Lo gnocco fritto e i pizzoccheri sfidano la picanha e lo tzatziki
I bergamaschi hanno ormai fatto amicizia con le cucine di tutto il mondo. Senza dover per forza andare nei ristoranti etnici: è il cibo etnico stesso che va da loro, in piazzale degli Alpini, una volta al mese o quasi. Così, in molti conoscono il kurtoskalacs, dolce tipico di Budapest, rotolo di pasta dolce, vuoto al suo interno, suggestivo fin dalla fase di preparazione. Ben noto anche l’asado, piatto tipico argentino fatto con carne cotta alla brace. Per non parlare della pita greca da farcire con la salsa tzatziki, agliatissima, della paella spagnola e della picanha, taglio di carne tipico della cucina brasiliana, corrispondente al codone di manzo. Da oggi (venerdì 7) a domenica (orari: 10.30-1 di notte), nell’area vicino alla stazione autolinee, spetta a venti food truck coordinati da Confesercenti (che ha raccolto l’invito dell’Amministrazione comunale) il compito di rivitalizzare una zona facilmente soggetta al degrado. I piatti di Argentina, Brasile, Spagna, Grecia e Ungheria sfidano le migliori pietanze delle nostre regioni, dalla Puglia alla Sicilia, senza dimenticare naturalmente il meglio della Lombardia, con Bergamo e la Valtellina grandi protagonisti. Quindi grande spolvero per pizzoccheri e sciat, focacce e farinate liguri, arrosticini abruzzesi, porchetta e olive ascolane, arancini e cannoli siciliani, affettati e gnocco fritto emiliani. Il tutto innaffiato da birre artigianali, con in più salumi e formaggi provenienti dalla Toscana, dal Piemonte e dal Tirolo. Quello in programma questo weekend è il secondo di una serie di quattro eventi in piazzale Alpini: il primo si è tenuto a marzo, il prossimo sarà a maggio (dal 26 al 28) e l’ultimo a giugno (dal 16 al 18). «È una manifestazione di qualità - spiega il vicepresidente di Confesercenti Giulio Zambelli - pensata per valorizzare la zona e dare la possibilità di trascorrere qualche ora all’aperto, riscoprendo il piacere di vivere un angolo poco frequentato del centro città. Lo street food, che sa esaltare la cucina povera e tradizionale, ha conquistato sempre più consensi negli ultimi anni, fino a diventare un vero e proprio fenomeno di tendenza. Sarà una festa capace di coinvolgere tutti , giovani e famiglie compresi: il format è infatti pensato per godersi un pasto saporito in modo conviviale e informale».
La Sardegna in piazza a Dalmine. La Sardegna incontra la Bergamasca fino a domenica. Dalle 9 alle 22 a Dalmine l’enogastronomia, l’artigianato e il turismo di una delle più belle e caratteristiche regioni d’Italia aspettano i visitatori per una full immersion tutta da vivere in via Mazzini. Sardegna in piazza offre l’occasione per passeggiare tra le bancarelle immergendosi nei profumi e nei colori dell’isola, con l’enogastronomia a farla a padrone (con prodotti ittici e da forno come il pane carasau, i dolci ed i formaggi, i salumi e il miele, il cannonau e il liquore al mirto e molto altro), con l’artigianato (con sugheri, cestinerie e i coltellini di Pattada) e infine il turismo (per la promozione non solo della fascia costiera sarda ma anche delle aree interne, meno conosciute ma altrettanto ricche di fascino). La manifestazione sarà arricchita dall’esibizione di balli sardi in costumi tipici. Inoltre, a pranzo e cena, menù tipici con gnocchetti sardi con sugo di salsiccia e pomodoro o bottarga, grigliata di maialino alla sarda, panini con salsiccia e cipolle e seadas (dolce al formaggio e miele). Il tutto accompagnato da vino Cannonau o Vermentino, o dalla famosa birra Ichnusa.