Commenti su: «Gh'era öna ólta ól Nedàl»: 10 frasi bergamasche sul Natale

gus

Numero 4. Anche i ferasì sotto le scarpe, a forma di mezzaluna; quello piccolo nella punta, quello grosso nel tacco. E i chiodi. Il tutto per evitare di consumare il corame della suola. Nelle cascine vi erano persone che uscivano a piedi nudi; si infilavano gli zoccoli poco prima di arrivare in paese, per non consumare la suola e per far vedere che non erano proprio così poveri. Ma che ssigolàde: chi se le ricorda?

Egidio

belle parole,ricordano la nostra infanzia,i nonni e tutte quelle persone oneste e sagge che componevano la nostra società Bergamasca,grazie è un bel regalo.

Ferdinanda Rota Graziosi

Pöer bergamasc, an sè in via d' estinsiù nöter, öl nòst dialèt e i nòste tradisiù. Ü bù nedàl a töcc, stì sö alégher

Gigio

Il Natale dell'era moderna, non è Natale. Il Natale di una volta, era condivisione, aggregazione, sentimento. Ora è solo, ostentazione, consumismo. Ricordo i Natali, in 10 intorno ad una piccola tavola, in una cucina, riscaldata da una semplice stufa stufa. Che bello, che ricordi. Ora, è Natale tutti giorni. Non lo amo più. Si ha TUTTO, sempre.