Stasera alle 21.30

I mercoledì acustici del Goisis Dry & Dusty, musica al whiskey

I mercoledì acustici del Goisis Dry & Dusty, musica al whiskey
Pubblicato:

Iniziano stasera, 7 giugno, i mercoledì acustici dell'estivo Goisis. Nel ricco programma dello spazio allestito a Monterosso, partito con il botto nel primo weekend di apertura al pubblico, il giorno "di mezzo" della settimana sarà sempre dedicato alla musica dal vivo. Quella che (con tutto il rispetto per dj set ed elettro-robe varie) emoziona di più, coinvolge di più, e che può essere sia protagonista che dolce compagna di una serata. Al Goisis sarà entrambe le cose, dando spazio sia ad artisti affermati che a giovani realtà del territorio, come del resto Nutopia (che gestisce lo spazio insieme a Tassino) ha sempre fatto nella sua esperienza maturata in quel di Edoné.

 

Dry & Dusty

 

I protagonisti di stasera sono i Dry & Dust, al secolo Alberto Rota (violino e voce), Alioscia (banjo, chitarra e voce) e Giusi Pesenti (voce, ossa, cucchiai, campanelli, mestoli, triangolo, washboard e chi più ne ha più ne metta). Bergamaschi, in realtà la loro musica arriva da lontano, precisamente dall'Appalachia, meravigliosa terra dell'Est degli States e nota soprattutto per i suoi bellissimi monti che tagliano da Nord a Sud l'entroterra della East Coast. Lì, rifugio dei più irriducibili coloni irlandesi e scozzesi e dove gli schiavi neri trovavano riparo dopo la fuga dalle piantagioni nelle pianure, è nata una musica scarna e ruvida, fatta di percussioni grezze, suoni arcaici e incalzanti, dove le sonorità europee, come quelle del violino, si uniscono a quelle profonde e quasi gutturali dell'Africa, come quelle del banjo.

In quella terra poco nota dell'America, la ricchezza non c'era. Non arrivava. La vita era fatta di sudore e lavoro, di mani callose e lacrime di fatica. Condizioni di vita dure, rese ancora più ostiche dalle montagne. Ma è proprio in questo "ecosistema" sociale che la musica ha potuto mettere radici profonde, diventando una delle poche valvole di sfogo della gente durante le serate passate davanti a un falò a ridosso dei campi o magari nelle feste dentro i granai, quando il whiskey di contrabbando scorreva a fiumi e scaldava le ugole e faceva battere i piedi a ritmo. È così nato un repertorio di musiche da danza travolgenti e di canzoni che raccontano la dura vita dei montanari, dei ladri di polli, dei giocatori d'azzardo, degli indiani e dei cacciatori di frodo, dei contrabbandieri, degli alcolisti. Gioie e dolori messi in musica. Ed è in questa musica che i Dry & Dust hanno trovato la loro dimensione. Uniti da sei anni, provengono tutti e tre da esperienze diverse: Alioscia è liutaio, ha frequentato la scuola di liuteria di Milano e gli strumenti che suona, il banjo e il dulcimer, son costruiti da lui; Giusi e Alberto si conoscono da più tempo e hanno collaborato anche con diverse formazioni, ma mentre la prima è legata soprattutto all'irish, al country americano e al punk-folk, il secondo passa dal bal-folk al canto tradizionale italiano.

 

 

Altri appuntamenti. Se purtroppo stasera avete altro da fare, al Goisis ci sono anche altre serate da non perdere. Giovedì 8, ad esempio, Franz Barcella va in consolle per un dj set Rock'n'roll sixties music: un vero e proprio tuffo ne passato, che spazia in un decennio (e anche qualcosina in più) che ha stabilito un canone per tutto il rock'n'roll a venire. Obiettivo: far ballare un po' tutti, anche quelli che solitamente di scuotere i fianchi non ne hanno proprio voglia. Domenica 11, invece, tenetevi liberi per l'orario dell'aperitivo, perché al Goisis  i ragazzi di Be Stupid organizzano (ore 18) un aperitivo a base di frutta, birra e un abbondante buffet da gustare sotto le fresche frasche del parco e ascoltando della semplice ma mai banale happy music.

Seguici sui nostri canali