Foto ed emozioni (a partire da de Roon) della cerimonia di consegna delle Benemerenze 2024
Dieci medaglie d'argento e quattro d'oro sono state consegnate al Teatro Sociale. Le parole di Elena Carnevali e quelle commosse del capitano dell'Atalanta
Musica, qualche lacrima, emozioni e tanto orgoglio bergamasco. Si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi (lunedì 16 dicembre), al Teatro Sociale in Città Alta, la cerimonia di consegna delle Civiche Benemerenze e delle Medaglie d'oro 2024 del Comune di Bergamo.
A "condurre" l'evento è stata Fabrizia Lorusso, dello staff della comunicazione di Palazzo Frizzoni, che ha accolto sul palco la presidente del Consiglio comunale, Romina Russo, e la sindaca, Elena Carnevali, per i discorsi di apertura. Prima, però, è andata in scena una esibizione di ginnastica acrobatica di due giovani esponenti dell'Associazione sportiva bergamasca Aerobica Evolution, Elisa Marras e Andrea Cornaro.
Il discorso di Elena Carnevali
Nel suo discorso, la sindaca Carnevali ha parlato di «grande emozione», per lei, poter «riconoscere il valore di chi si è distinto. Donne, uomini e associazioni che contribuiscono a rendere Bergamo una città solidale, più unita». Ha poi aggiunto, facendo riferimento ai riconoscimenti assegnati a persone o realtà non della Bergamasca, che «si può diventare bergamaschi, e chi lo diventa lo è per sempre, è qualcosa di indelebile».
La prima cittadina ha poi fatto riferimento all'indagine de Il Sole 24 Ore che ha messo la provincia di Bergamo, per la prima volta, al primo posto delle province italiane per qualità di vita: «Questa cosa ci riempie di orgoglio e gioia (interrotta da un lungo applauso, ndr). È merito anche di Giorgio Gori, così come di tutti coloro che hanno contribuito a costruire l'orizzonte di una città sempre più aperta. Una sfida ambiziosa, soprattutto in un'epoca di politiche restrittive». Ha poi concluso dicendo: «Benemeriti, siete il cuore di Bergamo. Buon Natale a tutti e un 2025 ricco di opportunità e speranza. Grazie di essere parte di questa straordinaria comunità».
Le Civiche Benemerenze
Dopo un piacevole intermezzo musicale a cura del professore Roberto Ranieri (violoncellista) e della sua allieva Camilla Melis, chitarrista (entrambi del Conservatorio Donizetti), è iniziata la girandola di riconoscimenti.
I primi a essere "premiati" sono stati i volontari per l'alluvione del 9 settembre a Bergamo. Sul palco sono quindi saliti gli esponenti di: Bnbc Oratorio Monterosso; il Gruppo Emergenza Fango; il Gruppo adolescenti Oratorio Malpensata e Campagnola; Gruppo Comunale Protezione Civile Bergamo; Protezione Civile Ana Bergamo; Cevs Gruppo Emergenza Val Seriana; Gruppo intercomunale d'area; Gruppo area Dalmine-Zingonia; Gruppo comunale volontari Protezione Civile Seriate; Protezione Civile Bagnatica; Squadra volontari antincendio boschivo Carobbio; Protezione Civile antincendio Palazzago Odv; Protezione Civile Montello-Costa di Mezzate; Gruppo Protezione Civile Valbrembo; Protezione Civile Trescore Odv; Associazione volontari antincendio Protezione Civile Castelli Calepio Odv; Gruppo comunale Protezione Civile Scanzorosciate; Associazione volontari Protezione Civile Bergamo Ovest; Protezione Civile squadra antincendio boschivo Val Gandino Odv. In questo caso, la medaglia d'argento non è stata consegnata: sarà infatti esposta a Palazzo Frizzoni, in quanto «casa di tutti i cittadini».
I volontari per l'alluvione del 9 settembre a Bergamo
Paola Pelucchi, sorella di Roberto Pelucchi
Donata Pelizzari
Fabio Galessi
Asd Ororosa Basket
Gianmariano Marchesi
Carlo Poggiani, fratello di Raffaella Poggiani Keller
Arcigay Bergamo Cives
Giovanni Locatelli
Successivamente, in ordine, sono state consegnate: a Paola Pelucchi (sorella) la civica benemerenza alla memoria del giornalista Roberto Pelucchi; la civica benemerenza a Donata Pelizzari, responsabile del Banco Farmaceutico Bergamo dal 2004; a Fabio Galessi, fondatore del Festival Organistico Internazionale; alla Asd Ororosa Basket (hanno ritirato la medaglia d'argento il presidente Agostino Piccinali, l'allenatrice Monica Stazzonelli e alcune atlete); il medico Gianmariano Marchesi; a Carlo Poggiani (fratello) la civica benemerenza alla memoria a Raffaella Poggiani Keller; ad Arcigay Bergamo Cives (hanno ritirato il presidente Nicola Butta e il direttivo); l'attore, artista e docente di teatro Giovanni Locatelli.
Le parole commosse di de Roon
Il momento più atteso, però, è stato quello in cui sul palco è salito il capitano dell'Atalanta, Marten de Roon. Per l'olandese un'ovazione di tutto il teatro, tant'è che il giocatore ha anche voluto dire qualche parola.
«Difficile spiegare l'emozione che sto provando. Oggi voglio ricordare il giorno in cui sono arrivato qua a Bergamo, quasi dieci anni fa. Dopo il primo allenamento, i compagni mi hanno portato fuori a cena. Al ristorante, è arrivato un gruppo di tifosi. A guidarli c'era un tipo con calzoncini, canottiera e zoccoli. È venuto, mi ha preso la faccia tra le mani e mi ha dato un bacio sulla bocca. Poi mi hanno preso e mi hanno portato in mezzo a centinaia di persone, trasportato in un cestello su una cosa gigante. Lì mi sono chiesto dove fossi finito... Be', dieci anni dopo sono ancora qua. Due delle mie tre figlie sono nate qui. Grazie alla città, ai Percassi, al mister, ai compagni. La Dea fa incontrare le persone, fa sognare, dà speranza. Unisce. Con la mentalità dei bergamaschi, sono convinto che si possa fare tutto si può fare tutto. Concludo con le stesse parole con cui mi sono presentato alla Festa della Dea del 2015: pota scèc, forza Atalanta, forza Bergamo!».
Le Medaglie d'Oro
A quel punto sul palco sono saliti sul palco il chitarrista Nicola Frongia e la cantante Nadia Bassano per un altro intermezzo musicale. I due hanno cantato Over the Rainbow e Don't Stop Me Now. Poi è stata la volta della consegna delle Medaglie d'Oro.
Pia Locatelli
Gianriccardo Piccoli
Associazione Famigliaperta
Aldo Ceccato
Sul palco sono quindi saliti: la politica Pia Locatelli; l'artista Gianriccardo Piccoli; l'Associazione Famigliaperta Odv; il direttore d'orchestra Aldo Ceccato. Anche quest'ultimo, visibilmente emozionato, ha chiesto di poter parlate: «Ancora una volta, Bergamo è riuscito a commuovermi - ha detto -. Devo confessarvi una cosa: sono nato a Milano e sono un interista, ma vinca l'Atalanta, perché lo merita! A lei - ha poi detto rivolgendosi alla sindaca - le redini di questa meravigliosa città proiettata nel futuro. Una città che ha tutto per arrivare molto in alto. Non solo in Europa, ma nel mondo».
Con un ultimo momento musicale si è poi chiusa la cerimonia. Intanto però, in Piazza Vecchia, un folto gruppo di tifosi ha atteso e "abbracciato" de Roon, accogliendolo con un enorme striscione appeso ai portici della Biblioteca Mai. Recitava: «Marten de Roon bergamasco vero». Una frase oggi più vera che mai.
Nessun premiato del gruoopo Ultra dell'Atalanta, che hanno fatto tantissimo per aiutare gli alluvionati?
condivido il pensiero di Matteo,DE ROON ha stra meritato il riconoscimento come pure quelle associazioni di soccorritori che sono intervenute nell'alluvione,gli altri sono soggetti tutti collegati alla Sinistra Catto comunista Radical Scic che governa la città e dei quali possiamo tranquillamente fare a meno
Solo De Roon che mette d'accordo tutti, poi scelte per lo più di parte, da Pia Locatelli all'Arcigay.