Il difficile percorso dell'integrazione

L'universo del cricket a Bergamo Molto più di un semplice sport

L'universo del cricket a Bergamo Molto più di un semplice sport
Pubblicato:
Aggiornato:

«Così mi sono detta: ehi, questi ragazzi hanno l'età di mio figlio, se abitassi in un Paese straniero mi piacerebbe vedere mio figlio giocare in ciabatte in un parcheggio? O preferirei vederlo con un allenatore, su un campo vero?». Non è perché la mamma è sempre la mamma, è più una questione di buonsenso. Cinzia Fabiani era già finita sotto i riflettori qualche anno fa per questa storia. Aveva dato da giocare ai ragazzi del parcheggio, gli indiani e i pakistani che si organizzavano per fare partite di cricket a tutto spiano, proprio dietro al centro sportivo dove lei insegna tennis. Si davano appuntamento, si mettevano lì, e giocavano anche dieci ore di fila. Andava bene anche la pallina da tennis rinforzata con lo scotch, purché si giochi. Era il 2013. Tre anni sono passati e la realtà del cricket bergamasco è cresciuta (e sta crescendo) anche grazie a gente come Cinzia. Il 22 maggio si parte con la stagione ufficiale (il campionato Interregionale) e ci sarà anche l'Albano Cricket Club, che è ormai una realtà e un modello dall'inestimabile valore sociale. Cinzia fa spallucce e dice le cose come stanno: «Tanti problemi, tanti. Ho fatto una scrematura, sono stata molto severa, e finalmente ci siamo: la squadra c'è e ha del potenziale». Non a caso qui la chiamano tutti "la Manager".

 

albanoconcinzia

[Cinzia Fabiani e la squadra dell'Albano Cricket]

 

Un mondo a sé. A Bergamo la comunità pakistana conta quasi 40mila individui, gente che ha lasciato il proprio paese alla ricerca di un futuro migliore. Alcuni lavorano, altri no. Alcuni si sono integrati, altri meno. Ma lo sport, quello è un altro discorso. Nel 2010, a Brescia, il cricket hanno provato a vietarlo aggiungendo una norma nel regolamento di Polizia urbana, una norma che impedisce di «praticare il gioco del cricket, del pallone e ogni altro gioco potenzialmente pericoloso» nella aree verdi. Solo che i campi da tennis, calcio, basket e volley a Brescia, come da noi, li trovi dappertutto, quelli di cricket no. Celebre è diventata la storia di Fida Hussain, giocatore della Nazionale, multato di 130 euro per aver giocato nel parco. A Bergamo non si è mai arrivati a tanto, ma certo quello degli spazi è un problema che la Federazione sta cercando di risolvere. Gestire un campo da cricket costa 30mila euro all'anno, ma il problema - più che economico - è di integrazione: «Forse siamo ancora un po' indietro - spiega la Fabiani -, tra i ragazzi del calcio e quelli del cricket, per esempio, non c'è rapporto. Vedo ancora le facce strane dei genitori, l'atteggiamento è di estrema chiusura. Anche loro però fanno gruppo da soli».

 

bergamoxi

[La formazione della Bergamo XI]

 

Non solo Albano. La realtà di Albano si unisce a quella della Bergamo XI, l'altra squadra che partecipa al campionato Interregionale. Armaghan Leon, che sta con quelli dell'Eleven, 24 anni, racconta che «le difficoltà non mancano. Io per esempio sono l'unico per parla bene italiano, ma la voglia di fare sport, di giocare a cricket è troppo forte, e così ci siamo organizzati». Il fenomeno sta crescendo. Alle due squadre iscritte ai campionati regolari, a Bergamo stanno aggiungendosi nuovi gruppi in giro per la Provincia: Costa di Mezzate, Zingonia, Verdellino. La domenica non è difficile vedere persone affrontarsi in una partita di cricket prima di mangiare tutti insieme: «Perché la religione e queste cose sono fuori dal contesto - dice Armaghan -, lo sport è sport». E il cricket ne avrebbe di cose da insegnare. Per le squadre di Serie A, la Federazione ha posto l'obbligo di avere anche una squadra tra l'Under13 e l'Under19 oppure una femminile, e in rosa quattro devono essere italiani (con cittadinanza), cinque residenti in Italia da almeno cinque anni e al massimo due stranieri.

 

 

«Dovete comportarvi meglio degli altri». Sabato 23 aprile cominciano i campionati Under19, si giocano a Bologna, e Bunty Mishal dell'Albano non vede l'ora. I ragazzi hanno anche la loro bella divisa nuova, tutta gialla: «Magari io non sono granché come giocatore - racconta -, ma ho fatto tutti i corsi, le specializzazioni, sono anche arbitro, e cerco di dare una mano a questi ragazzi perché magari un giorno arriveranno in Nazionale». Nella tre giorni bolognese la squadra di Bunty sarà ospitata da alcune chiese indiane presenti sul territorio, «mica possiamo fare su e giù». Qualche volta ci si adatta, ma nel complesso il cricket è uno sport che sta trovando una dimensione bella e professionale. Per fare l'Interregionale, Albano e Bergamo XI si autotassano: 50 euro a persona, per tutte le varie spese. Si parla di ragazzi dai 15 ai 25 anni, che vogliono e hanno il diritto di fare lo sport che più gli piace. «Ma anche lì il discorso sta cambiando - racconta la Fabiani -, adesso alcuni dei miei ragazzi stanno cercando una sponsorizzazione, hanno voglia di migliorarsi e questo non può che essere positivo. Sul discorso dell'integrazione ho detto chiaro e tondo: "Dovete comportarvi meglio degli altri". Perché così uno è inattaccabile». Basterà per giocare a cricket?

Seguici sui nostri canali