Nulla di fatto per Piazzale Alpini

Due piazze rinnovate per Bergamo Ecco i rendering di come saranno

Due piazze rinnovate per Bergamo Ecco i rendering di come saranno
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Piazza Carrara, Piazzale Alpini e Piazzale Risorgimento: tre centri nevralgici della vita urbana, tre piazze collocate in luoghi diversi e punti focali della città. A luglio 2016 l’amministrazione comunale aveva lanciato il concorso per la loro riprogettazione, da realizzare nei prossimi anni: alla chiamata, architetti e progettisti avevano risposto con 65 proposte, 29 dedicate a Piazza Carrara, 21 a Piazzale Risorgimento e 15 a Piazzale Alpini. E poi, il 26 settembre, a Palazzo Frizzoni sono stati annunciati i vincitori e presentati ufficialmente rendering e idee.

 

Piazzale Alpini, per ora nessuna soluzione

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Con un problema: per Piazzale Alpini non è stata ritenuta consona nessuna soluzione. «Nessuno ha saputo risolvere con efficacia le numerose criticità del contesto e le esigenze di qualità urbana richieste nel bando», ha spiegato l’architetto e membro della giuria Vincenzo Latina a L’Eco. Una decisione condivisa dall’amministrazione, che riconosce in Piazzale Alpini lo spazio più complesso e di più difficile riprogettazione. Forse il poco tempo a disposizione per consegnare le proposte non ha aiutato, e infatti è l’area che ne ha raccolte meno. I progetti, comunque di buona qualità, non hanno le richieste dei bandi. Si cercava un’idea che rifunzionalizzasse sostanzialmente l’intera area, la destinasse a luogo perfetto per accogliere funzioni aggregative e risolvesse gli annosi problemi di degrado. Spiega l’assessore alla Riqualificazione Urbana Francesco Valesini: «Non volevamo fare un esercizio di stile, ma risolvere un problema». Ora il Comune dovrà stilare un nuovo bando, mantenendo il punto fermo dei 600mila euro di budget.

 

Piazza Carrara, essenziale ed elegante

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Ad aggiudicarsi il progetto per Piazza Carrara, con budget di 600mila euro e da realizzare nel 2017, è un giovane team di architetti guidati da Andrea Borghi (classe 1988, di Montespertoli): una soluzione non rivoluzionaria ma di certo elegante, con una nuova pavimentazione che collega GAMeC ad Accademia Carrara, eliminando un solo ippocastano e dando risalto agli edifici monumentali già presenti. Un intervento minimale e di valorizzazione, dunque, che prevede uno spazio centrale per le attività ludiche e di intrattenimento legate al museo e un’area dedicata alla socialità, circondata da piante e aiuole. E crea sguardi prospettici profondamente legati al disegno planimetrico, coni ottici che hanno il proprio fulcro su alcuni elementi principali della piazza, come ad esempio il monumento di Giacomo Carrara. Saranno i materiali scelti per la pavimentazione, sostenibili e a basso impatto ambientale, a garantire uno stile contemporaneo ma perfettamente integrato nel contesto storico. E, per assicurare la totale accessibilità anche ad anziani e disabili, parte del ciottolato sarà sostituito da pavimentazione lapidea locale. Il tocco finale: lampioni e illuminazione a led.

 

Piazzale Risorgimento, una nuova vita

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Ad aggiudicarsi il progetto per Piazzale Risorgimento (tra via Broseta e via Loreto), con budget di 700mila euro e da realizzare nel 2018, è il gruppo dell’architetto Federico Bargone (classe 1969, di Foligno). Lo spazio si connota di fatto come un non-luogo, ovvero un’area interstiziale urbana derivata dagli spazi marginali tra gli edifici e la strada, scarsamente utilizzata, priva di servizi e definita da percorsi pedonali mal pavimentati. Si tratta dunque di dargli nuova linfa. Per questo l’intervento è sicuramente più impegnativo che quello previsto per Piazza Carrara: viene raddoppiato il verde presente; il controviale, ora ad uso parcheggio, è abolito; sono previsti spazi ricreativi e destinati allo sport, mentre alle attività commerciali già affacciate sul piazzale è data la possibilità di realizzare dei dehor. La pavimentazione è stata invece ripensata con elementi lapidei in porfido, mentre quella del playground sarà realizzata in resina o gomma antisdrucciolo colorata. La sezione trasversale di via Loreto dovrà essere poi ridotta, per l’inserimento di una pista ciclabile e di un’aiuola. L’affiancamento di un filare di alberi e di altro verde garantirà poi il potenziamento paesaggistico di via Loreto, che ci configura come asse preferenziale di visualizzazione e raccordo con la natura di Città Alta. Il tutto, anche qui, accuratamente illuminato a led.

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