Ma anche manifesti pubblicitari

Il negozio Kefri in via Sant'Orsola Tutta la poesia delle stampe antiche

Il negozio Kefri in via Sant'Orsola Tutta la poesia delle stampe antiche
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Ha un nome benaugurante, che rimanda al dio solare egiziano del mattino. La prima alba del negozio di stampe antiche Kefri risale al 1974, inaugurato per volontà di Mario Tacconi con l'amico Patrick Serra (poi uscito dalla Kefri nel 1978). Racconta la moglie di Tacconi, Silvia Foresti, attuale proprietaria della galleria d'arte. «Mio marito faceva l'informatore scientifico. A 35 anni ha deciso di cambiare vita. Ricordo che ci eravamo detti 'ora o mai più' e così è stato» inizia a raccontarmi la signora Silvia, impeccabilmente elegante anche alle prime ore del mattino. «Io lavoravo in ospedale – continua Silvia – ma una volta avviata l'attività, c'era bisogno che io restassi qui. Mio marito faceva tanta ricerca, andava in giro per aste antiquarie, mercati internazionali, incontrava commercianti, privati, quindi serviva qualcuno che restasse in negozio. Ed eccomi qui».

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Dal 1993, anno della scomparsa del fondatore, è subentrato in società il figlio Simone. Dopo un diploma al liceo scientifico e due anni a Scienze Politiche, ha preso le redini di Kefri, per proseguire l'opera iniziata dal padre. «Sono cresciuto in questo negozio: ricordo che da piccolo, dopo la scuola, venivo qui a fare i compiti», racconta, alludendo al soppalco del negozio, arredato come un angolo di casa, con computer, divano, stampe antiche, un baule e una macchina da scrivere. Nel negozietto di via Sant'Orsola 19f di Bergamo, sotto i portici che conducono dritti dritti in via Borfuro, ci sono circa 30mila stampe antiche stipate in ogni dove, frutto di 40 anni di ricerca. «Vanno dal Quattrocento al Novecento: abbiamo carte geografiche, volumi di botanica, di animali, paesaggi, carte nautiche per studiare le rotte, volumi di anatomia, immagini sacre e religiose, insegne pubblicitarie – elenca la signora Foresti – la stampa più grande presente ora in negozio è di 1,40 metri per 70 centimetri, mentre la più piccola è un quadrato di appena 5 centimetri. Il costo di una stampa può variare dai 30 euro fino ai 10mila euro.

«Non abbiamo riproduzioni, ma solo originali – procede Silvia – c'è chi fa qui la lista nozze, chi sceglie una stampa per un'occasione particolare, chi come regalo per i testimoni di nozze o per un battesimo. Insomma, ce n'è per tutti i gusti». Anche se - bisogna ammetterlo - i gusti del pubblico sono davvero cambiati dagli anni Settanta a oggi: «Prima c'era una concezione diversa della casa: adesso è un luogo molto spesso impersonale, studiato fino all'ultimo dettaglio da un architetto, ma senza quel quid in più che può dare solo chi la abita – continua la proprietaria – il vero dramma di quest'epoca è che non c'è più amore per la propria casa». Se fino a metà degli anni Ottanta c'era un flusso serratissimo di clienti, al punto che appena veniva esposta una stampa, veniva acquistata, adesso le cose sono decisamente cambiate: «In passato c'erano molti collezionisti, mentre ora sono diventati una rarità – sostiene Simone, che ci raggiunge nel salotto del negozio – adesso vanno molto i manifesti pubblicitari. Per andare incontro alle richieste odierne, da qualche tempo trattiamo anche quelli».

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Presenti sugli scaffali anche mappamondi, elemosiniere, vasi da farmacia e tanta oggettistica nautica (come timoni, chiesuole da scialuppa), perché «i bergamaschi amano il mare e la navigazione - precisa il figlio – ma a parte questo, tutto il resto va a mode, con una cadenza perlopiù decennale: adesso, ad esempio, sono molto più richiesti articoli di modernariato che la caccia alla volpe. Se il Seicento e il Settecento sono i periodi meno richiesti, invece va per la maggiore lo stile della Belle Époque». Come servizio aggiuntivo, Kefri si è sempre occupata anche delle cornici, di cui ha una vasta scelta in negozio: «Ci capita di incorniciare anche qualcosa che il cliente porta direttamente da casa, come una foto o una tela. Ma va bene: ci piace metterci a disposizione».

Sempre per il grande pubblico, sono sempre state organizzate nello showroom delle mostre a tema, dai fiori, al mare fino al Giappone. «Molto probabilmente la prossima sarà sotto Natale, dedicata proprio sui manifesti pubblicitari», spiega Simone. Prima di andare via, lo sguardo si posa su due automobiline giocattolo del 1950: «Amo i motori, l'antiquariato e il modernariato – conclude il signor Tacconi jr. - da dieci anni organizzo il Bergamo Historic Gran Prix, una corsa sulle mura con auto d'epoca». E, in fondo, vista questa passione viscerale per il suo settore, poteva essere altrimenti?

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