Curiosità

La sorpresa su Google: adesso Coston Beach è anche su Maps

Il termine del Bepi è diventato nominativo ufficiale anche per il programma del colosso americano. Per i bergamaschi lo era già da tempo

La sorpresa su Google: adesso Coston Beach è anche su Maps
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Foto di Luca Bassanelli

Per i bergamaschi non c’è tanto da discutere: il tratto di fiume tra Casnigo e Ponte Nossa, dove molti sono soliti rinfrescarsi durante le calde giornate d’estate, è il “Coston Beach”. Il termine è ormai entrato nel vocabolario autoctono già da tempo, coniato da quel Bepi (il musicista di Rovetta Tiziano Incani) che, nel lontano 2004, cantò di quella spiaggetta in cui, chi non poteva andare al mare, cercava riparo dalla calura. Adesso, però, è diventato nome ufficiale non solo per la gente del posto, ma anche per tutti gli altri, riconosciuto ufficialmente addirittura da Google Maps.

Se infatti si digita sul motore di ricerca del colosso americano, si troverà la scheda del lido nostrano, con tanto di orario d’apertura (24 ore su 24, come c’era da aspettarsi) e grafico del flusso di frequentatori. Una galleria di foto raccolte dall’algoritmo è inoltre disponibile per chi, da turista, volesse farsi un’idea del luogo e del paesaggio. Non sarà come Rimini o Gaeta, ma quelle rocce levigate, sulle quali molti si distendono per prendere la tintarella, così come la riva dove molti bagnano i piedi (il bagno sarebbe sconsigliato, ma molti quando l’acqua è calma e bassa lo fanno lo stesso) hanno il loro perché e molti, a casa per via del lavoro o altre questioni, ogni tanto ci vanno per passare un pomeriggio diverso e rilassarsi.

Una consuetudine, quella di sfruttare il  fiume, che negli ultimi anni si è un po’ persa, ma che negli anni Settanta-Ottanta era molto in voga e rappresentava per la gente del posto il «mare di noi altri». Negli ultimi tempi quest’abitudine è andata scemando, mentre è portata avanti soprattutto da stranieri e qualche sparuto gruppo di temerari, sebbene qualcuno la veda in maniera dispregiativa, come un ripiego per chi non può permettersi le ferie altrove. Per molti rimane il simbolo delle consuetudini di una volta e non ci vedono nulla di male, giocando con una certa ironia coi nomi dei posti dove si trovano queste spiaggette improvvisate, a cui si fa seguire scherzosamente “beach” (in inglese spiaggia, appunto) per dargli quel tocco di classe in più.

La scelta di Maps ha fatto piacere anche allo stesso Bepi, che non ha mancato di rallegrarsi del fatto sulla sua pagina Facebook ufficiale: «Stavo facendo una ricerca "incrociata" tra il Geoportale del Cai di Bergamo e Google Maps e casualmente mi sono accorto che la famosa "spiaggetta improvvisata lungo il fiume Serio" (in desméla biografie del Bepi la saltàa sèmper fò 'sta frase), cantata nel lontano 2004, adès la sa ciama pròpe ufficialmente "Coston Beach"!». Come dargli torto.

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