250 tesserati

Le meraviglie del Lallio Calcio Una stagione indimenticabile

Le meraviglie del Lallio Calcio Una stagione indimenticabile
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Una stagione da mettere in cornice per il Lallio Calcio: su 12 squadre, tre si sono fatte valere ottenendo risultati importanti. Innanzitutto la prima squadra, che ha vinto il campionato ed è passata dalla terza alla seconda categoria. Poi i Giovanissimi, che hanno vinto il loro girone e stanno affrontando con successo le fasi finali. Infine gli Esordienti, detti «Pirati»: hanno vinto il girone con quattro giornate di anticipo, ma la scorsa settimana sono stati eliminati. Le fotografie delle tre squadre sono appese all’esterno del bar del centro sportivo di via Deledda, dove incontriamo la dirigenza per farci raccontare di questo bel campionato.

Il presidente Gigi Brembilla sottolinea subito: «Giusto rendere onore alle squadre che hanno vinto, ma non dimentichiamoci delle altre. I nostri 250 atleti hanno tutti dei grandi meriti, hanno sempre giocato con il cuore». Per quanto riguarda la prima squadra il presidente racconta: «Siamo stati primi in classifica dalla prima all’ultima giornata. Era una squadra allestita per vincere, ci hanno creduto fino alla fine ed hanno portato a casa la vittoria. Un grazie va detto anche a coloro che non hanno giocato spesso. Succede che chi resta in panchina dopo un po’ inizia a protestare. I nostri invece non hanno mai detto nulla, hanno sempre sostenuto la squadra e le scelte del mister. Avere 18 giocatori disponibili tutte le domeniche non è facile».

 

Gli esordienti

 

Donato Colombo è l’allenatore dei Giovanissimi. I suoi ragazzi domenica giocheranno i quarti di finale contro il Lurano: «Il segreto è l’entusiasmo - dichiara - I ragazzi hanno voglia di fare bene, è un bel gruppo, sono tutti educati, ascoltano ed è bello lavorare con loro. Danno soddisfazione anche in termini umani, non solo calcistici». Per quanto riguarda il Settore Giovanile, i dirigenti del Lallio Calcio dichiarano di voler sottoscrivere la lettera di Lorenzo Manzolini, il mister dell’Almenno San Bartolomeo.

Nella missiva, indirizzata al Comitato della Lombardia, l’allenatore denucia lo «scippo» dei ragazzini da parte di osservatori di società più blasonate, che si fanno consegnare le distinte e approcciano direttamente i genitori proponendo cambi di maglia. Alessandro Bonacina, responsabile della Scuola Calcio, dice che lui sarà il primo firmatario: «Io ho fatto dei corsi in Inghilterra e lì i ragazzi rimangono con la stessa squadra fino ai 12 anni. Ma io dico, cosa cambia andare a giocare in una società che più o meno è equiparata alla nostra? Se il giocatore lo volesse l’Atalanta o l’Albinoleffe allora sarei io il primo a spingerlo, ma così non ha senso». Concordano anche Massimo Gotti, responsabile del Settore Giovanile ed Emanuele Sangalli, responsabile delle attività di base.

 

I giovanissimi

 

Il Lallio Calcio investe molto nei ragazzi, basti pensare al grande successo del Lallio Camp, che si tiene da quattro anni le due settimane centrali di giugno ed è riservato ai ragazzi dai sei ai 14 anni. «È un camp aperto a tutti, non solo ai tesserati del Lallio - spiega Gotti - infatti partecipano anche tanti bambini di altri paesi e di società anche più importanti della nostra». Il segreto del successo di questa società, secondo il segretario, Vinicio Zanoli, sta nella qualità offerta: «Abbiamo buone attrezzature, dirigenti e allenatori preparati e qualificati, che valorizzano chi merita. È un ambiente adatto ai ragazzi. Il Lallio affronta uno sforzo economico non indifferente per creare qualcosa che vada al di là del numero degli iscritti. Puntiamo sulla qualità e siamo sulla strada giusta».

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