Nonno Nando e gli altri 270 a Torino

È stata la domenica di Massimo e Alessandro in mezzo ai granata, di nonno Nando con la nipote nel settore ospiti e dei 267 bergamaschi che hanno “sfidato” gli oltre 18mila dello stadio Olimpico. La gara del tifo è finita come quella del campo, hanno vinto i padroni di casa ma loro, bergamaschi innamorati presenti per l’ultima partita esterna del campionato che si è giocata alle 15 (contro Palermo, Napoli e Genoa si scenderà in campo sempre in serata) al’ombra della Mole, ci hanno provato.
Auto private e 4 bus da Bergamo. In tarda mattinata, da Bergamo sono partiti 4 bus. Due quelli organizzati dal Centro Coordinamento Club Amici dell’Atalanta e due quelli di Lissa, Ale e Marco de “Chei de la Coriera”. Per l’occasione il Lissa ha seguito la comitiva in auto accompagnando Massimo e un paio di altri amici. Sulle “coriere” amicizia e pure qualche amore nato al seguito della Dea durante il campionato hanno accompagnato il viaggio verso Torino con tanta convinzione che si potesse veramente fare risultato.
Baciati da uno splendido sole e con le Alpi a fare da sfondo, gli atalantini sono arrivati allo stadio Olimpico circa trequarti d’ora prima del fischio d’inizio e si sono sistemati nel settore ospiti attaccando i propri striscioni. Guardando le immagini, sia quelle di Sky che le fotografie, si capisce subito come gira e rigira siano sempre gli stessi i ragazzi che dall’inizio dell’anno seguono la Dea in ogni angolo dello stivale. Come detto, a Torino c’erano 267 tifosi nel settore ospiti e il sostegno si è potuto udire solo a tratti: il resto dello stadio, con 18mila e più granata festanti, l’ha fatta da padrone.








Massimo e Lissa, Nando e Gloria. Dal pomeriggio di Torino, arrivano due belle storie tutte nerazzurre. La prima racconta di un ragazzo diversamente abile, Massimo, che è arrivato a Torino per seguire la gara insieme all’amico Lissa, uno degli organizzatori de “Chei de la Coriera”. Massimo un paio d’anni fa era già stato allo Juventus Stadium, questa volta si è ritrovato (da atalantino) in mezzo ai sostenitori granata della Tribuna, ma non ha mollato la sua sciarpa nerazzurra. Dettaglio divertente: una volta arrivati a Torino dietro i bus, Lissa e Massimo insieme ai due amici seduti sul sedile posteriore hanno attraversato la città con la scorta della polizia che ha tagliato traffico e semafori rossi a sirene spiegate. Per la gioia e lo stupore del ragazzo.
Nel settore ospiti, tra i tanti ragazzi e ragazze che hanno fatto il tifo per l’Atalanta, c’erano anche Nando e la nipote Gloria. Nando è un giovanotto classe 1936, a 80 anni suonati ha accompagnato la nipote Gloria al seguito della Dea e si è goduto la partita sperando in una vittoria. Particolare importante: Gloria gioca a calcio nella formazione esordienti dell’Atalanta. Insomma, il nonno e la nipote nel segno del calcio e dei colori nerazzurri.
















La partita: gli errori di Stendardo e Dramè. Pronti via, e il Torino sembra controllare le operazioni. Dal settore riservato ai bergamaschi, nel primo tempo, si vede l’Atalanta attaccare in lontananza. E dopo la grande parata di Padelli su Dramè, l’illusione ottica del gol quando Pinilla in spaccata ha deviato solo davanti al portiere il cross di Gomez è stata totale: quasi nessuno, a più di 100 metri di distanza, ha capito come quel pallone è finito sul fondo.
Nel momento in cui la Dea sembrava pronta al vantaggio, ecco il doppio errore di Dramè e Stendardo che ha permesso al Torino di passare in vantaggio per 2-0. Per la verità, in occasione del primo gol di Bruno Peres la posizione dell’esterno brasiliano è di fuorigioco e il mitico Totò (presente, come sempre, nel settore ospiti) si è reso subito conto dell’errore e nell’intervallo commentava con gli amici la decisione sbagliata come solo lui sa fare.
L’illusione finale e il mancato saluto. Dopo una ripresa passata quasi costantemente sotto di due reti, la perla su punizione di Cigarini ha ridato fiato ai 267 bergamaschi del settore ospiti e un paio di cross con mischia annessa hanno pure scaldato gli animi di chi per qualche minuto ha davvero creduto nel 2-2. Dopo il fischio finale,il popolo granata ha esultato per la vittoria mentre i nerazzurri lasciavano il campo a testa bassa. E complice l’espulsione di de Roon al 91’esimo, questa volta nessun giocatore ha raggiunto il settore ospiti per regalare almeno un saluto ai presenti.

Atalanta's coach Edoardo Reja reacts during the Italian Serie A soccer match Torino FC vs Atalanta BC at Olimpico stadium in Turin, Italy, 10 April 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO - ATALANTA SERIE A TIM 2015-2016

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Solo Paletta e Sportiello, insieme al solito grande Ginami, hanno rivolto un saluto da centrocampo a chi ha dato il proprio sostengo alla squadra anche sul campo dello stadio Olimpico, credendo nella terza vittoria di fila o almeno di non perdere. Una volta usciti dallo stadio, il rientro a Bergamo è filato via senza nessun problema e alle 20.20 i bus sono arrivati a Bergamo. L’ultima trasferta pomeridiana dell’anno è dunque passata agli archivi con l’ennesima sconfitta. A Palermo e a Napoli saranno pochissimi i sostenitori presenti ("Chei de la Coriera" hanno approntato un Van) mentre il 15 maggio a Genova (dopo la Camminata Nerazzurra) si chiuderà un’altra stagione di serie A con l’Atalanta salva.