Danza di luci in Piazza Vecchia 30 foto per raccontare un incanto

[Foto di Antonio Milesi]
Il periodo festivo che si sta aprendo avrà una protagonista d’eccezione in Città Alta. È la luce, artisticamente rielaborata dai proiettori Clay Paky in Piazza Vecchia. I nove apparecchi dipingeranno gli edifici e il selciato con pennellate di luce belle quanto quelle di un pittore; sono stati posizionati sui cornicioni della Biblioteca Angelo Maj, in modo da poter illuminare il cuore di Città Alta in queste sere natalizie. Si chiamano Mythos e sono stati forniti da Clay Paky, azienda di Seriate importante nel settore, acquisita nel 2014 dalla tedesca Osram. Le luci hanno iniziato a funzionare la sera del 19 dicembre e continueranno a brillare fino al 10 gennaio.
Tecnologia all’avanguardia. Il modello Mythos è nato nel 2014 ed è già molto affermato; nel 2015 ha vinto il premio come miglior strumento d’illuminazione nell’ambito della rassegna Parnelli Awards. È la forma più avanzata di proiettore ibrido, che funziona in due modi diversi: come proiettore «Spot» (fascio di luce di grandi dimensioni), ma anche «Beam» (fascio sottilissimo e intenso). Vanta ben 470 Watt di potenza, una forza di illuminazione di 150mila lux (cioè lumen al metro quadro) a 20 metri e 14 diversi filtri di colore che si mixano tra di loro. Oltre ai dati tecnici, per capirne la qualità basta scorrere l’elenco degli enti o degli eventi che li hanno scelti: gli ultimi sono il musical The Bodyguard a Utrecht, la presentazione dell’automobile Infiniti Q70 a Dubai, l’evento Circle of Light Festival di Mosca, il Salone dell’Auto di Francoforte. E poi Giappone, Stati Uniti, Austria e Australia: l’elenco, solo per il 2015, è interminabile. Ma non si possono non citare Expo 2015, il Superbowl, la Notte degli Oscar, i concerti di Lady Gaga, la Scala di Milano e San Pietro a Roma.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.

Piazza Vecchia illuminata da ClayPaky. Le luci sono posizionate sui balconi della biblioteca Angleo May.
Valorizzare la bellezza, ma anche le eccellenze industriali. Approdo naturale di questa tecnologia così apprezzata nel mondo è Bergamo, visto che Clay Paky è di Seriate. La volontà della giunta Gori unisce in questo senso due finalità: ravvivare l’atmosfera già magica di Città Alta e dare un riconoscimento di merito a un’azienda bergamasca che si è ben comportata su scala mondiale. Spiega il Consigliere Robi Amaddeo: «Ho avuto questa idea e l’ho proposta al Sindaco: valorizzare quello che si può chiamare il “distretto della luce” di Bergamo creando un percorso di luci d’autore che mettano in luce (scusate il gioco di parole) le bellezze di Città Alta, ma non solo. Oltre ai proiettore Clay Paky, in Piazza Mascheroni ci sono le nuvole di luce di Catellani; ecco, questi potrebbero essere i prodromi di un percorso più vasto, una sorta di festival della luce che si potrebbe fare in futuro, anche in zone diverse della città. La luce rientra nell’industria culturale, bisogna capirne l’importanza nel valorizzare l’arte e la bellezza».
Roberto Amaddeo ha voluto ringraziare gli imprenditori che hanno generosamente offerto le loro tecnologie, e i responsabili della Biblioteca Angelo Maj, che hanno dato il loro contributo con un'apertura serale, mentre i tecnici installavano e provavano i dispositivi. E in particolare la responsabile della Biblioteca Maria Elisabetta Manca e il suo collaboratore Giuseppe Redolfi. Ha avuto un ruolo importante anche la Comunità delle Botteghe, coprendo, ad esempio, i costi dell’assicurazione per i proiettori.