Paolo Rossi racconta all'Edonè «da dove vengono i comici»

La prima edizione del festival, nel 2008, si svolgeva nel Comune di Azzano San Paolo con 7 spettacoli. Oggi la decima edizione vede 39 spettacoli in 22 comuni della bergamasca. Passo dopo passo il festival A levar l'ombra da terra ha macinato tanti chilometri in giro per la provincia. Non è stato facile, ma ne è valsa la pena. Nel nome di un teatro chiaro, trasversale, non autoreferenziale. Che non richieda allo spettatore di essere un sofisticato critico teatrale, per intenderci. Un teatro che sia leggero. Non superficiale, leggero. Portato sul territorio, come i giullari di una volta. E il giullare per eccellenza, in Italia, è Paolo Rossi. Nessuno meglio di lui poteva essere invitato per festeggiare la doppia cifra della rassegna.
Uno spettacolo gratuito, domenica all’Edonè (ore 22), quello di Rossi: L'improvvisatore. Da dove nascono i comici, una performance che gioca sul confine tra un’autobiografia teatrale non autorizzata e un quasi manuale sulla professione del comico; o di qualsiasi mestiere che contempli l’improvvisazione, con tutti i suoi rischi, azzardi e ricadute anche nella vita privata. «In tutti i miei spettacoli - dice Rossi - è sempre rimasta presente sul palco la persona, oltre che l’attore e il personaggio. Questo stile mi ha consentito di evocare, qualsiasi testo dovessi affrontare, momenti della mia vita vissuta in teatro e fuori da lui. Li radunerò in una sola serata, arricchendo il tutto con altri fatti mai confessati, in una giostra che mai uguale si ripeterà. Del resto, per me la vita è teatro, e viceversa. L’importante è improvvisare... Tutto il resto è ripetere».
Ma i festeggiamenti non cominciano qui. Il giorno prima c’è un concerto di una band che però di teatrale ha tanto, La Rappresentante di Lista, nata nel 2011 dall’incontro tra Veronica Lucchesi (voce, percussioni e strumenti-giocattolo) e Dario Mangiaracina (guitalele, chitarra, fisarmonica, sassofono e voce). Lui palermitano, lei toscana, entrambi attori teatrali, scrivono a quattro mani testi e melodie. Nel 2013 vincono Arezzo Wave Sicilia, è del 2014 invece la candidatura alle targhe Tenco. Nel marzo 2014 esce il loro primo album (Per la) via di casa per l’etichetta bolognese Garrincha dischi. Nel 2015 si uniscono alla band Enrico Lupi (tromba, pianoforte e synth) e Marta Cannuscio (batteria e voce). Il tipo di scrittura che va delineandosi con il secondo album, è frutto di una continua ricerca musicale. La loro musica non è attribuibile a un unico nome, non la si può affidare a un unico genere. È queer: stramba, oltre il genere, trasversale.
Parola al presidente... «Quello che ha mosso il festival in questi 10 anni - dice Davide Pansera - e che lo ha fatto crescere è la volontà di avvicinare il teatro alle persone con una presenza capillare sul territorio e un lavoro di squadra con i presidi culturali della bergamasca, dalle biblioteche ad altri festival come Danza Estate e DeSidera. Questi 10 anni sono stati sostanzialmente un percorso di formazione del pubblico, una crescita collettiva fatta di certezze ed esperimenti. Un accompagnamento reciproco tra noi, il pubblico e i Comuni coinvolti. Un lavoro faticoso, che ci rende trottole, ma che crediamo sia fondamentale per coltivare l’abitudine alla fruizione culturale di un territorio».
E al direttore artistico. «Apriamo questa decima edizione - dice Alberto Salvi - con una festa di compleanno di due giorni che vedrà all'Edonè di Bergamo il concerto de La rappresentante di lista (1 luglio) e lo spettacolo L'improvvisatore di Paolo Rossi (2 luglio). Tra le compagnie presenti quest’anno Atir, Aia Taumastica, Tournée da bar, Trio Triochè, Francesca Puglisi, i bergamaschi Teatro Prova, gli spagnoli Du’k’to con il loro spettacolo a metà strada tra il circo e il teatro danza frutto della collaborazione con Festival Danza Estate. E ancora una produzione del Teatro degli Incamminati in collaborazione con il festival DeSidera. Prosegue per il terzo anno il capitolo de Le biblioteche del Festival con reading musicali in cui vediamo impegnati diversi artisti bergamaschi tra cui Matilde Facheris, Matè Teatro, Walter Tiraboschi e ancora i musicisti Luigi Suardi e Stefano Armati e gli attori Sandra Zoccolan, Mattia Fabris, Massimo Betti, Gino Zambelli e Matteo Bonanni. 39 serate di spettacolo che rispondono al desiderio di portare performance di qualità sul territorio bergamasco, tutte all'aperto e gratuite per favorire la partecipazione di un pubblico ampio, composto anche da chi non è abituato alla fruizione culturale». Programma su alevarlombradaterra.it.