La "Sagra del salame tipico bergamasco" di Ghisalba riconosciuta come sagra di qualità
Tutto è nato negli anni '90 da dei produttori e poi piano piano il contest si è fatto sempre più serio e difficile. Ora la certificazione

Tra le tre sagre lombarde che sono state premiate a Roma ieri, lunedì 10 marzo, ne spicca una Bergamasca: la Sagra del salame tipico bergamasco di Ghisalba, che si affianca così alle vicine Sagra del tortello amaro di Castel Goffredo (Monza) e Sagra del Gorgonzola a Gorgonzola (Milano).
L'annuncio era già stato anticipato dai colleghi di PrimaTreviglio.
Il contesto
Nel complesso, quest'anno sono state premiate 41 "Sagre di qualità" e nove "Eventi di qualità", a dimostrazione dell'impegno crescente delle Pro Loco nella promozione delle tradizioni locali. Questi riconoscimenti certificano l'eccellenza e il valore culturale delle manifestazioni che, grazie alla dedizione dei volontari delle Pro Loco, diventano veri e propri ambasciatori del territorio.





La storia
A Ghisalba il tutto è nato quando alcuni produttori locali di salame artigianale, amici fra loro, iniziarono a riunirsi per assaggiare i rispettivi prodotti per poi decretarne il migliore. Decisero poi di stendere un disciplinare che stabilisse le caratteristiche da rispettare per la produzione del salame bergamasco: tipo di macinatura delle carni, miscela di spezie, modalità di insaccamento e legatura fatta a mano.
Decisero di fare tutto al meglio e per questo interpellarono l'associazione Norcini bergamaschi per la realizzazione del disciplinare. Da qui, nel 2000, ha preso il via la Sagra del salame tipico bergamasco. La competizione ogni anno decreta il "Miglior salame tipico bergamasco" prodotto da aziende locali artigianali.
La giuria tecnica
Il concorso avviene con l'aiuto dell'associazione Norcini bergamaschi che si occupa di raccogliere i salami in gara e di consentirne una prima selezione da parte di una giuria Tecnica composta da venti assaggiatori dell'Organizzazione nazionale assaggiatori salumi che valuta il prodotto e assegna un punteggio su aspetto, legatura, stagionatura, composizione e degustazione.
La giuria popolare
Non solo, oltre ai "tecnici" viene interpellata anche una giuria popolare degusta poi i sei salami finalisti assegnando un ulteriore punteggio; la somma dei voti decreta il miglior Salame tipico bergamasco. Dopo la premiazione i salami finalisti vengono messi all'asta e il ricavato dato in beneficenza.
«Tramandare il patrimonio gastronomico»
In riferimento anche alle altre due sagre lombarde vincitrici, Pietro Segalini, presidente del Comitato regionale Unpli Lombardia commenta: «Questo premio è un importante riconoscimento al grande lavoro che le nostre Pro Loco compiono quotidianamente sui territori commenta per promuovere le eccellenze e tramandarne il patrimonio gastronomico che ne racconta la storia e le tradizioni».