Cronaca dei Mondiali di mungitura Un'allegra giornata in quel di Lenna

Arrivati a Lenna, la prima cosa che abbiamo notato è la bellezza del posto: l’agriturismo Ferdy è molto grande, curato, con tanti prati e alberi. Il luogo ideale per questa rassegna di mungitura che attira l’attenzione degli appassionati di tutto il mondo. Poi, è ovvio, la maggioranza del folto pubblico arriva dal territorio della Bergamasca, però la crescente importanza dell’evento si nota dalla presenza di numerosissimi fotografi ed altrettante autorità politiche e del settore agricolo. Insomma, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni.
Chi ha vinto. Partiamo dalla fine: la seconda edizione è stata vinta dal campione in carica, il forte Gianmario Ghirardi di Malonno che è addirittura riuscito a superare se stesso, con ben 9,020 kg di latte. Al momento della pesa, il pubblico è esploso esultante, soprattutto quella parte composta dal fan club di Ghirardi. I concittadini del campione si sono organizzati alla grande, con magliette apposite per farsi riconoscere. Il tifo ha segnato momenti davvero intensi anche alla premiazione, quando Gianmario ha sollevato il Secchio d’oro come se fosse la Coppa dei Campioni.
Cinque batterie di mungitori. La gara è stata organizzata in batterie di otto mungitori (e vacche) alla volta. Una prima fase di due minuti è dedicata alla messa a latte: ognuno utilizza un metodo diverso, c’è chi massaggia le mammelle, chi inizia a mungere a terra. Il direttore della gara, il signor Campana, indica quando è il momento di posizionare i secchi per il latte e successivamente dà il via agli otto concorrenti di ogni turno. Abbiamo annotato tutti i risultati dei simpatici protagonisti e vi riportiamo quelli più significativi.
L’exploit di un diciottenne. Nella prima batteria ci sono stati subito dei grandi risultati: Michele Izak, rumeno che lavora qui, ha segnato un buon 5,9 kg; Edoardo Pontiggia di soli 18 anni ha sfiorato i 4,5, ma un altro diciottenne ha letteralmente strabiliato il pubblico, Roberto Carrara. Ben 7,9 kg di latte l’hanno proiettato in vetta alla classifica fin da subito: il giovane e talentuoso mungitore ha tenuto il trono fino all’ultima manche, quando il tremendo Ghirardi ha sfondato la soglia dei 9 kg. Roberto comunque ha catturato subito il favore di tutti, mostrandosi molto timido ma determinato: ha raccontato che in estate in alpeggio si alza alle 4.30 di mattina, mentre a casa alle 4.15. Alla fine della competizione scopriremo che Sofia Caratti, sempre della prima batteria, risulterà la più forte tra le donne.
Un altro giovanissimo. La seconda sfida non ha segnato grandi numeri, ma ha visto all’opera colui che riceverà il premio del più forte tra i giovanissimi: Alberto Ronzoni, 17 anni di San Pellegrino, che ha saputo mungere 4,5 chili di latte. Mario Vocale, pugliese, è uno dei concorrenti che arriva da più lontano, mentre Floriano Milesi ha messo in mostra un bell’esemplare di Grigia alpina, a detta dell’esperto Campana.
L’indiano e l’altoatesina. La terza batteria ha visto tra i protagonisti il figlio di Ferdy, Nicolò Quarteroni, che con 7,32 kg ha conquistato il secondo gradino del podio, perdendolo poi solo nel finale. Momenti un po’ esotici con l’indiano Jaswinder Singh (con tanto di turbante) oppure ancor più montanari con l’altoatesina Nadia Kritzinger, che si è presentata con gli abiti tipici del suo territorio. Premio per lo stile a Sereno Locatelli di Sant’Omobono: canotta, petto villoso e abbronzatura da mandriano a fine estate.
Da 16 ad 80 anni. La quarta fase è stata caratterizzata da un paio di prestazioni notevolissime, ma non abbastanza per salire sul podio provvisorio: Pierangelo Rota di Locatello ha munto 7,280 chili di latte, mentre Patrik Noris si è fermato a 7,04. Protagonista assoluto è stato tuttavia Jan Svijkervet, il mitico olandese volante di 80 anni, che verrà poi premiato come concorrente più anziano. A pochi metri da lui mungeva Oscar Salvi, che con 16 anni è stato il concorrente più giovane. Generazioni lontanissime si ricongiungono nell’atto della mungitura.
Il ribaltone finale. L’ultima manche ha poi stravolto le primissime posizioni della classifica: oltre al campione, anche Giorgio Volpi ha sfoderato una prestazione monstre con 7,72 kg e il terzo posto in tasca. Ferdy ha voluto dedicare parole speciali per Alfio Sassella, uno dei fondatori dell’associazione Bruna alpina originale: purtroppo non ha potuto mungere una delle sue vacche per problemi logistici e quella fornitagli dal Ferdy è risultata un po’ dura. In generale tutti i concorrenti che per la distanza da coprire han deciso di non portare un loro animale si sono trovati in difficoltà: come sottolineano il direttore di gara e lo stesso Ferdy, è difficilissimo instaurare in così poco tempo un feeling con una vacca che non si conosce. Un applauso a prescindere ad Alfio.




Podio e premi vari. Il podio che è andato a comporsi ha visto quindi 1° Gianmario Ghirardi, 2° Roberto Carrara e 3° Giorgio Volpi. Premio alla donna numero 1: Sofia Caratti. Riconoscimento al miglior giovane: Alberto Ronzoni, 2° Oscar Salvi. Menzione d’onore al concorrente più anziano: Jan Svijkervet dall’Olanda, che ha voluto donare alcuni formaggi delle sue terre a Ferdy. Ci piace chiudere su questo gesto simbolico, che tiene insieme in modo armonico l’amore viscerale per il proprio territorio particolare (per noi come per un olandese, un pugliese eccetera) e una sorta di fratellanza che va oltre ogni barriera e unisce i mungitori di tutto il mondo nell’amore per questo lavoro.
- Gianmario Ghirardi (9,020 kg)
- Roberto Carrara (7,900 kg)
- Giorgio Volpi (7,720 kg)
- Nicolò Quarteroni (7,320 kg)
- Pierangelo Rota (7,280 kg)
- Patrik Noris (7,040 kg)
- Giacomo Rota (6,960 kg)
- Giuseppe Belotti (6,180 kg)
- Michele Izak (5,900 kg)
- Claudio Manzoni (5,800 kg)