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Il signor Bozzetto racconta il film della sua vita animata in un libro

L’autobiografia del grande creativo e regista, padre dell’animazione italiana nel mondo, merita

Il signor Bozzetto racconta il film della sua vita animata in un libro
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Di Fabio Santini

La prosa scritta a periodi sincopati. L’ironia che guida il lettore attraverso i mille gangli della memoria. Disegni inediti che contrappuntano la teoria dei capitoli di una vita vissuta con genialità. In sintesi è questo “Il signor Bozzetto-Una vita animata” (Rizzoli), l’autobiografia del grande creativo e regista, padre dell’animazione italiana nel mondo. Un uomo imprevedibile, la cui vita è stata segnata da colpi di scena vissuti con l’occhio umile e scrutatore del suo Signor Rossi.

È nato a Milano 85 anni fa, Bruno, che non sa raccontare le barzellette e che snocciola al suo interlocutore, il collega bergamasco Simone Tempia, la sua vita, un film da leggere tutto d’un fiato. Ha scelto di vivere a Bergamo, Bruno, ai piedi della Maresana. Un mondo che rievoca la poesia della campagna. Forse perché, come sottolinea lui stesso, «la mia storia è quella di una provincia intera. Di una razza di uomini e donne intagliati nel bosco, duri e sempre produttivi, mai un cedimento, mai una mollezza… Gente che non si concede il lusso della vanità perché è meglio essere felici mai che vanagloriosi per un minuto».

Accanto a lui c’è Beelen, una pecora grande e grossa che è sempre con il suo padre adottivo umano, gli appoggia il testone sulle ginocchia quando lui è al computer, magari a inventare nuovi tratti, nuovi schizzi, nuove storie da raccontare. D’altronde da un autore che ha fatta dell’originalità il senso della vita, cosa volete che sia se invece di un cagnolino scodinzolante - o di un gatto sempre pronto a chiedervi moine - vi giri per casa una capra che quando deve essere tosata la tengono ferma in quattro o alla quale l’autore ha dedicato “La favola di Beelen”?
Bozzetto ha realizzato il miracolo dell’uomo comune che ce la fa perché dotato di un’incalcolabile ricchezza: l’intelligenza, la sensibilità, la capacità di raccontare con brevi tratti di matita la storia dell’uomo comune. Questo motore dall’imperscrutabile energia vitale gli ha consentito di girare oltre cento cortometraggi e sette film, collezionare una nomination all’Oscar, diventare un membro dell’Academy, vedersi assegnare un Orso d’oro a Berlino.

Come nella galleria del Mito delle Idee platoniche, nel libro scorrono incontri con personaggi dai volti noti come Enzo Jannacci, Mina, Kim Basinger, registi famosi e produttori invadenti, volti televisivi come Mino Damato e Piero Angela. Incontri che sono esperienze di vita siglate con sintetici e disarmanti aforismi. E in questa equazione letteraria “Il signor Bozzetto” è un libro che viaggia dalle parti del capolavoro.

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