Lingua madre

Quando nella vita “la ghe öl töta”, ovvero peggio di così la gente non può proprio fare

Un’espressione che casca a fagiolo su commenti tipo “i è dré a fa i laurà adèss e mia in agóst?”

Quando nella vita “la ghe öl töta”, ovvero peggio di così la gente non può proprio fare
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Di Ezio Foresti*

Ci sono espressioni in bergamasco che dicono molto di più di quello che apparentemente significano. È il caso di la ghe öl töta, usata in molte sfumature che a volte si allontanano dal senso originario.

Innanzitutto qual è la parola riferita all’aggettivo? Ci viene in aiuto il solito, diligente Tiraboschi che spiega: «Motto nel quale è sottintesa la pazienza o la costanza dell’animo». Ci si chiede anche per quale motivo vengano omesse, e il lessicografo risponde: «Ordinariamente si tacciono, perché il parlare del popolo ha grande brevità».

E siamo tutti d’accordo, perché sappiamo che per noi è sempre meglio risparmiare il fiato, a costo di risultare enigmatici. Quindi usiamo la frase per rammaricarci di un comportamento profondamente scorretto, che non ha causato reazioni peggiori solo perché ci siamo appellati a tutta la nostra bontà d’animo.

La locuzione vale anche se non siamo direttamente coinvolti nei fatti, ma esprimiamo una generica condanna sull’atteggiamento altrui: A l’fa laurà la moér e lü l’è a cà a fa negót. La ghe öl töta Come a dire che il consorte non solo si rende colpevole dell’esecrabile peccato dell’ozio, ma è talmente un parassita, noi diremmo lendenù, da sfruttare il lavoro della moglie.

In questo caso non ci si riferisce alle due doti citate dal Tiraboschi, ma a qualcosa di più simile all’impudenza, o alla faccia tosta.

Un ulteriore utilizzo è nei confronti di chi ci amministra o ci governa, e in questi casi l’elisione nasconde termini generalmente più offensivi: I è dré a fa i laurà adèss e mia in agóst? La ghe öl töta!, oppure I è cressìde amò i bolète em’ciapa amò stess. La ghe öl töta! A sottintendere che l’iniziativa di dare corso ai lavori stradali nei mesi di maggior traffico richiede una notevole dose d’insipienza, oppure che il divario tra costo della vita in crescita e risorse in stallo non è certamente dettato da una mente superiore.

*in memoria

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