Il Made in Italy, dal 1963

Pedrali, un'eccellenza bergamasca nel segno dinamico del design

Pedrali, un'eccellenza bergamasca nel segno dinamico del design
Pubblicato:
Aggiornato:
Monica_Mario_Giuseppe_Pedrali
[Il fondatore Mario Pedrali (al centro), con la figlia Monica e il figlio Giuseppe.]

 

Fondata nel 1963 da Mario Pedrali (attualmente in carica come presidente onorario), la Pedrali Spa è una delle aziende più importanti del design italiano e un fiore all'occhiello per la creatività Made in Bergamo. Oggi è guidata dai figli Monica, direttore commerciale e marketing, e Giuseppe, responsabile della produzione e dello sviluppo dei nuovi prodotti.

Nonostante ormai la Pedrali sia una delle principali aziende per la creazione di elementi d’arredo dal design contemporaneo per spazi pubblici, case e uffici, il suo tratto distintivo restano le sedie, o meglio, le sedute: coloratissime, divertenti e protagoniste di campagne pubblicitarie dal tocco originale. Che ancora costituiscono la vera immagine di Pedrali nel mondo.

Una famiglia con la passione dell'arredo. Mario inizia l’attività imprenditoriale a Palazzolo sull’Oglio come artigiano: a partire dalla lavorazione del metallo creava sedie, tavoli e complementi d’arredo, principalmente dedicati agli spazi outdoor. Col tempo, poi, ha passato il testimone ai figli, cui ha trasmesso il tempismo, l’energia e l’entusiasmo necessari per fare impresa. La passione di questa famiglia garantisce così all’impresa una grande continuità progettuale e un sempre rinnovato legame con il territorio e le tradizioni. Seppur, sempre, nell’innovazione.

 

Pedrali_Headquarter_2

 

Una buona idea può arrivare in ogni momento. Non esiste una tipologia regolarizzata di “approccio” col design, per questa grande azienda: le casistiche sono tante e le idee vincenti possono giungere da mille strade diverse.

Ai designer con cui l’azienda già collabora regolarmente vengono assegnati dei brief, ovvero delle idee, degli input. Con molti di loro esistono rapporti attivi da anni ed è facile “capirsi al volo”. Poi, ogni settimana arrivano sulla scrivania proposte spontanee ed esterne, che vengono valutate tutte con molta attenzione.

L’esempio di Odoardo Fioravanti è esemplificativo di come la scintilla per iniziare una collaborazione possa scattare senza preavviso. Odoardo nel 2007 si è presentato alla porta con in mano il prototipo di una sedia in polipropilene che utilizzava la tecnologia gas air moulding, ovviamente sapendo che era ciò su cui l'azienda stava lavorando in quel periodo. Monica ricorda: «Non lo conoscevamo, non aveva ancora lavorato per alcuna azienda del comparto arredo. È stata una scommessa, per entrambi».  Di certo un azzardo coraggioso, visto che nel 2008 la sedia Snow è stata presentata al Salone del Mobile ed ha vinto il premio Young&Design. Da lì è quindi iniziata una collaborazione che ha dato vita alla sedia Frida (Compasso d’Oro ADI nel 2011), mentre quest'anno è stata presentata la versione junior della sedia Snow.

Ester Office (696)_design Patrick Jouin_Pedrali_2014_low
Foto 1 di 12

Ester Office (696), design Patrick Jouin

Flag_Design_Pio e Tito Toso_Pedrali
Foto 2 di 12

Flag, design Pio e Tito Toso

FRIDA_752_RS_low
Foto 3 di 12

Frida 752 RS

Log_Design Busetti-Garuti-Redaelli_Pedrali_2
Foto 4 di 12

Log, Design Busetti-Garuti-Redaelli

Noa (727) _design Marc Sadler_Pedrali_2014_low
Foto 5 di 12

Noa (727) , design Marc Sadler

Parenthesis_Design Pocci e Dondoli_Pedrali
Foto 6 di 12

Parenthesis, design Pocci e Dondoli

Pedrali New Ideas 2014_Art Direction Leftloft_ Photos Beppe Brancato
Foto 7 di 12

Pedrali New Ideas 2014

Plano 2_design Pedrali R&D_2014_Low
Foto 8 di 12

Plano 2, design Pedrali R&D

Plural_design Jorge Pensi_Pedrali_2014_Low
Foto 9 di 12

Plural, design Jorge Pensi

SNOW_design Odo Fioravanti_ Pedrali_2008
Foto 10 di 12

Snow, design Odo Fioravanti

Tivoli_Design Cazzaniga-Mandelli-Pagliarulo_Pedrali
Foto 11 di 12

Tivoli, Design Cazzaniga-Mandelli-Pagliarulo

Volt_design Pocci e Dondoli_Pedrali_ph. Beppe Brancato
Foto 12 di 12

Volt, design Pocci e Dondoli

Altro caso è l'esempio del designer francese Patrick Jouin, incontrato grazie allo chef stellato Alain Ducasse. In quel periodo Pedrali e il cuoco francese stavano collaborando al progetto della sua scuola di cucina a Parigi: Jouin aveva disegnato diversi suoi ristoranti e si è colta l'occasione per lavorare al progetto di una collezione di sedute imbottite. Così, nel 2013 è nata Ester, scelta sia per il ristorante Alain Ducasse At The Dorchester di Londra che per la gioielleria Van Cleef & Arpels di New York. E anche in questo caso la collaborazione è continuata negli anni e nel 2014 è nata Ester Office, una versione della seduta pensata per gli uffici direzionali e le sale riunioni.

Innamorati del colore. Chi conosce il mondo del design sa che Pedrali si caratterizza per una comunicazione fresca e accattivante, ma soprattutto molto colorata. È una scelta energica rispetto al minimalismo monocromo ricercato da altre aziende del settore ed uno stile che Pedrali ha costantemente deciso di portare avanti negli anni.

I prodotti della collezione sono da sempre pieni di insolite cromie. E nel 2012, proprio in questa direzione è iniziato un grande investimento in termini di comunicazione, in collaborazione con l’agenzia di graphic design Leftloft, con la quale è stata progettata la campagna The Italian Essence: un linguaggio foto-grafico estremamente contemporaneo. Anche nella sua immagine, dunque, Pedrali ha saputo investire per comunicare il dinamismo che la contraddistingue.

ADAD_®pierremonetta_1_low-1
Foto 1 di 4
ADAD_®pierremonetta_2_low
Foto 2 di 4
Van Cleef&ArpelsNY_ph Genevieve G arruppo © Van Cleef&Arpels_01
Foto 3 di 4

Van Cleef&Arpels, NY

Van Cleef&ArpelsNY_ph Genevieve G arruppo © Van Cleef&Arpels_02
Foto 4 di 4

Van Cleef&Arpels, NY

Un impegno nella tradizione del Made in Italy. Chiedere a Monica e Giuseppe quali siano i loro obiettivi per il futuro significa sentire una risposta che è solo apparentemente scontata. «Continuare a produrre prodotti genuini e rigorosamente Made in Italy», infatti, significa inquadrare una sfida con la situazione reale del mercato. È certo che esiste una qualità riconosciuta del “saper fare italiano”, ma è anche vero che questa va tradotta indirizzandosi al mercato internazionale. È di quest’anno la scelta di riorganizzare e ampliare l’unità produttiva di Manzano (UD), dove un team di sapienti artigiani supportato da moderne tecnologie crea i prodotti d’arredo in legno, mentre nel  headquarter di Mornico al Serio si consolida la produzione delle collezioni in materiale plastico, metallo e imbottito.

Seguici sui nostri canali