Facce da bici allo Spazio FaSE Un evento e un torneo extra-ordinari
[Foto © Antonio Milesi]
Muoversi in bicicletta sta tornando finalmente di moda. Sarà la necessità di ritrovare una dimensione di vita più sana o la sempre più crescente coscienza ecologica, fatto sta che negli ultimi anni il fenomeno è uscito dai confini limitati del mondo di professionisti e ultra-appassionati per dilagare nel tessuto sociale e diventare un movimento urbano sempre più condiviso e apprezzato. Lo chiamano infatti urban bike, che si trasforma, a volte, in un vero e proprio fatto di stile. Vita salutare, rispettoso dell’ambiente e creatività sono i tra cardini sui quali si è incentrata la prima edizione di RAGGIO, organizzato da coffee.n.television, nello spettacolare spazio FaSE (ex Cartiere Pigna) ad Alzano Lombardo.
RAGGIO, un luogo d’incontro non banale
Una bella sfida senza dubbio, che però è riuscita a raccogliere l’attenzione e lo sguardo incuriosito di quali 6mila visitatori in due giorni. Sintomo di un interesse reale, non solo da parte dei tecnici ma anche di appassionati e famiglie. Gli espositori che hanno risposto alla chiamata sono stati numerosi e soprattutto provenienti da tutta Italia. Immancabile la rappresentanza di Bergamo, naturalmente, che ha visto il colosso ultraconosciuto di Bianchi al fianco dei ragazzi di BikeFellas e a quelli di Lobster, con la loro serie di accessori e abbigliamento pensata appositamente per l’urban bike.
La forza dell’evento, che è anche la filosofia di coffee.n.televsion, è stata quella di riuscire a creare, oltre alla fiere-evento e agli stand in sé, anche e soprattutto un luogo di conoscenza e di scambio. Un luogo dove investire del tempo. E, a giudicare dall’atmosfera e dai volti dei partecipanti, si potrebbe dire che anche questa volta, come già in altre occasioni, hanno fatto centro.
Fondamentali sono stati gli workshop, molto partecipati, le area attrezzate, come la pista preparata per testare i cicli, e soprattutto - e questo sicuramente ha fatto la differenza mostrando una nuova mentalità e un nuovo modo di fare cultura - le zone food diffuse su tutta l’area dell’evento, affidate ai piccoli e appassionati artigiani del cibo e del bere, che sono riusciti a offrire a tutti qualcosa di diverso, qualcosa all’altezza, mescolandosi, ognuno con la propria specialità, al tessuto della mostra, integrandosi negli stand e contribuendo a creare un clima piacevole dove passare del tempo di qualità senza l’affanno della fiera espositiva, senza dover alzare la testa per cercare un’area ristoro.
Inutile ribadire che anche l’ambiente in sé riesce ad essere affascinante e incredibilmente accogliente nella sua spettacolarità, contribuendo alla buona riuscita dell’evento. RAGGIO si è sviluppato su una vasta superficie distribuita su tre piani, a cui si aggiungeva il campo coperto di Bike polo.
Il torneo internazionale di Bikepolo
Forse non ne avete sentito ancora parlare. Sicuramente si tratta di uno sport considerato minore, ma non per questo si può definirlo meno atletico o spettacolare. Ci vuole del fisico per cercare di governare una pallina grande quanto quella da tennis con una mazza, infilarla in porta schivando gli avversari e mantenendo costantemente l’equilibrio su due ruote. Se poi si appoggia il piede a terra è fallo e tocca raggiungere il punto stabilito a metà campo e perdere tempo inutile. La pallina sfreccia, in una serie di passaggi spettacolari, rimbalza, vola e viene ripresa con un’abilità che fa rimanere a bocca aperta. Noi e i tanti spettatori affacciati sul campo.
Il torneo, organizzato dall’associazione Bergamo Bikepolo proprio per RAGGIO (quale occasione migliore), prevedeva la selezione di 616 squadre da tutta Italia e qualche rappresentanza internazionale, una da Vienna e una da Bruxelles. Dopo due giorni di gioco intenso, Vicenza si è aggiudicata il primo posto nella classifica, seguita da Milano e dalla squadra composta da due torinesi e un bergamasco.
Quindi, il primo RAGGIO è stato un successo per Bergamo e per lo Spazio FaSE, e molti espositori e visitatori hanno già chiesto quando verrà replicato. C’è addirittura chi lo ha paragonato agli eventi di Berlino, e in effetti, il clima che si respirava era proprio quello della grande capitale europea.