Ottica Valoti e Foto Quaranta a Nembro, ovvero quando la passione diventa storia
Sono due delle 74 realtà della provincia di Bergamo che hanno ottenuto il riconoscimento da attività storiche da Regione. L'orgoglio di Isabel Rota

di Clara Scarpellini (in foto, Isabel Rota e la madre Cinzia)
Da oggi, a Nembro, due insegne storiche brillano di un riconoscimento speciale: “Ottica Valoti” e “Foto Quaranta” hanno ricevuto dalla Regione Lombardia la prestigiosa targa di “Attività storica e di tradizione”.
Un riconoscimento che celebra almeno quarant’anni di lavoro continuo, passione e presenza sul territorio. In tutta la Lombardia sono 591 le attività premiate quest’anno, 74 solo nella provincia di Bergamo.
Una storia di famiglia
A Nembro, dal 1953, la famiglia Valoti accoglie i clienti tra lenti, occhiali e, un tempo, rullini fotografici. Tutto iniziò con il nonno Mario, primo fotografo del paese, poi affiancato dalla moglie, che imparò il mestiere con lui. «Nel 1968 i miei nonni aprono ufficialmente la bottega come fotografia, quindi come “Foto Valoti”», racconta Isabel Rota, oggi titolare dell’attività.
La vera svolta arriva nel 1981, con l’ingresso della figlia di Mario, Cinzia, che introduce l’ottica affiancando la fotografia. «Poi nel 2018 mia mamma va in pensione e subentro io, togliendo la parte fotografica e lasciando semplicemente “Ottica Valoti”», spiega Isabel, che, laureata in Optometria, ha scelto di puntare tutto sulla qualità e la specializzazione. «Secondo me, o ti attrezzi bene su tutti i settori oppure ne fai uno bene e basta. Io la penso così».
Per passione
A differenza di molte storie di botteghe storiche, tramandate quasi per dovere familiare, quella dei Valoti si è evoluta in modo naturale, seguendo gusti e passioni personali. «Non c’è mai stata pressione a continuare. È stato tutto un caso fortunato: mia madre ha voluto inserire l’ottica nella fotografia e a me l’ottica è sempre piaciuta», spiega Isabel.
Curioso anche il legame con l’altra bottega premiata di Nembro, “Foto Quaranta”. Le due attività non condividono solo l’anno del riconoscimento: «I miei nonni e il papà di Marco, che oggi gestisce “Foto Quaranta”, sono partiti praticamente insieme», racconta Isabel. (...)