L’incredibile miniatura del Monastero di Astino: i presepisti di Cerete stupiscono ancora
Un lavoro certosino in rigorosa scala 1:50. Fino a domenica 8 gennaio sarà esposto nella parrocchiale di Cerete Basso, poi arriverà ad Astino
di Giambattista Gherardi
Hanno tagliato l’importante traguardo delle 30 rappresentazioni in scala rigorosa, frutto di un impegno che da decenni accomuna tanti volontari, con competenze di altissimo profilo. Gli “Amici del Presepio” di Cerete sono attivi dal 1991 e ogni anno creano la Natività in stupefacenti miniature, con allestimenti e ricostruzioni estremamente minuziosi in ogni particolare.
Quest’anno, dopo due anni di lavoro, hanno presentato nella chiesa parrocchiale di Cerete Basso l’esatta riproduzione del Monastero di Astino a Bergamo, dove hanno ambientato la Natività. L’opera resterà esposta a Cerete sino a domenica 8 gennaio, per poi essere trasferita in città.
Nel palmares del gruppo, coordinato da Fiorenzo Savoldelli e insignito nel 2018 della benemerenza dedicata a Renato Stillitici da parte della provincia di Bergamo, ci sono miniature stupefacenti che hanno riguardato negli anni la Basilica di S.Maria Assunta a Clusone, il borgo medievale di Gromo, il Santuario dell’Apparizione di Ardesio, Sotto il Monte Giovanni XXIII, San Tomè ad Almenno, la Madonna della Cornabusa in Valle Imagna, il borgo di Vernazza nelle Cinque terre liguri.
Nel 2008 gli Amici del Presepio di Cerete hanno realizzato la ricostruzione del centro storico di Gandino, con piazza Vittorio Veneto e Palazzo Giovanelli, oggi esposto al Museo dei Presepi di Gandino con oltre 600 ricostruzioni della Natività. Questo presepe nel 2020 ha rappresentato per oltre un mese la Bergamasca ferita dalla pandemia negli studi di Porta a Porta su Rai Uno.
«Per realizzare il presepe dedicato ad Astino - spiega Savoldelli - siamo stati impegnati quasi due anni, tutte le sere, tra gli otto e i dieci mesi all’anno. Abbiamo lavorato su prospetti dettagliati, rilievi originali, disegni e circa 500 fotografie del complesso monastico. Finestre, archi, portoni sono tutti riprodotti fedelmente in scala 1:50”. Alla realizzazione hanno lavorato una quindicina di appassionati, ciascuno con una specifica competenza: modellisti, falegnami, elettricisti, muratori e pure una pittrice che ha decorato le facciate. Importante anche l’apporto di un gruppo femminile che ha realizzato a mano le statuine che animano le diverse aree della miniatura.