La Pokémon mania invade Bergamo Ma qui si catturano i Potàmon

«Oh, io ho scelto Charmender»
«Qual è?»
«Ma sì, dai, la löserta»
Diciamoci la verità: 'sta mania di Pokémon Go che ha travolto il mondo intero, non ha lasciato indifferenti nemmeno i meno avvezzi ai mostriciattoli made in Japan. Camminando per le vie del centro o per i colli attorno alla città, non è raro incontrare giocatori non proprio di primo pelo che vagano, smartphone in mano, alla ricerca di un Pokémon da catturare, magari portandosi a spasso il cane. I nomi di questi animaletti, loro, non li sanno. Ma poco serve. Charmender, del resto, non è altro che una lucertolona sputa fuoco, no?
È proprio su questa semplice ma brillante intuizione che ha costruito le propria fondamenta uno dei più improvvisi fenomeni del web orobico. Si chiama Potàmon, ed è la pagina Facebook totalmente made in Berghèm che racconta, con occhio ironico e tipicamente orobico, il fenomeno Pokémon Go. Perché qui, nei dintorni di Città Alta, non si può pretendere che le cose funzionino come dalle altre parti. E così il simpatico Zubat, che altro non è che un pipistrello, a Bergamo e dintorni diventa una Sgrignapola, mentre Snorlax, con il suo fare pacioso e il suo sonno perenne, non può che venir soprannominato "Ol Lèndena". Gli abbinamenti sono veramente tanti, tutti divertentissimi. Un'idea brillante che ha subito fatto breccia nel cuore degli internauti: aperta il 22 luglio, a distanza di pochi giorni la pagina ha già raccolto oltre 3mila likes. Un successo che non è passato inosservato neppure ai nostri vicini di Brescia, che, a quanto pare, hanno trovato molto bella l'idea, tanto da prendere spunto e riproporla paro-paro nella seguitissima pagina Facebook Il Bresciano Malmostoso. I creatori dei Potàmon orobici (doc) lo sottolineano, ma passano oltre, spiegando che essendo un modo per farsi «do gregnade», più si ride meglio è. Intanto vi presentiamo buona parte della fauna pokèmonesca bergamasca con una bella gallery.
































E intanto, di giorno in giorno, si moltiplicano per le strade di Bergamo gli appassionati di Pokémon Go. Se nei primi giorni dopo l'uscita del gioco molti si vergognavano un po' a farsi vedere intenti alla cattura dei mostriciattoli, oggi non è più così: sono numerose le "battute di caccia" collettive organizzate da i più svariati gruppi di giocatori, così come non stupisce trovare, in diversi angoli della città, uomini e donne diversissimi tra loro intenti a girovagare "virtualmente" per i Pokéstop presenti nel gioco. E allora, giustamente, c'è chi ha pensato bene di trasformare questa mania in un'occasione di guadagno. O almeno di pubblicità. Per esempio l'Edicola Cartolibreria Bovio di via Corridoni a Bergamo, Redona. Come racconta Bergamonews, e come è facilmente intuibile passando davanti al negozio, qui troviamo il primo punto ricarica per smartphone completamente gratuito della città appositamente pensato per i cacciatori di Pokémon.
Il gioco, infatti, consuma molta batteria e capita spesso che gli utenti si trovino sul più bello senza più carica. Bovio ha quindi pensato bene di mettere a loro disposizione uno spazio ricarica. E non solo: dopo le ferie, alla riapertura dell'attività l'8 agosto, il titolare promette promozioni settimanali dedicate esclusivamente a questa community di appassionati. Ulteriori informazioni, per ora, sono top secret. Non resta che attendere, e continuare a cacciare Pokémon. Anzi, i Potàmon, che ci paiono anche più simpatici.