Una raccolta di desideri e pensieri

La macchina che raccoglie sogni al centro del Monastero del Carmine

La macchina che raccoglie sogni al centro del Monastero del Carmine
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[Foto Dreams' Time Capsule project, Contemporary Locus 11 / Mario Albergati]

 

Venerdì 9 settembre è stato inaugurato l'undicesimo appuntamento di Contemporary Locus, il progetto dell’omonima associazione guidata da Paola Tognon che si occupa di riaprire luoghi chiusi della città per un tempo limitato, creando al loro interno un evento artistico specifico che li valorizza. Fino ad ora i luoghi scelti sono stati molto vari fra loro: l’ex chiesa di San Rocco, la Cannoniera di San Giacomo, Porta Sant’Alessandro, la Centrale di Daste e Spalenga e molti altri. Questi spazi sono sempre stati aperti per brevi periodi e arricchiti dall’opera di uno o più artisti che hanno interpretato gli ambienti con la loro percezione.

L'undicesima edizione dell'evento ha invece scelto il Monastero del Carmine in Città Alta. Nello specifico il cortile e la sala capitolare che è stata recentemente oggetto di ristrutturazione. Per farlo ha scelto il lavoro di Eva Frapiccini, artista che lavora fra l’Italia e la Gran Bretagna e che approda a Bergamo con Dreams' Time Capsule, una struttura creata per «raccogliere i sogni del mondo».

 

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Nove giorni per donare il proprio sogno. La Dreams' Time Capsule è una struttura iper tecnologica che riassume una ricerca condotta da diversi team universitari. Il tessuto è simile a quello di un paracadute, capace di resistere a temperature estreme. All’interno una luce particolare permette di ricreare un ambiente intimo e accogliente e il tutto è predisposto per essere chiuso dentro un trolley e viaggiare per il mondo. È così che Eva Frapiccini ha girato fra l’Egitto, il Bahrain, la Svezia e l’America Latina prima di giungere a Bergamo. Fino al 18 settembre è dunque possibile entrare dentro la capsula dei sogni e donare il proprio sogno semplicemente raccontandolo. Sarà compito dell’artista trascrivere la registrazione in lingua originale e in inglese e archiviarla insieme alle altre 1.780 testimonianze già raccolte. Sarà un momento intimo e delicato in cui chi vorrà potrà entrare a far parte di questa mappa dei sogni che descrive una cultura subconscia diversa da nazione a nazione.

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Dreams' Time Capsule project, contemporary locus 11, Monastero del Carmine, Bergamo, 2016 ph. Mario Albergati.

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Dreams' Time Capsule project, contemporary locus 11, Monastero del Carmine, Bergamo, 2016 ph. Mario Albergati.

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Dreams' Time Capsule project, contemporary locus 11, Monastero del Carmine, Bergamo, 2016 ph. Mario Albergati.

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Dreams' Time Capsule project, contemporary locus 11, Monastero del Carmine, Bergamo, 2016 ph. Mario Albergati.

Dove finiscono i sogni. La Dreams' Time Capsule è solo la prima parte del progetto di Eva Frapiccini, che sta già lavorando alla struttura con la quale restituirà i sogni raccolti alla collettività, svelando storie, simbologie, paure e desideri nascosti nella nostra mente. L’esperienza che si potrà fare a Bergamo (in Italia la capsule è già stata esposta solo al castello di Rivoli, che era partner del progetto) riflette la riservatezza e l’intimità del luogo in cui sarà allestita, che dopo questo appuntamento tornerà ad essere chiuso al pubblico. Proprio la sala capitolare sarà sede in contemporanea del progetto di scultura fotografica dell’artista, intitolato Golden Jail. Discovering Subjection, "Prigione Dorata - Scoprendo la Sudditanza", che racconta i giorni della primavera araba vissuti al Cairo e in Bahrain.

 

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Arcate d’arte, il TTB e il Carmine. L’intero progetto nasce all’interno di Arcate d’arte, una rassegna e un momento di sperimentazione promosso dal Teatro Tascabile di Bergamo in collaborazione con Lab80, Contemporary Locus e Teatro Tascabile. Proprio il TTB, che abita normalmente questi spazi, sarà protagonista di un’azione teatrale sul tema del sogno.