Una boutique del vintage

Psycho Cherry in via S. Bernardino È tempo di rockabilly, baby!

Psycho Cherry in via S. Bernardino È tempo di rockabilly, baby!
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Basta varcare la soglia di via San Bernardino 33 a Bergamo per fare un salto temporale di oltre cinquant’anni. È Psycho Cherry Shop, un negozio d’ispirazione vintage che spalanca le porte di una moda di nicchia, rappresentata alla perfezione dalla sua titolare, Francesca Spinelli, meglio nota come Cherry.

Coi capelli rosso fuoco e vari tattoo old school sparsi sul corpo (tra cui spiccano anche delle ciliegie), la 33enne protagonista della boutique è una vera pin up contemporanea. «I tatuaggi hanno un sapore retrò che richiama alla memoria i velieri, le ancore e altri soggetti tipici dei marinai anni Trenta, tanto cari alla tradizione delle pin-up – Francesca introduce così al suo mondo – le donne si tatuavano già allora, magari scegliendo posti non visibili o, al contrario, mettendosi in mostra come accadeva nei freakshow». Uno stile a tutto tondo che non tocca quindi solo la moda, ma che si rispecchia anche nell’acconciatura, nel trucco e nella musica: «Da adolescente, ho attraversato una fase punk, ma, crescendo, ha iniziato a starmi stretta: ho iniziato ad ascoltare Johnny Cash, Eddie Cochran, Little Richard e ovviamente Elvis Presley. Ho lasciato la chitarra classica e quella elettrica per imbracciare l’ukulele e pian piano sono stata inglobata in questa cultura – ricorda la titolare – cercare di vestirsi seguendo lo stesso stile è stato naturale. Visto che a Bergamo non c’era ancora nulla di simile, ci ho pensato io».

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A marzo 2011 alza per la prima volta la saracinesca della sua boutique, conquistando pian piano i favori del pubblico (non solo bergamasco): «Vengono qui delle clienti da Milano, da Lecco, da Udine – racconta – c’è chi è arrivato qui apposta dalla Toscana. Io faccio spedizioni in tutta Italia! Prendo le misure e tengo una scheda anagrafica con tutti i dati, in modo tale che posso risalire sempre alle taglie e ai gusti di ognuno». Hearts & Roses, Steady Clothing, Banned, Liquorbrand e Sourpuss sono solo alcune delle marche di abbigliamento e accessori che espone nei suoi 35 metri quadrati d’antan. «Da un mese c’è una grande novità: ho introdotto l’intimo firmato What Katie Did – mostra Cherry – la richiesta è arrivata da parte di un gruppo di ballerine di burlesque mie clienti, Femmes Fatales, che venivano sempre qui ad acquistare calze e collant. Ora ci sono anche reggiseni bullet, reggicalze e culotte, per continuare a vivere gli anni d’oro anche sotto camicette e gonnellone».

Contrariamente a quel che si può pensare, non è solo il pubblico femminile ad apprezzare questo genere di femminilità e cura di sé, ma anche quello maschile, che coglie al volo la possibilità di fare un regalo sui generis alla sua dolce metà. «In media le donne che vestono come me hanno dai 20 ai 72 anni e ho taglie che vanno dalla 8 alla 18 (vale a dire dalla XS alla XXL, a cui si aggiungono ordini ad hoc fatti su richiesta delle sue clienti) – spiega la proprietaria – perché questo genere sta bene a tutte, anche a chi crede, sbagliando, di non avere il punto vita.

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La moda non è solo quella dettata dalla fashion week milanese: ci sono anche il gotico, il rockabilly, il rastafari e chi più ne ha, più ne metta. All’estero è normale avere più possibilità di esprimere il proprio concetto di eleganza, mentre qui in Italia basta un attimo per essere considerati strani o alternativi. Io, vestita con gli outfit che vendo in negozio, mi distinguo sempre e adoro che sia così!». Cherry vive ogni giorno con la dovuta importanza, come se fosse sempre sul red carpet, «ho sempre un cambio d’abito in auto nel caso andassi in un locale e incontrassi qualcun'altra vestita come me». Unica, come il suo guardaroba e ciò che propone in vetrina, non fa mai due ordini uguali, perché «quando finisco un assortimento, non lo ordino mai più – precisa -. Per testare nuovi brand, invece, faccio sempre un piccolo ordine e ne testo la fattura indossandolo o chiedendo ad alcune amiche di farlo per me: studio la qualità, il taglio, i dettagli».

D’indole perfezionista e con un’eleganza d’altri tempi, Cherry lascia il suo mini showroom solo per esporre al Vintage Roots Festival di Inzago o per gli allenamenti della squadra di roller derby fondata da lei, la Crimson Vipers Roller Derby Bergamo: «È una disciplina nata in America nel ‘35» conclude Cherry, chiudendo coerentemente il cerchio di una filosofia di vita rappresentata in toto dalla sua immagine e dalla sua boutique. In fondo, poteva essere altrimenti?

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