Finalmente, infinitamente Sofia
Ammettetelo: non vi era bastata quell’esultanza pazza dopo il terzo posto ai mondiali. No eh? E allora riecco il Sofia show: «Il continente asiatico apprezza di più le mie doti ninja, motivo per cui la prima vittoria non poteva che essere qui». Donna bionica, eroina da fumetto, ninja. Serviva l’evoluzione della specie per dare a Sofia Goggia il decimo podio della stagione e il primo successo in Coppa del Mondo della carriera. Arriva in Corea del Sud, davanti a una folla infinita. La sciatrice bergamasca ha vinto la discesa di Joengseon con una prova quasi perfetta, da ninja appunto. La 24enne atleta delle Fiamme gialle ha battuto per soli 7 centesimi la statunitense Lindsey Vonn. La favorita delle favorite, la campionessa delle campionesse. Terza la slovacca Ilka Stuhec, a 0.23 secondi dall’italiana, ma questa è soltanto cronaca. Sappiate che la pista di Joengseon ospiterà il prossimo anno le Olimpiadi invernali di Peyongchang, e siccome sognare non costa nulla…
?? ..non è la solita sveglia che oggi vi desta, bensì il mio urlo di gioia che arriva fino in Italia!!! ??
La mia prima vittoria in Coppa del Mondo! ??
FISI
Widiba e Pernigotti 1860 !Pubblicato da Sofia Goggia su Venerdì 3 marzo 2017
Sofia l’abbiamo imparata a conoscere in tutte le salse. Triste, arrabbiata, incazzata tipo un porcospino, gentilisssssima, colta più di una Treccani con la erre moscia, e infine libera e felice per quel bronzo ai mondiali in Svizzera appena qualche settimana fa. Mancava questo tassello di adrenalina pura che è arrivato questa mattina, 4 marzo, mentre in Italia la gente si alzava in un sabato qualunque un sabato italiano. Laggiù, in Corea, ancora una volta Sofia trovava il coraggio di superare se stessa. E di stupire noi. «Non mi aspettavo di vincere», ha detto all'arrivo. Ma in fondo ci ha sempre sperato. E con noi con lei. «In prova avevo sempre saltato una porta, nel passaggio dopo il secondo salto. Vonn si era dimostrata superiore nelle prove. Tagliare il traguardo ed essere davanti per 7 centesimi, che sono poi quelli che lei mi ha dato a St. Moritz, è stato bello».
https://www.youtube.com/watch?v=lE_xZbxkx04
Si vive anche di rivincite, di piccole conquiste, di step by step (come direbbero quelli che fanno marketing). Ma nello sport fare delle previsioni è sempre dura. Le operazioni alle ginocchia (quattro in carriera), le volte che Sofia sembrava destinata alla mediocrità in mezzo a quel mare di atlete. Invece no. C’era di più in questa ragazza di Città Alta fuori dal coro, fuori dalla massa. Fuori dal tunnel delle vittorie mai acciuffate per tanto così. Ora anche l’ultimo tabù, quello del primo posto, è stato cancellato. «Sono molto felice per questa vittoria, la dedico a tutte le persone che hanno lavorato con me per il raggiungimento di questo risultato, a partire dallo staff tecnico, al preparatore, all'osteopata e via dicendo: tutti quelli che hanno contribuito al raggiungimento di tutti i podi e della medaglia».