Festa Della Dea, esordio col botto: oltre 10.000 tifosi atalantini a Orio
E’ iniziata giovedì sera 17 luglio a Orio la tredicesima edizione della Festa della Dea. La kermesse, organizzata dai ragazzi della Curva Nord dell’Atalanta, è ormai un appuntamento fisso per l’estate bergamasca. Oltre 10.000 tifosi e appassionati di ogni età si sono radunati nel parcheggio esterno di OrioCenter riempitosi già verso l'ora di cena. Camminando tra la gente si respirava una voglia incredibile di Atalanta. Uomini, donne, ragazzi e bambini hanno affollato l’area giochi “Ciubylandia”, il tendone “Cucina” e quello “Birreria” prima di radunarsi sotto al palco per salutare tutti insieme i giocatori di ieri e di oggi. Un tripudio di volti felici, una scarica di adrenalina potentissima per tutti i protagonisti saliti sul palcoscenico, ma anche e soprattutto per i tifosi presenti.
Nonostante il suo intervento sia previsto soltanto sabato 19 luglio, il capitano nerazzurro GianPaolo Bellini ha voluto inaugurare la sua “Festa della Dea” con una mangiata in compagnia. Il novello sposo, e futuro papà, era seduto in mezzo alla gente e con i suoi amici e la moglie Cristina, ha dispensato sorrisi e posato per tante fotografie quasi a rimarcare il suo senso di appartenenza alla grande famiglia atalantina. L’arrivo sul palco dei giocatori è stato, come ogni anno, decisamente suggestivo. Gli ex Franco Vittoni, Antonio Bernardini, Michele Marcolini, Oliviero Garlini e Cristiano Pavone sono arrivati a bordo di alcune Mini da competizione; per Consigli, Sportiello, Frezzolini, Brivio, Del Grosso, Benalouane, Gagliardini, Migliaccio e Brienza il trasferimento sul palco è avvenuto con una ruspa da cantiere, mentre l’impresa più complicata è toccata al primo nuovo acquisto atalantino Boukary Dramè. Il ghanese, ex Chievo Verona, è salito su un Quad da gara, il pilota ha raggiunto il palco impennando e alcune evoluzioni hanno decisamente preoccupato Dramè che è apparso scosso, ma molto, molto felice.
L’abbraccio della gente è stato come sempre immenso, per lui e per tutti i ragazzi dell’Atalanta di oggi solo cori e applausi senza soluzione di continuità.
Nel primo bagno di emozioni, scegliamo tre volti, tre sguardi, tre gesti che sono stati tanto intensi quanto significativi.
Il primo è quello di Rino Berlendis, alpino classe 1937. Rino è un amico della Curva Nord, da 36 anni il suo impegno è tutto per i bambini del Villaggio Santa Maria di Rilima situato a Gashora, sud del Rwanda. Nonostante le 77 primavere, lo spirito del missionario brembano è quello di un ragazzino e la voglia di aiutare gli altri ha colpito tutti: nel centro cui ha dato vita vengono curati tutti i bambini che hanno gravi problemi dalla vita in giù. Nei primi 6 mesi del 2014 sono stati 253 i piccoli curati, il 2013 ha visto ben 520 interventi e sicuramente con i 5000 euro donati anche quest’anno dalla Curva anche nel prossimo futuro si potranno fare grandi cose.
Il secondo volto è quello dei bambini. Da quelli africani con due gambe rotte ed un sorriso grande così, a quello dei piccoli nerazzurri presenti sul palco fino ad arrivare a quello di Alex, protagonista involontario della prima serata. Il piccolo, spaventato, è stato catapultato sul palco.“Si è perso”, urlano al microfono. Dalla marea umana, in meno di due minuti, spunta la mamma che tra l’euforia generale sale a riprendere il figlioletto nel frattempo coccolato da Consigli, Brienza, Migliaccio e Del Grosso. Anche questo è la Festa della Dea.
Ultimo ma non meno importante, il volto dei giocatori. Lo sguardo dei giocatori. In un contesto del genere, stupore e grande sorpresa sono certamente normali, ma vedere Consigli e Del Grosso che si toccano il braccio indicandosi la pelle d’oca a vicenda che rivedere alcuni momenti di festa della gente nerazzurra, osservare Brienza mentre gonfia il petto vedendo l’esultanza per il suo gol al Milan e ancora osservare Benalouane mentre dice “sono bergamasco” è qualcosa di speciale.
Venerdì 18 luglio la Festa continua con il solito mix di musica, giocatori di ieri e di oggi e solidarietà. Ci saranno i giocatori 2014/15: Cristian Raimondi, Nicola Baselli, Jack Bonaventura, Giuseppe De Luca, Guglielmo Stendardo e, per la prima volta alla festa, Ruben Betancourt, Salvatore Molina, Emanuele Suagher, Davide Zappacosta e il nuovo acquisto Nicolò Cherubin. Poi gli ex atalantini: Simone Loria, Fabio Gallo e, infinie, gli Amici della Curva Nord: Don Alberto Ferrari con una delegazione di Moglia, comune terremotato del Mantovano.