L'osteria Risi.Co in via Nullo Il regno dei risotti, fino a tarda notte
Risi.Co. Dite la verità, avete subito pensato ad un famoso gioco in scatola, con carrarmati colorati e dadi per conquistare territori. E invece no. Parliamo di risotti serviti in pentolini di rame, accompagnati da pane e un bicchiere di vino, in decine e decine di varianti che seguono i sapori del territorio e la stagionalità. Cinquanta posti a sedere suddivisi in due ambienti diversi – l’uno che diventa un dehor in estate e l’altro che ricorda invece un’antica piazza di paese, con tegole in cotto e grondaia di rame accanto ad una parete di pietra con finestrelle.
Risi.Co, in via Francesco Nullo 7/A, è dunque un luogo da scoprire per provare risotti che non pensavate potessero esistere, per gli abbinamenti inconsueti (ma sempre assolutamente azzeccati) da assaporare in un ambiente di assoluta cordialità: come il delicatissimo risotto con mirtilli rossi che si sposa con la freschezza di una foglia di menta, il risotto al radicchio e scamorza dal sapore decisamente più amaro e deciso, il risotto limone e menta, e quello allo speck e melograno. E ancora, il risotto alle fragole e prosecco, oppure alla rucola, caprino e glassa di aceto balsamico, o quello ai fiori di zucchina e zafferano, fino ad arrivare ad un piatto decisamente stagionale come il risotto agli asparagi, pancetta e zafferano. Naturalmente nell’offerta non mancano mai i risotti classici, come il risotto alla milanese, oppure quello ai formaggi, anche se la sperimentazione porta Andrea a ricercare sempre sapori nuovi, che si sposino armoniosamente oppure creino contrasti decisi per un totale di quaranta risotti differenti, da gustare durante l’anno.
Inventore, cuoco e amante della risotteria è Andrea Rea, 29 anni, figlio di un napoletano e di una siciliana e quindi vocati, per provenienza geografica, alla pasta. Dunque nessuna ricetta di famiglia, nessun ricordo d’infanzia tra risotti e materie prime da abbinare. Un’idea, semplicemente, e poi la forza di volontà del ragazzo come chiave per una nuova partenza. «Il progetto è partito con l’idea di creare un locale che a Bergamo non esisteva – racconta Andrea, che in quest’avventura è in società con la coetanea Somi Aouam – sviluppata inizialmente su menù a base di risotti e che poi si è pian piano ampliata. Si è sviluppata su cocktail, aperitivi e oggi offriamo un servizio a 360 gradi, ogni giorno della settimana. Cuciniamo spesso fino alle due di notte e siamo anche pub nel dopocena. Insomma, ci piace proporci in diverse vesti e darci da fare sempre».
Nel menù ci sono anche i casoncelli, ancora serviti nel padellino di rame per mantenere la temperatura, e la cheesecake alla Nutella per i più golosi. Ottima la selezione delle birre, che vanno dalle artigianali di birrifici bergamaschi (come il Dom Byron) alle belghe, per una cena a base di luppolo e riso. Da provare anche i vini della casa, un bianco frizzate e un rosso corposo, sempre compresi nel prezzo. «Devo molto a chi ha creduto in me fin dall’inizio – conclude Andrea, con un sorriso -. Soprattutto il mio grazie va ai titolari dell’Antico Mulino di Urgnano, Gianfranco Gritti e Loretta Colombi, che mi hanno prima formato come cuoco, e poi spinto in questa nuova avventura». E che le cose vadano alla grande lo testimoniano anche presenze di noti personaggi che hanno scelto di trascorrere qui serate speciali. Tra di loro, il sindaco Giorgio Gori e il mago Silvan.
Il ristorante Risi.Co è aperto 7 giorni su 7 con orari dalle 12 alle 15 per il pranzo, e dalle 18 alle 2.00 per lunghe cene, anche in settimana.