Le attività storiche di Città Bassa
Si è appreso che serve non fare confusione tra locali e negozi storici e le attività storiche, ovvero quelle che vantano almeno 50 anni di vita laboriosa e sempre in divenire, quelle che quando entri, spesso e volentieri, trovi appese alle pareti le foto in bianco e nero del fondatore (tris, bis o semplicemente nonno dell’attuale proprietario) o quelle talvolta irriconoscibili della prima unità locale, che poi si è trasferita in altra sede o in quella attuale. Di molte, grazie a pubblicazioni realizzate in occasione di uno dei diversi decennali o semplicemente visitando il sito internet nato dalla "penna multimediale" di uno degli ultimi nipoti a cui il genitore “al banco” spera di trasmettere l’amore e la passione per quella attività familiare, la storia è rimasta. Racconti e vite che arricchiscono il nostro tessuto umano e urbano e che ci permettono di zigzagare per le vie di Bergamo alla loro scoperta.
La sede storica dell'Ottica Skandia
Alba Abbigliamento
Gioielleria Rosaspina
Lo staff attuale dell'Ottica Skandia
Entrando a Bergamo da quella che è da secoli l’arteria più battuta per giungere in città dalla periferia di sud-est, ovvero Borgo Palazzo, non appena superato il semaforo posto all'incrocio con viale Pirovano incontriamo la prima attività storica di cui parliamo. Le vetrine accompagnano l’intersezione tra il borgo e il viale che porta al cimitero, mentre la parete d’angolo è reduce da bellissimi giochi di luce natalizi di colore rosso e bianco. Stiamo parlando della Foto Ottica Skandia. Imboccato via Borgo Palazzo, poco dopo Piazza Sant’Anna - spartiacque tra il borgo basso e il borgo alto -, sulla sinistra si affiancano due attività ugualmente “preziose”, anche se in modi diversi: nella prima è possibile trovare qualsiasi utile capo di abbigliamento di cui si necessiti, anche quello meno scontato, mentre nella seconda i preziosi sono di casa, tra bracciali, parure e orologi. Si tratta di Alba Abbigliamento e della Gioielleria Rosaspina.
Continuando a salire la via si entra in Borgo Pignolo e si incontra la suggestiva Piazzetta Santo Spirito, nel cuore dell’antico Borgo Sant’Antonio, meglio conosciuto e indicato dai più “Pignolo Bassa”. La tentazione porterebbe a imboccare l’arteria che connette con “Pignolo Alta” e giungere in Città Alta, ma per una volta pieghiamo a sinistra e percorriamo via Tasso in tutta la sua estensione: sulla sinistra lambiamo lo storico Isnenghi Istituto Ottico e la Calzoleria Rota, correndo così dai piedi al viso, che nulla sarebbe senza un solido e sicuro appoggio a terra. Prima di connetterci con il Sentierone, storica passeggiata domenicale, e raggiungere l’antica Contrada di Prato (via XX Settembre), giungiamo nel cuore del Centro Piacentiniano: ci inoltriamo nel suo Quadriportico e ci portiamo sulla porzione che affaccia su Piazza Dante, dove lo scintillio di ori e preziosi sapientemente ordinati su più vetrine accende un tratto di quel colonnato, negli anni passati spesso e volentieri oggetto di furti e scorribande. Si tratta della vetrina della storica gioielleria Curnis.
Antica Fioreria Rebussi
Calzoleria Rota
Gioielleria Curnis
Istituto Ottico Isnenghi
Altra doverosa deviazione ci porta in uno dei luoghi simbolo di Bergamo Bassa: Porta Nuova, i propilei del centro. Uno di questi, quello di sinistra per chi giunge dalla stazione ferroviaria, non manca mai di stupirci per il suo caleidoscopio di colori e di essenze profumate - piante, fiori e composizioni -, lì stoico da anni per fortuna, a dispetto di altre attività che all’interno dei “due tempietti” si sono alternate o hanno dovuto gettare la spugna fino a lasciare spazio ad attività più istituzionali come il comando di Polizia Locale, la biglietteria del Teatro Donizetti e lo sportello abbonamenti Atb Bergamo. Invece l'Antica Fioreria Rebussi è sempre lì, in tutta la sua storia e la sua bellezza. Poco oltre il semaforo, l’occhio cade immancabilmente su di un grande albergo, posto sul crocevia tra est e ovest, nord e sud. Non importa se oggi l’insegna di una nota catena americana pare abbia preso il sopravvento sulle vecchie insegne dell’hotel e del ristorante, per noi resta sempre e solo Il Cappello d’Oro. Retrocedendo invece, e dirigendoci nella direzione opposta, ci si infila nella navata rivisitata dell’antica Chiesa di Santa Marta, di cui resta la toponomastica e il chiostro del monastero domenicano inglobato da Ubi. Si incontra lungo il passaggio coperto un’altra vetrina degna di nota per eleganza e raffinatezza, le cui pietre preziose necessiterebbero forse di più paia d’occhiali per ammirarle come meritano. È quella di Bosisio Gioielli. E di montature di classe ve n’è l’imbarazzo della scelta lungo via XX Settembre, proprio poco prima e all’inizio del suo lungo corso, dove si trovano l'Ottica Garufi e l'Ottica Isnenghi.
Mototecnica Dall'Ara
Hotel Il Cappello d'Oro
Nespoli Funghi
Ottica Garufi
Infine ci sono le vie limitrofe il corso centrale dello shopping cittadino, che si protendono come braccia aperte verso sud e verso ovest, e che, pur se più esterne e a tratti quasi periferiche, soddisfano altri gusti senza età e palati altrettanto ricercati: dai motori Ducati della mototecnica Dall'Ara ai funghi prelibati di Nespoli Funghi. Da qui è poi possibile raggiungere indifferentemente un borgo o l’altro; ci si riferisce ai due agglomerati storici più esterni il nostro capoluogo, San Leonardo e Santa Caterina, che se ricongiunti con Borgo Palazzo, da dove il nostro viaggio è iniziato, possono continuare all’infinito a raccontarci storie, vicende, emozioni, sensazioni e stralci “familiari” della nostra Bergamo, intimi e pubblici allo stesso tempo.