Mezza quaresima

La sfilata dei carri è mediterranea Gruppi da Turchia, Algeria, Sicilia

La sfilata dei carri è mediterranea Gruppi da Turchia, Algeria, Sicilia
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Tre colpi di cannone dagli spalti delle Mura e poi via alla parata. Alla testa del corteo, come sempre, il duca di Piazza Pontida in carrozza. Al suo fianco la «Égia piö bèla», scelta nel prologo di sabato 25 sera dal concorso tra chi – anche maschio – sfoggerà la miglior versione della Vecchia. Dietro, con partenza domenica 26 marzo alle 15 da viale Papa Giovanni XXIII, la sfilata di mezza quaresima può contare sulla presenza di 63 carri. Soprattutto bergamaschi, ma non solo: ci sono gruppi che arrivano da Novara, Mantova, Vercelli. E oltre.

Tanto Mediterraneo. L’edizione 2017, infatti, dà spazio alle tradizioni folcloriche di tutto il mondo. Tre gruppi, di cui due stranieri, si esibiranno in spettacoli rappresentativi della loro tradizione popolare. Il gruppo siciliano Terra del Sole, in primis, che prende il nome dalla volontà di ricordare il clima dolce e mite dell’Italia. Fondato nel 1998 a Lodi da Miriam Catanese e Felice Torre, presenta canti e danze lombardi e siculi. L’accompagnamento musicale è acustico, dal vivo, con strumenti come fisarmonica, chitarra, ciaramella, tamburello, mandolino e un flauto tipico della Trinacria chiamato «friscalettu», dal tono molto acuto. I canti eseguiti in polifonia e le danze svelte come la polka, o tranquille come la contraddanza, esprimono l’autenticità della gente semplice. I costumi si ispirano ai vestiti indossati dai popolani dell’Ottocento nei giorni di festa. Dal Nord Africa arriva il gruppo algerino Nadjm el Jazair - in inglese «Star of Algeria» - un’associazione folclorico-culturale che si compone di elementi maschili e femminili, la cui età media è sotto i 30 anni, specializzati nel recupero di danze, musica e canti tradizionali della terra algerina. Infine, dalla Turchia, il gruppo Kleurrijke Dans - «danza colorata» - esegue performance di autentico ballo popolare turco. Hanno partecipato a numerosi festival internazionali. Si tratta dell’unico gruppo che esegue la danza «Shield&sword» - una danza popolare turca eseguita con una spada e uno scudo - al di fuori della Turchia.

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Il programma. Si comincia stasera, venerdì 24, al Quadriportico del Sentierone, ore 20.30, con uno spettacolo dei gruppi folclorici presenti alla manifestazione. Domani, sabato 25, ore 18, in piazza Pontida, inaugurazione della mostra dei bozzetti «Ègia 2017» realizzati dagli studenti della Scuola d’Arte Andrea Fantoni. Alle 19.30 musica dal vivo con la M. Street Band, presentazione dei carri che parteciperanno alla sfilata di domenica, elezione della «Ègia piò bela», recita della poesia del «Rasgamènt de la Ègia» e gran finale con il «Rasgamènt de la Ègia», con esibizione in contemporanea dei gruppi folclorici stranieri. Domenica 26, dalle 10 alle 12, altra esibizione dei gruppi folclorici. Alle 15, naturalmente, l’inizio della sfilata da viale Papa Giovanni XXIII: percorso a S tra via Paleocapa, via Quarenghi, via Spaventa, via Tiraboschi, largo Porta Nuova, via XX Settembre. Alle 18.30, in Piazza Pontida, premiazioni di carri e gruppi da parte del Duca Smiciatöt del Ducato di Piazza Pontida e della rappresentanza Comunale.

Marciapiedi e strade sul rogo del Ducato. Due anni fa sul rogo del Ducato di Piazza Pontida ci finì l’ex gasometro. Ora la situazione si è sbloccata: lì, dopo oltre vent’anni di attesa, sorgerà un parcheggio. Poi l’anno scorso fu la volta della rotonda all’uscita del casello dell’autostrada. Anche qui le cose si stanno mettendo bene: c’è un progetto per migliorare notevolmente la situazione esistente, allargando il rondò verso l’interno e realizzando un sottopasso alla volta della circonvallazione delle valli. Però bisogna fare in fretta, perché i fondi messi a disposizione vanno utilizzati entro il 2019. Quest’anno il tema del Rasgamènt de la Egia è più generico, ma non meno sentito: le strade e i marciapiedi. Poca manutenzione e buche dappertutto, difficoltà per chi guida ma anche per chi va a piedi sui marciapiedi, dove si trovano buche e sporcizia. Serve un piano di asfaltature, ma gli enti locali, Provincia in primis, sono piuttosto al verde. L’Amministrazione comunale invece si sta muovendo in questo senso: negli ultimi due anni è stato implementato l’investimento per la manutenzione di strade e marciapiedi, con più di sessanta strade interessate da un piano di asfaltature.

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