dovuti in particolare a problemi di infiltrazioni di umidità.

Luogo del cuore FAI. È stata l’Antenna Europea del Romanico, un’associazione molto presente sul territorio, ad attivarsi per segnalare il complesso al censimento dei Luoghi del Cuore, per garantirne la protezione, il mantenimento e i restauri. Oggi il convento, che è proprietà privata, è occupato un’azienda vinicola e un ristorante. Che vantaggi potrebbe portare questo plebiscito di voti ottenuti dal complesso? Il concorso dei Luoghi del Cuore promosso dal FAI e sostenuto da Banca Intesa, assicura interventi per i primi tre luoghi classificati.  Per tutti gli altri che abbiano la soglia dei 1500 voti, c’è la possibilità di partecipare al Bando per un intervento diretto da parte della Fondazione, con la condizione che vi siano un preciso programma di azione e certezze sui primi finanziamenti. La condizione è quindi che la mobilitazione locale continui, anche nei termini di un impegno economico della comunità. I tempi sono veloci: entro fine marzo bisogna presentare il progetto d’intervento; entro l’autunno la Fondazione renderà noti i luoghi che saranno destinatari di un intervento. Con quei 30mila voti di patrimonio, Almenno ha tutte le caratteristiche per spuntarla...

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