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Giro delle Podone, monti e storia

Giro delle Podone, monti e storia
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Parliamo di una montagna che raggiunge "soltanto" i 1227 metri di quota, un'escursione praticamente sotto casa che, grazie a un facile giro ad anello, permette di toccare entrambe le vetta della suddetta. Il percorso è noto ai nembresi come "Giro delle Podone". Stiamo parlando di una vetta relativamente bassa dove, però, sotto le sue pendici sono nati alcuni tra i più celebri alpinisti del nord Italia e della bergamasca, come Mario Curnis e Leone Peliccioli. Proprio a Nembro, infatti, risiede la sede dal GAN (Gruppo Alpinistico Nembrese) e una sottosezione del CAI di Bergamo. Basti pensare che l’unione di entrambi i gruppi supera i mille iscritti, un chiaro segno della passione che questo paese nutre per la montagna e l'alpinismo.

 

 

La partenza. Il via per questa escursione è il piccolo paese di Lonno, frazione di Nembro. Parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa saliamo lungo il paese fino a incrociare via monte Podona, che percorriamo svoltando a destra. Il nostro sentiero parte da qui ed è marchiato dal segnavia CAI 535, con indicazione Selvino. Iniziano a risalire lungo una ripida gradinata, entrando nel bosco di betulle e faggi che in questa calda giornata regalano i colori dell’autunno. Dopo circa mezz’ora di cammino raggiungiamo il Colle del Forcellino (m.860). Vari segnavia indicano le direzioni possibili, tra cui ben indicata la deviazione per Selvino. Noi ignoriamo quest’ultima e saliamo sempre lungo il sentiero CAI 535, che costeggiando un roccolo con capanno sale diritto davanti a noi, compiendo ampi zig-zag. L’ambiente inizia a cambiare e il monte Podona si presta ad alcuni facili ma ripidi passaggi rocciosi. In alcuni punti, una finestra tra gli alberi ci mostra i monti circostanti: Filaressa, Costone e Monte di Nese. Il sentiero diminuisce la sua pendenza e rientrando nel bosco costeggiamo un grosso traliccio. Continuiamo lungo il sentiero fino ad arrivare a una seconda zona rocciosa che, con un ultimo strappo, ci porta alla croce sud del Monte Podona (1192 metri) dopo quasi un’ora e mezza di cammino.

1 - Partenza da Lonno
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Partenza da Lonno

2 - Segnavia
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4 - Saltelli rocciosi
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5 - Croce antecima Podona (vetta sud)
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Croce antecima Podona (vetta sud)

6 - Fioriture
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7 - Lungo la cresta
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8 - Croce Podona, vetta nord
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Croce Podona, vetta nord

Il giro delle Podone. Una breve pausa per ammirare il panorama e ripartiamo lungo la cresta della nostra montagna. Scendiamo leggermente di quota per poi risalire nuovamente tra alberi e arbusti, fino a toccare la seconda vetta della giornata, la punta nord del Podona, posta a metri 1227. Ad accoglierci troviamo una piccola croce in metallo e un panorama che spazia su tutta la bassa Val Seriana. Sotto di noi Selvino, alle nostre spalle la bella Val Formica e i sui pascoli, ancora oggi meta di greggi e pastori. Il percorso ad anello continua per un breve tratto in discesa, addentrandosi nuovamente nel bosco. Inizialmente ripido, poi via via più dolce, il tracciato piega a sinistra fino ad arrivare alla piccola frazione di Salmeggia, posta a metri 1063 e punto di passaggio della storica Via Mercatorum. Il sentiero di ritorno, marchiato dal segnavia CAI 534, inizia in prossimità della trattoria Merelli. Addentrandoci nel Val Formica seguiamo il tracciato; tralasciando le indicazioni per il Monte di Nese (sentiero CAI 533) e proseguiamo in falsopiano per circa mezz’ora, fino a una piccola grotta naturale con panchina (che invita al riposo). Sono gli ultimi sforzi… Una breve salita ci riporterà alla periferia di Lonno e al punto di partenza della nostra escursione.

9 - Panorama dalla vetta
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Panorama dalla vetta

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11 - Al ritorno
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12 - Il borgo di Salmezza
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Il borgo di Salmezza

14 - La chiesa di Barnaba
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La chiesa di Barnaba

15 - Scorci autunnali
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16 - Santella al ritorno
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Lonno, Salmezza e la via Mercatorum. Entrambi i paesi sono nati in epoca medioevale, arrivando al massimo della loro espansione demografica circa cinquecento anni fa, lungo quella che è stata, probabilmente, la prima tangenziale bergamasca: la Via Mercatorum. Questa antico tracciato, percorso da mercanti e viandanti, collegava la periferia di Bergamo, partendo dal paese di Nembro, fino a raggiungere Oneta, toccando nel suo percorso i paesi della bassa Val Seriana e Brembana. Una strada voluta proprio per garantire i commerci con i paesi della Valli, bisognosi di scambi, provviste e materiali. Un altro motivo per cui fu ideata la Via Mercatorum fu la necessità di dover aggirare la forra e gli strapiombi di Sedrina, invalicabili per l’assenza del primo ponte sul Brembo. Questi motivi hanno dato vita a un percorso creato sopratutto per i “traffici” dei mercanti. Fu proprio a cavallo tra il 1500 e il 1600 che Lonno visse il suo periodo di massimo splendore, dovuto al passaggio delle tante carovane dirette nella valli bergamasche. Il luogo di maggior interesse del paese è la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate, costruita nel 1457 ed elevata a parrocchia nel 1461. Al suo interno custodisce affreschi e tele di artisti bergamaschi, tra cui una Madonna col Bambino e i Santi Barbara e Lorenzo di Giovan Battista Moroni, un’Annunciata attribuita a Palma il Giovane e la Sacra Famiglia di Romeo Bonomelli. Proseguendo lungo il nostro tracciato, troviamo il borgo di Salmezza (o Salmeggia). Il paese è dominato dalla soprastante chiesa di San Barnaba che, edificata nel corso del XVI secolo, fa da sempre riferimento alla parrocchia di Selvino. Oggi la frazione è quasi disabitata e composta da un piccolo nucleo di case, anche se nel suo passato è stata un borgo florido percorso dai traffici commerciali.

Conclusioni. Il Giro delle Podone è un percorso facile e accessibile a tutti, sia d'estate che d'inverno (in caso di neve è necessario avere sempre, per sicurezza, i ramponi). Il GAN di Nembro organizza ogni anno il “Podone Skytrail” che su queste vette richiama atleti da tutto il nord Italia. Un percorso che vede partenza e arrivo dal centro del paese, per un totale di circa 24 km e 1800 metri di dislivello positivo. Il nostro giro, che vede una partenza già in quota, tocca invece gli 8 km e i 600 metri di dislivello, che ci impegneranno per circa due ore e mezza di comodo cammino.

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