I venerdì di maggio

Mottetti e cantate, musica da... Grandi, a Brignano Gera d'Adda

Mottetti e cantate, musica da... Grandi, a Brignano Gera d'Adda
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Un compositore poco noto al grande pubblico, ma anche una rassegna che ha il pregio di puntare sulla qualità delle proposte e un contesto a dir poco suggestivo. La quattordicesima edizione de I Venerdì di Maggio prende il via il 4 maggio nel santuario della Madonna dei Campi di Brignano Gera d’Adda e rende omaggio, con il concerto Celesti Fiori, ad Alessandro Grandi.

 

 

Chi era Alessandro Grandi. Compositore della prima metà del Seicento, a Bergamo fu maestro di cappella in Santa Maria Maggiore. Nella nostra città morì nel 1630 insieme a tutta la famiglia, a causa della peste. Una figura poco celebrata dalle ribalte concertistiche, che però, per dirne una, nel 1604 meritò uno speciale decreto della Cappella di San Marco a Venezia per essere assunto come giovane di coro, derogando dalla ferrea regola che fissava l’età minima d’ingresso a vent'anni.

In virtù del decreto di cui sopra, gli studiosi collocano la nascita di Alessandro Grandi nel 1586, anche se alcuni lo vogliono erroneamente di origini siciliane, a causa di una ristampa eseguita a Palermo dei suoi primi cinque libri di mottetti. Nel 1597 (di fatto a soli undici anni) fu assunto a Ferrara quale cantore soprano dall’Accademia della Morte (di cui divenne in seguito maestro di cappella). Fra il 1610 e il 1620, fu maestro di cappella dell’Accademia dello Spirito Santo, la più importante accademia musicale del tempo nella città estense, e nel giugno 1615 fu nominato maestro di cappella del Duomo, sino al 1617, quando in qualità di cantore tornò a San Marco a Venezia. Qui nel 1620 divenne vicemaestro di cappella al fianco di Claudio Monteverdi, che probabilmente ne aveva condiviso attività e qualità già in precedenza. L’arrivo di Alessandro Grandi a Bergamo è datato invece, con tutta probabilità, all’inizio del 1627, quando la chiesa di S.Maria Maggiore lo nominò a dirigere la cappella musicale.

 

 

Il mago dei mottetti. A caratterizzare il repertorio di Grandi, a Ferrara, Venezia e soprattutto a Bergamo, furono i mottetti concertati, al tempo fortemente innovativi rispetto alla tradizione compositiva e legati al “trend” aperto da Pierluigi da Palestrina a Roma e da Orlando di Lasso in Baviera. Secondo quanto riportato da Augusto Petacchi nel Dizionario Biografico degli Italiani Treccani, «la stima e la notorietà che il Grandi seppe guadagnarsi a Bergamo sono eloquentemente testimoniate dalla modifica che il consorzio di S.Maria Maggiore si risolse ad apportare all'orario dei vespri per consentire a un maggior numero di fedeli di assistere all'esecuzione dei suoi nuovi lavori». Purtroppo l’esperienza bergamasca di Grandi si chiuse dopo poco più di tre anni, fra l’estate e l’autunno del 1630, quando morì di peste insieme alla famiglia.

«Il Grandi – aggiunge Petacchi – è indubbiamente uno fra i più maturi e completi compositori del primo Seicento per quel che concerne la tecnica e le capacità espressive. Alla sua produzione profana appartengono le prime composizioni nella storia della musica a essere intitolate cantate; brani che, a dispetto della novità della denominazione, si limitano in realtà a fondere in un particolare tipo di variazione strofica della melodia su ripetizioni identiche del basso lo stile espressivo del madrigale concertato e la forma dell'aria evolutasi nel solco tracciato da Giulio Caccini».

 

I Piccoli Cantori delle Colline di Brianza, venerdì 18 maggio

 

Il concerto di Brignano. Il concerto di venerdì 4 maggio a Brignano Gera d’Adda propone una sorta di anteprima del progetto vocale e strumentale di Accademia d’Arcadia e prende il nome dal titolo del quinto libro di mottetti di Alessandro Grandi. Celesti Fiori, che gode dell’accompagnamento di Utfasol Ensemble, offre una raccolta di brani che illustrano tutti gli aspetti dell’arte di Grandi, la cui parte più rilevante è costituita dai sei libri di mottetti. «I mottetti di Grandi – sottolinea Alessandra Rossi Lürig, direttrice di Accademia d’Arcadia – presentano ogni possibile combinazione di voci, dall’aria solistica, al dialogo con parti strumentali indipendenti, al doppio coro con strumenti solisti, al gruppo vocale di solisti con ripieno di voci e strumenti. Per poter operare una scelta, sono state consultate molte fonti inedite». Nel prossimo mese d’agosto i brani verranno registrati durante il mese di agosto 2018 nella Basilica di Santa Barbara in Mantova.

«Musicalmente – aggiunge Lürig – la varietà dei primi libri è impressionante: cromatismi, fioriture, alternanze di tempi e ritmi, vengono magistralmente messi al servizio dell’interpretazione del testo. Dal quarto libro, Grandi sviluppa maggiormente la melodia di carattere solistico, dando vita veri e propri dialoghi. Nei mottetti a quattro, cinque e più voci si concentra l’abilità contrappuntistica dell’autore. Durante gli anni veneziani Grandi si interessò molto anche al genere del mottetto solistico con sinfonie per strumenti obbligati, genere che prefigura la cantata e nel quale è un innovatore assoluto. Vulnerasti cor meum e Bone Jesu sono fra i migliori esempi tratti dai tre libri di Mottetti con strumenti». Il concerto si chiuderà con il salmo Dixit Dominus (unico brano non mottettistico) per doppio coro e tromboni obbligati, un perfetto esempio della tecnica veneziana dei cori spezzati. Celesti Fiori sarà una preziosa occasione per sentire e vedere da vicino strumenti diffusi nel primo Seicento come tiorba, cornetto, tromboni e dulciana.

 

I The Blossomed Voice, venerdì 25 maggio

 

I Venerdì di Maggio. Il concerto nel Santuario della Madonna dei Campi di venerdì 4 maggio inaugura la prestigiosa rassegna dei Venerdì di Maggio, che grazie alla direzione artistica di Fabiana Nisoli (anima dell’iniziativa sin dal 2005) giunge alla quattordicesima edizione. L’idea, grazie anche all’appoggio dell’associazione milanese Canone Inverso, è proporre eventi di grande rilievo che possano attrarre esperti e musicologi senza scoraggiare i semplici spettatori. Questi ultimi possono unire all’utile anche il dilettevole di un contesto artistico e ambientale davvero ideale come quello del Santuario immerso nella campagna bergamasca.

Venerdì 18 maggio è in programma il secondo appuntamento, con la novità di un coro di voci bianche. Si tratta dei Piccoli Cantori delle Colline di Brianza diretti da Flora Anna Spreafico. La formazione (coristi fra gli 8 e i 15 anni) fa parte dei tre cori dell’Associazione Musicale Licabella di La Valletta Brianza, nata nel 1988 e che festeggia quest’anno i trent’anni di attività, con esibizioni anche all’estero. A chiusura della rassegna, venerdì 25 maggio, è in programma il concerto dei The Blossomed Voice, un ensemble vocale con repertorio polifonico profano e sacro ricco di composizioni originali, armonizzazioni ed arrangiamenti, che vanno dall’evoluta arte compositiva rinascimentale, toccando anche i periodi successivi delle espressioni del canto popolare e folkloristico, fino alla musica leggera. Il concerto di Brignano prenderà le mosse dai brani del compositore francese Philippe Verdelot, Il primo a scrivere polifonia a sei voci. Tutti i concerti inizieranno alle 21 e saranno ad ingresso libero e gratuito.

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