In attesa dell’incontro dei ministri

G7 in città: cosa vedere e ascoltare (e dove mangiare davvero bene)

G7 in città: cosa vedere e ascoltare (e dove mangiare davvero bene)
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Il G7 dell’agricoltura a Bergamo: una grande occasione. Che ci riguarda tutti e che arriva a pochi metri dalle nostre case, anche in maniera molto diretta: sabato 7 ottobre il Mercato dei Mercati porta sul Sentierone cinquanta piccoli produttori bergamaschi di prodotti genuini di alta qualità, dai formaggi, al miele, al salame, alle farine. Il giorno dopo sarà la volta della Biodomenica: saranno in strada sessanta produttori di alimenti biologici da tutta Italia (ci sono anche i bergamaschi).

Bergamo è pronta e se lo merita. Dice bene il sindaco Giorgio Gori nel suo intervento pubblicato nel fascicolo con il programma del summit: «Bergamo arriva preparata a questo appuntamento, e lo sente a buon diritto particolarmente “suo”. Perché i temi dell’agricoltura sostenibile, della valorizzazione della filiera agroalimentare locale, della relazione tra produzione agricola e tutela del paesaggio sono esattamente quelli di cui ci siamo occupati in questi anni, grazie anche alla spinta di Expo 2015. Le esperienze si sono intrecciate: il lavoro del tavolo permanente sull’agricoltura, insediato in Comune, il moltiplicarsi dei mercati dei produttori e il crescere delle forme di consumo alimentare consapevole, l’avventura della Valle della Biodiversità, la nascita del Biodistretto, la collaborazione con l’Università e con la Camera di Commercio, i progetti sulle mense scolastiche, il contributo costante di BergamoScienza e di istituzioni importanti come il Cesvi». Insomma, Bergamo è consapevole di questa grande opportunità e del valore di quello che è anche un riconoscimento per il lavoro svolto negli ultimi anni in questa direzione.

 

 

La Settimana dell'Agricoltura. Nell’incontro del G7 (14-15 ottobre) i ministri delle politiche agricole delle sette economie più avanzate del mondo (Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Canada e Stati Uniti) si confronteranno su questioni cruciali per il destino dell’agricoltura alla presenza del ministro Martina. Il vertice fa parte dei dieci incontri specialistici correlati al G7 vero e proprio svoltosi a Taormina lo scorso maggio. Per l’occasione, Bergamo ha deciso di dedicare all’argomento un’intera settimana, battezzata Settimana dell’Agricoltura, ricca di eventi, conferenze, incontri e presenze di lusso sparsi nei luoghi più suggestivi e rappresentativi della città: dal Monastero di Astino ai palazzi comunali, passando per Villa Moroni di Stezzano, Città Alta, Università e, ovviamente, il Sentierone.

Il Mercato dei Mercati. Riducendo ai minimi termini si può dire che si tratta di un vero e proprio mercato dei produttori a filiera corta (cioè a contatto diretto produttori-consumatori), con oltre cinquanta stand, laboratori e degustazioni, che si svolgerà sul Sentierone tra le 9 e le 18 di sabato 7 ottobre. Il giorno dopo la Biodomenica dalle 9 alle 18.30, sempre sul Sentierone. Ma quello che davvero fa la differenza in questa iniziativa è il senso profondo che le ha dato vita: per la prima volta tutti gli enti organizzatori di mercati a filiera corta si riuniscono in un unico grande Mercato dei Mercati, per raccontare la storia di un territorio, dei suoi prodotti e dei suoi rapporti con il cibo, valorizzando allo stesso tempo l’importanza di un mercato trasparente, di una conoscenza diretta dei produttori e di un amore genuino per la propria terra e per quello che offre. Sarà possibile prendere parte a laboratori di produzione del formaggio, di smielatura e di potatura, e si potrà pranzare con i prodotti in vendita: formaggi vaccini, caprini e bufalini; miele, ortofrutta, vino, olio, birra e pane artigianali; confetture, salumi, fiori e piante, farine, succhi. Un evento per tutti, organizzato da Confagricoltura, Mercato & Cittadinanza, Parco dei Colli e Slow Food in collaborazione con i comuni di Berzo San Fermo e di Paladina, con cui di fatto si entrerà nel vivo della Settimana dell’Agricoltura (inaugurata da una conferenza su alimentazione e fake news all’auditorium di Piazza della Libertà). In concomitanza con il mercato, alle ore 9.30 si terrà una conferenza sulla Politica Agraria Comune allo Spazio Viterbi di via Tasso.

 

Astino nel Gusto. L’altra grande iniziativa di questa settimana è la tre giorni di Astino nel Gusto, che animerà il millenario monastero con venticinque isole gastronomiche e oltre cento star del gusto: sedici chef stellati, sedici chef East Lombardy, uno chef internazionale, cinque guest chef, quattro pizzerie, otto pasticcerie e quattro panifici d'autore, sedici produttori e trentadue cantine. La partecipazione è su pre iscrizione, e i primi trecento iscritti di ogni giornata potranno assistere agli show cooking di chef del calibro di Carlo Cracc o e Antonino Cannavacciuolo (chef stellati famosi anche grazie a programmi come Hell’s Kitchen, Cucine da Incubo e Masterchef Italia), Henz Beck (chef tedesco del ristorante romano “La Pergola”, tre stelle Michelin), Antonia Klugmann (chef triestina), Davide Oldani (pioniere stellato della cucinapop), Chicco e Bobo Cerea(ristorante Da Vittorio di Brusaporto, tre stelle Michelin), e Giorgio Sabbatini (campione mondiale della Pizza 2017).

Il costo di partecipazione agli eventi è di 55 euro per gli adulti a pasto su prenotazione (20 euro il biglietto ridotto); 70 euro invece il costo di eventuali biglietti ancora disponibili al momento dell’evento e acquistabili direttamente sul posto. Cifre importanti, che si spiegano tuttavia con quelle riportate nella delibera ministeriale, relative al conto netto degli chef invitati, che ammonterebbe a 122mila euro. Non è una novità: l’alta cucina costa. Del resto non è cosa da tutti i giorni vedere all’opera chef di tale caratura, né tantomeno gustare le loro grandi ricette. Morale: non è difficile immaginare che gli eventi siano quasi sold out, almeno per quel che riguarda le prenotazioni.

 

 

Gli altri eventi. Non è tutto, anzi, non è nemmeno una minuscola parte di quello che sarà la Settimana dell’Agricoltura: gli eventi sono davvero un’infinità e per tutti i gusti. Ci saranno, sparse per la città, 19 conferenze sugli argomenti più disparati associati al tema comune dell’agricoltura sostenibile, tre convegni e un seminario dal titolo: Porre fine alla malnutrizione dei bambini entro il 2030. Inoltre da segnalare anche i sei eventi agrogeneration dedicati all’innovazione della filiera agroalimentare, tra «incontri, approfondimenti e confronti con studenti, ricercatori, agricoltori, startup, imprese, esperti del settore con l’obiettivo di diffondere conoscenza e “innovazione”, animare e connettere la “comunità”, creare occasioni di crescita collettiva, “educazione”», come si legge nella presentazione di questo ciclo di eventi presente nel programma della Settimana dell’Agricoltura scaricabile dal sito.

Insomma, uno sforzo organizzativo decisamente notevole, per una settimana che può lasciare un’eredità utile e profonda alla nostra città in primis e a tutto il mondo, nei limiti del possibile. Messaggio per tutti: non facciamo i diffidenti, e rendiamoci conto della portata di un evento che, interessi o meno, è l’ennesima conferma del potenziale di una città che, a modo suo, è sempre più internazionale.

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