Perché agli arroganti diciamo «Te l' troerét chèl del formai»

Cercare in internet l'origine di una frase in dialetto è come trovare il film giusto su Netflix. Non ne trovi uno, ne trovi cento, tutti plausibili. Così, quando l'amìs Ro Bix ci chiede: «Ma ü bèl disègn che indichi "Te l' troerét chèl del formai?"», partiamo alla ricerca dell'etimologia perduta.
I nostri compagni di viaggio sono due vocabolari bergamaschi, l'ufficiale Tiraboschi e lo sbarazzino Zappettini, con il milanese Cherubini di scorta. Faremo anche qualche incursione in quelli veneti e friulani, ma non anticipiamo i tempi. Il primo indizio lo dà lo stesso Ro Bix, con la sua definizione: "Incontrerai anche tu quello del formaggio", cioè "Ora che hai fatto la furbata da prepotente, non continuare su questa strada perché chi saprà riportarti all’ordine è facile da incontrare”. Perfetto, anche noi l'intendiamo così.
Poi ci passa questo link, con la “spiegasion definitiva” in veneto. Sarà la pista giusta? Chiediamo allo Zappettini, che non chiarisce ma ci diverte con il suo “Trovar culo a suo naso” che rende benissimo l'idea di una risposta diretta e offensiva (almeno per le narici) a un atteggiamento altezzoso o superbo. Il buon Tiraboschi completa così: “E cioè trovare chi risponda e resista e non abbia paura di bravate”. Il Cherubini non ci è di nessun aiuto, e riprendiamo così la pista veneta.
Il link di prima presenta due ipotesi: la decapitazione di un “uomo del formaggio”, una sorta di esattore caseario gigantesco; la semplice forza fisica superiore dei malgari, gli “uomini del formaggio forti come querce”. Non siamo convinti e proseguiamo. In numerosi blog veneti troviamo quest'altra spiegazione, che parla dei conciapelli che pestavano le cortecce di rovere utili al loro lavoro, chiamate “Formagee dea Giudeca”.
La rivelazione però è in uno dei commenti, dove un friulano osserva: “In Friuli una volta il formai era quello che in edilizia preparava le casseforme. In sostanza era quello che ti metteva "a squadra" quindi dovevi rigare dritto. Il formaggio non c'entra”. Il nostro DNA da muratori si è risvegliato in noi, e abbiamo sposato questa tesi. Perché, per un bergamasco, “tirà a bóla” qualcuno significa livellarne gli eccessi. Il come è lasciato all'intuizione di chi legge.