My cup of tea, una birra d'autore

Foto Beer Garage/Luca Della Maddalena.
È finito sui giornali quando ha portato a Bergamo il titolo di miglior beersommelier del mondo. Cosa non da poco, considerando che era la sua prima partecipazione al concorso e che per vincerlo ha dovuto sbaragliare l’egemonia di tedeschi e austriaci. In realtà, tra gli appassionati, il nome di Simonmattia Riva, classe 1977, di Curno, era già ben conosciuto e stimato. Dopo il titolo è arrivato anche per lui il momento di mettersi in gioco.
Secondo la tradizione, infatti, il campione in carica firma una birra celebrativa mettendo a punto una ricetta, insieme a un birraio che voglia mettere a disposizione il proprio impianto. Nel caso di Simonmattia il risultato è stato doppio, producendo due versioni leggermente differenti della stessa ricetta, la prima con il Birrificio Hop Skin di Curno e la seconda con Batzen, di Bolzano.
Tutto parte del gusto personale del nostro beersommelier, che non ha mai nascosto una passione spiccata per Pils e Bitter, e in generale per birre con una gradazione alcolica contenuta, dissetanti e soprattutto beverine, ma non per questo più banali. L’intuizione della My Cup of Tea, questo è il nome della birra, è arrivata da un vecchia ricetta settecentesca riportata sul Radical Brew ing di Randy Mosher, alla quale però il sommelier ha apportato delle significative variazioni, creando infine una classica English Special Bitter fortemente caratterizzata da malti, luppoli e lieviti inglesi, ma con due aggiunte originali: la scorza d'arancia amara, addizionata a fine bollitura, e il tè nero indiano Assam, addizionato in infusione a fine maturazione. I due ingredienti speciali non sono dominanti ma accompagnano le caratteristiche note di biscotto dei malti e i sentori terrosi e speziati dei luppoli British.
Se volete assaggiarne un po’ vi conviene andare a chiederla direttamente a lui, lo trovate tutte le sere dietro le nove spine del Beer Garage, in via Borgo Santa Cartina 36 a Bergamo. Quale posto migliore per provare la sua birra?