Grande tennis, siamo alle semifinali Oltre 1.500 persone al PalaNorda

[Foto di Antonio Milesi. In apertura, l'esultanza di Janowicz]
Ci siamo: si avvicina sempre più la finale del dodicesimo Trofeo FAIP-Perrel di Bergamo, il torneo di categoria Challenger che porta ogni anno nel capoluogo orobico alcune delle migliori racchette al mondo. Il livello, molto alto sin dall'inizio quest'anno (il cut-off è stato fissato alla posizione 212 ATP), si è alzato vertiginosamente negli ultimi match e venerdì 24 febbraio, in occasione dei quarti di finale, il pubblico del PalaNorda ha risposto alla grande portando le presenze oltre quota 1.500 sin dalle 19.30 circa, quando in campo è sceso il favoritissimo Jerzy Janowicz.
[Jerzy Janowicz]
Il polacco, candidato alla vittoria finale nonostante la (bugiarda) 242esima posizione nella classifica mondiale frutto di un 2016 nero per quanto riguarda gli infortuni, nel match contro il bielorusso Egor Gerasimov, finalista l'anno passato, ha dovuto faticare più che nei due match precedenti. Alla fine però, in tre set (6-7 6-3 7-5) e poco meno di due ore di gioco, ha portato a casa una semifinale sudatissima. A parità di rendimento, Janowicz ha fatto valere la maggiore abitudine a vivere situazioni importanti. Eppure ha sofferto, e non poco. Il tennis di Gerasimov sembra cucito apposta per i campi in Play-It: non è un caso che l'azienda italiana fornisca, da anni, la superficie al Centro Tecnico di Minsk. L'ex numero 14 al mondo, in più di un'occasione, ha cercato di far valere la sua personalità, protestando su alcune chiamate (a suo dire) sfavorevoli. A portarlo fuori dalle difficoltà, però, è stato come sempre il suo gioco potente, soprattutto in battuta, che gli ha permesso di esplodere in un urlo di gioia e liberazione sul punto finale. Una felicità talmente grande che, al momento di stringere la mano all'arbitro Nicholas Stellabotte, gli ha accidentalmente fatto cadere il tablet con cui l'arbitro tiene il punteggio e le statistiche. Risate per il pubblico e per Jerzy, un po' meno per Gerasimov, che non conferma l'exploit dell'anno scorso sebbene, dopo il grave infortunio che lo ha fermato nella seconda parte del 2016, sembra sulla strada giusta per risalire.
[Andrey Golubev]
Un match abbastanza lungo, a cui ha fatto seguito una partita ancora più lunga, ma molto attesa dal pubblico di Bergamo visto che vedeva protagonista l'ultimo italiano rimasto in tabellone: il 20enne romano Matteo Berrettini, vera rivelazione del torneo. L'azzurro ha giocato una partita sufficiente, a tratti buona, ma quando in campo c'è Andrey Golubev, soprattutto a questi livelli, è lui a decidere l'esito. Il kazako che oramai da anni risiede a Bra si è imposto 3-6 7-6 6-3 nell'ultimo match di giornata, terminato alle 23.42. Berrettini ha confermato le buone sensazioni dei giorni scorsi, confermando che il 2017 potrebbe veramente essere l'anno della sua esplosione. I tanti errori del kazako a inizio match hanno forse illuso Berrettini di essere innanzi a un match più semplice del previsto, ma sul lungo Golubev ha messo in campo tutto il suo talento e, una volta perso il set, non ha più concesso palle break. Con una base così solida, ha preso le misure al gioco di Berrettini e ha diminuito gli errori gratuiti, elevando il numero dei vincenti. Berrettini ha lottato fino all'ultimo, cancellando anche un matchpoint sul 5-2, ma quando Golubev entra in trance agonistica diventa quasi ingiocabile. Nel terzo set, il kazako ha giocato in maniera pazzesca, inanellando una serie di “hotshot” da urlo, sia di dritto che di rovescio. Chiudeva gli occhi e sparava, spesso sulle righe. A inizio torneo, Golubev aveva dichiarato di non aver più alcuna ambizione personale in singolare e di voler concentrarsi invece sul doppio, ma forse proprio perché alleggerito dalla pressione di fare risultato a ogni costo, qui a Bergamo sta sfoderando prestazioni veramente pregevoli.
[Quentin Halys]
Ora, non prima delle 18.30 di oggi, sabato 25 febbraio, Golubev scenderà in campo contro il francese Quentin Halys per la prima semifinale. Nonostante tra giovedì e venerdì abbia avuto dei piccoli problemi di salute, Halys non ha battuto ciglio e ha eliminato in due set (6-4 6-3) la rivelazione del torneo, il tedesco Yannick Hanfmann. Sebbene per Halys fosse il primo match sul Play-It del PalaNorda (i match precedenti li ha giocati tutti al palasport di Alzano), contro il tedesco giustiziere di Andreas Seppi ha mostrato tutta la qualità del suo tennis: completo, potente, a suo agio in ogni zona del campo. Contro di lui, Golubev parte favorito ma attenzione: le ultime due edizioni sono andate proprio alla Francia (Paire e Herbert) e Halys sogna di fare tris. Dal canto suo, Janowicz dovrà affrontare Filip Krajinovic per conquistarsi la finale. Il match, che non si giocherà prima delle 20.30, vede sfidarsi due giocatori che, in passato, sono stati considerati il futuro del tennis. Ma se il polacco sembra essere stato bloccato soltanto dagli infortuni e ha tutto il potenziale per tornare ad altissimi livelli, il serbo sembrava essersi un po' perso prima di venire qua a Bergamo, torneo a cui è molto affezionato visto che, nel 2009, a soli 17 anni è stata la sua prima vera esperienza nel grande tennis internazionale. Krajinovic ha battuto, faticando, il francese Remi Boutillier per 3-6 6-2 6-4 e ora se la vedrà con Janowicz.
Il programma di oggi, però, si apre alle 16.30, quando al PalaNorda andrà in scena la finale del doppio, nella quale la coppia Knowle-Shamasdin, testa di serie del torneo, affronterà la coppia Marcan-Weissborn. Per chi non potesse assistere live alle semifinali del singolare, c'è l'opzione tv: i match saranno trasmessi in diretta sul canale BG 24, al numero 198 del digitale terrestre in tutta la Lombardia.